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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 27 Gennaio 2010 |
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MODENA: AGROALIMENTARE, DIFENDERE I PRODOTTI DI QUALITÀ SERVE UNA TASK-FORCE ANTISOFISTICAZIONI
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Occorrono «nuovi strumenti per salvaguardare i prodotti agroalimentari di qualità dai fenomeni di sofisticazione e concorrenza sleale, perché la legislazione nazionale è vecchia e del tutto inadeguata alla competizione globale». E le istituzioni locali «sono pronte a fare un passo avanti, mettendo in campo le specificità del territorio». L´ha affermato il 22 gennaio il presidente della Provincia di Modena Emilio Sabattini aprendo i lavori del convegno "La tutela e la valorizzazione dei prodotti Dop e Igp", organizzato da Provincia e Regione Emilia Romagna, che si è svolto nella mattina di venerdì 22 gennaio alla sala Panini della Camera di commercio. Nel sottolineare che «i prodotti Dop e Igp rappresentano un elemento trainante per l´economia locale», Sabattini ha messo in guardia sul fatto che «la crisi rischia di spingere la competizione al ribasso, ed è sufficiente un comportamento sbagliato da parte di un produttore per recare al mercato e al territorio un danno d´immagine incalcolabile. Deve esserci - ha aggiunto - tolleranza zero nei confronti dei sofisticatori, a tutela delle imprese e dei consumatori». Sabattini ha quindi avanzato la proposta di «creare una task-force dove anche le realtà locali concorrono ai controlli sui prodotti agroalimentari», citando il caso di un´esperienza avviata di recente a Padova, un protocollo in materia di lotta alla contraffazione sotto il coordinamento della Prefettura. Una proposta rilanciata da Tiberio Rabboni, assessore regionale all´Agricoltura, il quale ha spiegato inoltre che «è necessario concordare nuove modalità di coordinamento tra ministero e Regioni per vigilare sugli organismi di controllo e formare consorzi di tutela per i nuovi prodotti Dop e Igp: a ogni prodotto deve corrispondere un solo consorzio di tutela. Occorre lavorare inoltre al rafforzamento degli organismi di certificazione favorendo processi di fusione e aggregazione». A livello comunitario inoltre - ha concluso l´assessore - «deve essere introdotto l´obbligo per gli Stati europei di intervenire d´ufficio contro le sofisticazioni». I prodotti emiliano-romagnoli a marchio europeo Dop e Igp sono 30 (undici quelli modenesi), il 15 per cento del totale nazionale, e interessano oltre 6. 200 aziende agricole e 1. 200 aziende di trasformazione, per un valore alla produzione di 2. 400 milioni di euro, come ha spiegato Denis Pantini, responsabile dell´Area agricoltura e industria alimentare di Nomisma. I danni economici provocati dai fenomeni di contraffazione sono elevatissimi, anche se difficilmente quantificabili: «I dati della Commissione europea - ha detto Pantini - confermano come la contraffazione sia un problema crescente. Nel 2008 sono stati quasi 50 mila i casi registrati che hanno portato al sequestro di quasi 179 milioni di prodotti». «Per questo - ha concluso Paolo De Castro, presidente della Commissione agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento europeo - è auspicabile una revisione del regolamento comunitario. Anche se il marchio di tutela - ha concluso - da solo non è sufficiente. Molto resta da fare sul versante della capacità commerciale e sull´organizzazione di vendita delle imprese: senza un recupero dei ritardi esistenti su tale versante, anche un registro multilaterale potrebbe fare ben poco». . |
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