Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Lunedì 22 Maggio 2006
 
   
  MUSEO POLDI PEZZOLI: INAUGURAZIONE DELLA NUOVA SALA DEGLI ORI

 
   
  Milano, 22 maggio 2006 - Quattro “diamanti” grezzi formati da una serie di prismi sovrapposti, realizzati in materiale traslucido, sono sospesi agli angoli della Sala degli ori, al primo piano del Museo Poldi Pezzoli. Con queste nuove vetrine, mercoledì 7 giugno 2006 alle ore 18. 30, si inaugura il nuovo allestimento che espone la collezione di oreficerie antiche e gioielli. “Il nuovo lavoro e il nostro sforzo” - afferma Annalisa Zanni, direttore del Museo, - “testimoniano il costante impegno del Poldi Pezzoli nell’aggiornamento museografico. Negli ultimi sei anni infatti, sono stati realizzati la Sala d’armi, su progetto dall’artista e scultore Arnaldo Pomodoro nel 2000, il restauro ricostruttivo e il riallestimento dello studiolo di Gian Giacomo Poldi Pezzoli nel 2002 e l’installazione di un nuovo impianto di climatizzazione nel 2003”. Sono quasi trecentocinquanta gli oggetti che compongono la straordinaria e preziosa collezione di oreficerie sacre e gioielli dal mondo antico al Xix secolo. La scelta operata da Gian Giacomo Poldi Pezzoli, riconfermata poi negli acquisti e nelle donazioni successive, ha privilegiato la produzione del periodo antico e di quello rinascimentale; negli smalti le manifatture limosine e quelle lombarde. La collezione accoglie pezzi archeologici, fra cui preziosi gioielli di arte etrusca, greca e romana. Rarissime le croci stazionali decorate con smalti di Limoges del Xii e Xiii secolo, mentre l’oreficeria rinascimentale è rappresentata da esemplari di altissimo pregio come il famoso Reliquiario della Croce di Rivolta d’Adda e il pendente della Invencible Armada. Esposti, nelle nuove vetrine, anche molti esempi di gioielleria del Xvi, Xvii e Xvii secolo e alcune parures ottocentesche create da Fortunato Pio Castellani e dal suo atélier per Rosa Trivulzio, madre di Gian Giacomo Poldi Pezzoli. L’allestimento della Sala degli ori, realizzato dopo la distruzione bellica nel 1951 dall’architetto Ferdinando Reggiori, è stato sostituito da una installazione su progetto dello Studio Caruso-torricella Architetti, con la grafica di Italo Lupi. Non si è trattato solo di un intervento di carattere tecnico, ma ha comportato il ripensamento del progetto sotto il profilo museografico. La scelta delle forme, l’utilizzo di materiali trasparenti (vetro e plexiglass), il tipo di illuminazione e, come nella sala d’armi, l’effetto di sospensione degli oggetti sono stati pensati per offrire al pubblico una visita alla collezione, intesa sì come scoperta e conoscenza degli oggetti, ma anche come una più ricca esperienza estetica e quindi emozionale. Le quattro nuove, grandi vetrine angolari hanno aumentato notevolmente gli spazi espositivi, consentendo una migliore visibilità delle opere che si possono finalmente osservare da diversi punti di vista. Esse ospitano rispettivamente la collezione di smalti, gioielli della persona, objets de vertu e bronzetti, oreficeria sacra: quattro grandi raggruppamenti che riconsegnano al visitatore i temi più amati dal collezionista. La luce nelle vetrine, pur provenendo solo dall’alto, grazie all’effetto di diffusione prodotto dai materiali impiegati, avvolge morbidamente ed esalta forme e dettagli di ciascuno degli oggetti. Un nuovo apparato didattico, costituito da cartellini e pannelli, nuovi percorsi didattici, supporti multimediali e schede di approfondimento guidano adulti e ragazzi nella visita alla collezione. Nella stanza dei Tessuti è allestita una piccola mostra, curata da Gianmaria Buccellati, che evidenzia il dialogo e lo scambio tra tecniche orafe tradizionali e fattori di innovazione. L’esposizione, infatti, illustra al pubblico le fasi più significative della creazione e della lavorazione di un anello in oro della Maison. .  
   
 

<<BACK