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Notiziario Marketpress di Martedì 02 Febbraio 2010
 
   
  NUCLEARE: COMINCIATO IN PIEMONTE IL TRASPORTO DELLE SCORIE IN FRANCIA ENTRO FEBBRAIO 2012 TUTTO IL MATERIALE TRASFERITO

 
   
  Torino, 2 febbraio 2010 - Domenica 31 gennaio, dal comprensorio nucleare di Saluggia è iniziato il trasferimento in Francia, per le attività di riprocessamento, dei materiali radioattivi stivati nel deposito Avogadro. Due barrette di combustibile nucleare sono state caricate su un mezzo speciale che, partito da Saluggia alle ore 24, ha varcato il confine italiano a Ventimiglia alle ore 6 di lunedì 1° febbraio 2010. “E’ l’inizio della procedura per il trasferimento di tutto il combustibile presente a Saluggia ed a Trino. Il trasporto è avvenuto nel rispetto del programma aziendale presentato dalla Sogin nell’ultima riunione del tavolo sulla trasparenza nucleare che abbiamo istituito. Questa attività è di preludio ai trasporti che seguiranno, per il completo allontanamento del combustibile nucleare dal Piemonte entro i tempi stabiliti dal programma, che prevede la fine del trasferimento globale entro febbraio 2012”. Dal canto suo il Sindaco di Saluggia, Marco Pasteris, ha dichiarato che “l’avvio del trasferimento del materiale irraggiato, per il quale abbiamo sempre chiesto il rispetto dei tempi definiti nel cronoprogramma, ci conforta perché significa una certezza in più verso la fine di una pesante e vincolante eredità del vecchio nucleare, rappresentato dalle 30 tonnellate di materiale radioattivo presenti comprensorio di Saluggia. Per noi la priorità assoluta è la sicurezza dei cittadini e del nostro territorio. Eventi come quello di oggi sono i migliori esempi concreti di azioni di salvaguardia”. “Mi preme mettere in evidenza - ha aggiunto ancora de Ruggiero - che si tratta di una operazione di messa in sicurezza dei nostri siti, non di uno smaltimento definitivo dei materiali che, dopo il trattamento in Francia, dovranno tornare nel nostro Paese. Mentre il Governo riapre la pericolosa stagione del nucleare in Italia, in Piemonte non si è ancora chiusa quella vecchia perché non è stato individuato il sito per il deposito unico nazionale. Tutto tace sulle scorie antiche, si parla solo di nuove centrali. Il Piemonte, che intanto ha fatto ricorso alla Corte Costituzionale per il recente piano nucleare del Governo, si fa carico di azioni che garantiscano la tranquillità”. .  
   
 

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