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Notiziario Marketpress di Mercoledì 25 Novembre 2009
 
   
  IL PIANO TERRITORIALE DELL´EMILIA-ROMAGNA APPRODA IN ASSEMBLEA LEGISLATIVA

 
   
  Bologna, 25 novembre 2009 – «Il piano territoriale è uno nuovo strumento di governance che contiene strategie indirizzi e obiettivi per l´Emilia-romagna del futuro. È la cornice di riferimento per le scelte delle famiglie, dei lavoratori e delle imprese: un invito a progettare e immaginare il futuro». Lo ha affermato l’assessore regionale alla programmazione e sviluppo territoriale Gian Carlo Muzzarelli nel corso dei lavori dell’Assemblea legislativa Emilia-romagna durante la comunicazione della Giunta sulla fase conclusiva dell’iter del Piano territoriale regionale (il Ptr). Il Ptr è il principale strumento di programmazione territoriale della Regione con cui questa traccia la rotta - a quasi 20 anni di distanza dal primo Ptr, che fu approvato nel 1990 - di quello che dovrà essere il “sistema Emilia-romagna” del futuro. Il 10 luglio 2007 con le linee di indirizzo del Ptr si è aperta una ampia fase di consultazione dei territori e delle comunità provinciali dell’Emilia Romagna. Terminata questa fase, il Ptr adottato dalla Giunta potrà essere osservato dalle autonomie locali e dalle associazioni, nei prossimi 60 giorni, e alla fine passerà in Assemblea legislativa per l’approvazione. «La famiglia - ha sottolineato l’assessore Muzzarelli - è la prima comunità alla quale dobbiamo e vogliamo prestare attenzione e sostegno. Essa deve essere aiutata a svolgere il proprio insostituibile ruolo di educazione e assistenza della persona e contribuire a diffondere valori civili e sociali. Sostenere le famiglie significa sostenere le persone, promuovere valori comuni e fare società». Tra gli obiettivi della Regione c´è «la costituzione della Città Metropolitana di Bologna, punto di forza della Regione-sistema. La Regione – ha aggiunto Muzzarelli - sosterrà le eccellenze, la creatività e l´innovazione in ogni città e ogni territorio per far crescere tutto il sistema regionale». Per quanto riguarda l´economia, l´assessore ha ricordato che le imprese emiliano romagnole hanno bisogno di legalità, di una amministrazione pubblica efficiente e soprattutto di ricerca e trasferimento tecnologico e che è anche necessario sostenere la piena occupazione e i redditi dei lavoratori. Inoltre, ha proseguito Muzzarelli «l’immigrazione mette in tensione la coesione sociale e l’identità delle comunità locali, il welfare e le politiche abitative e urbanistiche, ma dall’altro lato copre i vuoti del mercato del lavoro e riequilibra l’invecchiamento della popolazione. Le politiche di integrazione pertanto, ancor prima che una scelta, sono una necessità. Non ci proponiamo di cambiare i principi del patto sociale che hanno dato identità e forza alla società regionale: proponiamo di allargare il patto sociale a chi vuole investire il proprio capitale umano in questa regione e renderla ancora più ricca, aperta e vivace». Per la crisi ambientale, la proposta della Giunta chiede di assumere con coraggio la sfida della dello sviluppo sostenibile: l´Emilia-romagna può candidarsi ad essere il laboratorio nazionale della green economy». Il Piano, per rispondere contemporaneamente a queste sfide, propone infine l´obiettivo di ripensare le città che rappresentano il motore dello sviluppo, della socialità, della cultura e dell´identità dell´Emilia-romagna. .  
   
 

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