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Notiziario Marketpress di Lunedì 25 Gennaio 2010
 
   
  LAVORO FVG: CONSUNTIVO 2009 LAVORO BADANTI

 
   
   Trieste, 25 gennaio 2010 - Il quarto trimestre del 2009 segna un rallentamento del 12,8 per cento delle attività complessive degli Sportelli assistenti familiari della regione, una riduzione fisiologica, dovuta in parte alle festività ed in parte ai normali rinvii all´anno nuovo della ricerca di un´assistente da parte delle famiglie. Nel complesso, sono stati 7. 297 i servizi erogati all´utenza contro gli 8367 del trimestre precedente, con una riduzione dei volumi che ha riverberato i suoi effetti anche sul numero dei contratti (527 in tutto) causando una flessione del 12,6 per cento, trend da cui si discosta la provincia di Pordenone, che ha invece registrato addirittura un aumento dei contratti. Per il 72,9 per cento il livello di inquadramento utilizzato è stato il C/s, che non richiede una formazione specifica ma è comunque previsto per l´assistenza a persone non autosufficienti. A Trieste però è stata avviata una sperimentazione con l´affiancamento di una persona disabile, che la famiglia voleva dotare di certa autonomia, da parte di una badante-istitutrice (livello di inquadramento D - D/s). In linea con la media annuale, nel quarto trimestre dello scorso anno è stata inoltre rilevata la preferenza per contratti che prevedono la convivenza (60,3 per cento). Emersione del lavoro sommerso svolto nel lavoro di cura, semplificazione e gestione dei contratti stipulati dalle famiglie e frequenza di percorsi di qualificazione da parte delle assistenti familiari: sono questi gli assi portanti del progetto "Professionisti/e in famiglia" evidenziati dall´assessore regionale del Friuli Venezia Giulia al Lavoro, Università e Ricerca Alessia Rosolen che ha confermato l´assegnazione, nel primo trimestre del 2010, dei contributi alle famiglie (1. 250 euro una tantum) erogati proprio per l´emersione del lavoro sommerso femminile dal ministero delle Pari opportunità. "Nel 2009 sono stati registrati complessivamente 2. 096 contratti di assistenza domiciliare, ma sono state complessivamente ben 30. 439 le persone che si sono rivolte agli sportelli, con 12. 641 persone dal lato dell´offerta" ha detto l´assessore, facendo il bilancio dei risultati dello scorso anno e sottolineando che gli sportelli hanno registrato, nel periodo, 3. 822 nuove candidature. Le famiglie che hanno chiesto informazioni sono state 9. 792 e di queste, 2. 088 sono state inserite nel database utilizzato per incrociare domanda ed offerta. Nel complesso, al 31 dicembre dello scorso anno i contratti stipulati sono stati 2. 096, un dato in linea con i 2. 149 dell´anno precedente che evidenzia come la domanda di cura non abbia particolarmente risentito della crisi, ma rappresenta anzi, in alcuni casi, un´opportunità per le donne che hanno perso il lavoro. Avviate solo a partire dalla metà dell´anno scorso, si sono rivelate fondamentali le attività di sostituzione ed iscrizione al Servizio Infopoint, che ha consentito di sperimentare il voucher del lavoro accessorio. Uno strumento che, ha detto l´assessore, "continuerà a favorire l´emersione proprio per la tipologia dei rapporti di lavoro avviati nei periodi di ferie, malattia e aggiornamento delle badanti". Le assistenti familiari sono infatti in massima parte donne (nel 93,9 per cento dei casi) ultratrentenni (il 38,1 dei casi) e ultraquarantenni ( il 49,9 per cento). In massima parte provengono da un Paese dell´Europa dell´Est, ma ci sono anche parecchie italiane (il 12,5 per cento). A livello provinciale nel 2009 sono state contrattualizzate 877 badanti in provincia di Udine (195 nell´ultimo trimestre, pari a -23 per cento di quello precedente), 652 in quella di Pordenone (200 nell´ultimo trimestre, con un incremento dell´11,7 per cento rispetto al precedente), 361 a Trieste (77 nell´ultimo trimestre, pari a -22,2 per cento rispetto a quello precedente), 206 a Gorizia (55 nell´ultimo trimestre, pari a -22,5 per cento rispetto al precedente). .  
   
 

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