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Notiziario Marketpress di Lunedì 22 Maggio 2006
 
   
  MANTOVA CITTA’ DEI FESTIVAL EDIZIONE TEATRO ARLECCHINO D’ORO FESTIVAL EUROPEO DEL TEATRO DI SCENA E URBANO

 
   
  Milano, 22 maggio 2006 - Nel 500° di Andrea Mantegna Mantova diventa la capitale dei festival. Nell’occasione si inaugura la rassegna Teatro: teatro europeo di strada e di corte, per 14 giorni di performance, 200 attori e oltre 90 spettacoli per più di 100 ore di rappresentazione, con ospiti nazionali e internazionali. Mantova città del teatro europeo: con questo obiettivo, all’interno del nuovo coordinamento dei festival cittadini (letteratura, musica, teatro e infanzia), prende vita il progetto Teatro - Arlecchino d’Oro - festival europeo del teatro di scena e urbano, una rassegna che si terrà a Mantova dal 21 giugno al 4 luglio 2006, ampliando l’offerta del Festival Arlecchino d’Oro, che dal 2001 viene organizzato dalla Fondazione Mantova Capitale Europea dello Spettacolo nel prestigioso cortile d’onore di Palazzo Te, per rendere omaggio alla maschera impersonata nel Xvi secolo da Tristano Martinelli e alla commedia dell’arte in genere. Teatro intende infatti unire in un unico cartellone le proposte del Teatro di scena con una nuova sezione di Teatro urbano, che si ricollega ad altri grandi appuntamenti europei. L’idea è quella di portare il teatro anche fuori dalla sua concezione tradizionale, rendendolo più immediato per un pubblico che diventa esso stesso protagonista, filo conduttore e forza vitale che fa scorrere pensieri, emozioni e idee. Nel periodo estivo si potranno così attraversare le bellezze artistiche ed architettoniche della città e scoprirle nuovamente grazie agli allestimenti e alle suggestioni sceniche proposte da importanti compagnie locali, italiane e internazionali che interagiscono tra loro. Teatro farà convivere le due anime dell’antico teatro della Commedia dell’Arte, quella di strada e quella di corte, all’interno di un appuntamento di qualità, nella magia di un centro rinascimentale che rivive in forma di spettacolo aperto le notti estive del solstizio. Il tema della rassegna 2006 sarà “Transiti e Metamorfosi”, come chiave di lettura della contemporaneità. Delle due sezioni, quella urbana (21-26 giugno), distribuita in vari luoghi della città, vede protagonista il progetto Città Invisibili, coordinato da Potlach Teatro, in cui si incontrano artisti internazionali e artisti locali, già apprezzato a Roma, Parigi, Berlino, Liverpool, New York, Stoccolma, Città del Messico, Rio de Janeiro, Copenhagen. Si tratta di un evento spettacolare, interdisciplinare e multimediale, liberamente ispirato al libro di Italo Calvino, che vuol far emergere la memoria sepolta delle città dimenticate, invisibili, appunto, sotto la coltre della quotidianità. Ma molte altre sono le sorprese in questa sezione: i francesi Turbo Cacahuète lanceranno nuove sfide con le loro performance irriverenti e provocatorie; il gruppo Ilotopie, celebre per le sue invenzioni acquatiche, a Mantova darà vita ad uno spettacolo notturno di musica, danza e arti visive sulle rive del lago. E ancora: strane presenze per le vie della città, “uomini colorati”, “angeli”, “suggestioni barocche”, il clown belga Stéfan Delvaux nei panni del personaggio Elastic, gli italiani Silence Teatro e la Compagnia de Calza “I Antichi”. Tutte iniziative, queste, con accesso gratuito al pubblico. Grandi ospiti anche per la seconda sezione del Festival (27 giugno – 4 luglio), ambientata nel cortile d’onore di Palazzo Te, a cominciare dalla Fura dels Baus, cui andrà il premio Arlecchino d’oro 2006 - tradizionale riconoscimento del Festival Arlecchino d’oro, già consegnato ad interpreti del teatro europeo come Dario Fo, Marcel Marceau e Patrice Chereau -, per proseguire con Antonio Albanese, che, presente con un inedito recital, sarà invece insignito del premio Hystrio-arlecchino d’oro nato nel 2005 in collaborazione con la rivista teatrale Hystrio; una versione dell’Orfeo di Poliziano firmata da De Bosio, un’inedita lettura del De Rerum natura del gruppo di ricerca la Fionda, uno spettacolo per mimo che, con il titolo di Justine, rifà il Quartetto di Alessandria di Lawrence Durrell, lo spettacolo di danza di Virgilio Sieni Solo Goldberg improvisation, ispirato alle Variazioni Goldberg di Bach; il musical American Soup che coniuga la musica pop degli anni ’60 con il sound del nuovo millennio e molti altri. .  
   
 

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