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Notiziario Marketpress di
Giovedì 26 Ottobre 2006 |
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L´ESPERIENZA PILOTA DI MONTEVARCHI SARÀ RIPRODOTTA A TORINO IL MERCATALE: QUANDO IL PRODUTTORE CI METTE LA FACCIA UN ESEMPIO CONCRETO DI INCONTRO DIRETTO TRA CHI PRODUCE E CHI CONSUMA
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Rappresenta uno degli esempi più importanti di mercato locale, un caso di vendita diretta e di filiera corta che sta facendo scuola. E´ il Mercatale del Valdarno, che si svolge da oltre un anno e mezzo ogni secondo sabato del mese a Montevarchi (Ar), e che, per la prima volta, lascia la piazza Varchi per trasferirsi, con tutti i suoi sapori, le gustose suggestioni ed i suoi produttori, al Salone del Gusto di Torino, per offrire uno spaccato della piazza-mercato toscana con un fitto calendario di degustazioni in programma dal 26 al 29 ottobre. Il progetto del Mercatale nasce dalla collaborazione tra Comune di Montevarchi, Provincia di Arezzo, Regione Toscana, Arsia, Slow Food e Fondazione per la Biodiversità Onlus. L´esperienza di Montevarchi, intanto, si è già ripetuta nel comune di Bibbiena (Casentino, sempre in provincia di Arezzo) ed è un modello facilmente replicabile in tante altre realtà. Una traduzione, insomma, dalla teoria alla pratica dei principi emersi da Terra Madre, in cui la Toscana, grazie alla partecipazione ed al cofinanziamento dell´Arsia, ha realizzato questo progetto, mettendo a punto un modello esportabile e realizzabile altrove. Ma come si presenterà anche a Torino il Mercatale? Come una vera e propria piazza del mercato piena di tante bancarelle, con olio e salumi, ortaggi e mieli, formaggi e pollame, pane e vino. Un mercato che in questo caso avrà solo le produzioni tipiche del Valdarno aretino tutte caratterizzate da territorialità, stagionalità, salubrità e trasparenza del prezzo. Si tratta quindi di un´opportunità economica e commerciale per chi produce e per chi vuole acquistare, ma è anche un´iniziativa culturale e sociale, per favorire la conoscenza delle produzioni locali, creare opportunità per i piccoli produttori, contribuire allo sviluppo della filiera corta (produttori-ristoratori-trasformatori-commercianti), promuovere l´incontro tra il mondo della produzione e il mondo del consumo. Ed anche i numeri decretano il successo del Mercatale del Valdarno. Ad ogni edizione a Montevarchi sono presenti circa sessanta stand, di cui a rotazione dieci appartengono ad istituzioni, enti o associazioni (5- 6 per Comuni, Province e Strade del Vino; 4-5 per Organizzazioni professionali e Slow Food). Degli altri 50 stand dai 40 ai 45 sono dei produttori agricoli, alcuni dei quali partecipano a tutte le edizioni mentre altri, per problemi di stagionalità, partecipano solo quando hanno il prodotto; gli altri 5-10 sono negozi locali, ristoratori e artigiani. Si stima che la produzione lorda venduta per ogni edizione del Mercatale si aggiri intorno ai 30mila euro. Oltre al Mercatale in Toscana si contano altri mercati che, generalmente con frequenza mensile, rappresentano importanti esperienze di vendita diretta e di filiera corta. Tra i più noti la Fierucola di Firenze (ogni terza domenica del mese), il Pagliaio di Greve in Chianti (ogni quarta domenica del mese), la Fierucola di Prato (ogni seconda domenica, esclusi luglio e agosto), il mercato contadino di Pisa, (ogni quarto sabato, tranne luglio e agosto) la Zucca Barucca di Pistoia (ogni quarta domenica), il mercato di Cecina (ogni terzo sabato del mese). A questi se ne aggiungono altri meno frequenti e talvolta legati a eventi o prodotti particolari (tra i più noti la Fierucola del pane di Firenze). Alcuni sono piuttosto grandi, con oltre cinquanta espositori, mentre la maggior parte sono frequentati da circa quindici-venti produttori. In alcuni casi ai piccoli produttori si affiancano anche trasformatori e piccoli artigiani. I prodotti agricoli venduti sono ortaggi e frutta rigorosamente di stagione, piantine da orto, vino e olio, confetture, formaggi, miele, pane, pasta, riso, carne. . |
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