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Notiziario Marketpress di
Giovedì 04 Febbraio 2010 |
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CIACK A CALENZANO FILM SUI FANTASMI NELL’ANTICA VILLA COL FANTASMA DA IERI LE RIPRESE, PROTAGONISTI STUDENTI E INSEGNANTI DELL´ISTITUTO STATALE D´ARTE DI SESTO FIORENTINO. UNA FICTION SU UN CAPITOLO DI STORIA MEDICEA PER IL PROGETTO 100 ITINERARI+1
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Calenzano (Firenze), 4 febbraio 2010 - –Un gruppo di studenti straordinariamente motivati, un’insegnante entusiasta del proprio lavoro, un giovane regista professionista e il fantasma di una giovane donna morta misteriosamente molti secoli fa. Tra realtà e leggenda ecco il cast del film (titolo provvisorio La Dama) che i ragazzi della prima C dell´Istituto Statale d´Arte di Sesto Fiorentino iniziano a girare oggi a Calenzano, per la regia di David Becheri, nella villa medicea di San Donato, ormai più nota come Villa Carmine, 40 stanze abbandonate e cadenti al centro di un parco spettacolare che il comune sta restaurando per aprirlo finalmente al pubblico. E’ una delle molte iniziative del progetto ‘100 itinerari+1’ in cui l’Ente Cassa di Risparmio di Firenze ha coinvolto per il 2010 i sette comuni della cintura nord-ovest (Fiesole, Sesto, Calenzano, Campi, Signa, Lastra a Signa e Scandicci) e oltre mille studenti delle scuole locali, con l’obiettivo di promuovere la conoscenza del territorio e idee per l’avvenire. Che Villa Carmine sia abitata da un fantasma è vox populi assai diffusa nella zona. Ma non si tratta dell’ultimo proprietario, lo svizzero Adolfo Carmine, ucciso qui, a fine guerra, da una bomba tedesca. Il fantasma, spiegano i più esperti, è senz’altro quello di un’imprecisata giovane moglie di Carlo de Medici, figlio di Cosimo il Vecchio, defunta tragicamente, forse avvelenata, in questo edificio rinascimentale fatto costruire dal marito intorno al 1460. Dunque porte che sbattono senza perché, sibili notturni, brividi improvvisi e quant’altro suggeriscono i classici del settore. Si sa, del resto, che i morti ammazzati, specie se giovani, si stabiliscono senza pace sul luogo del delitto. La vicenda narrata dal film ruota quindi intorno a questa presenza più o meno oscura e si collega ai nostri giorni non meno incerti, navigando dentro una macchina del tempo fino all’artistica ruota di Dani Karavan, che giganteggia monumentale davanti al casello autostradale di Calenzano, per approdare e chiarirsi poco oltre al Dipartimento di Prototipia della Facoltà di Architettura. “Siamo gasatissimi”, dice Maria Pia Suma, l’insegnante di Decorazione che non solo guida il gruppo, ma interpreta nel film proprio la parte del fantasma, “Ne abbiamo discusso in classe e la proposta di 100 Itinerari+1 è subito piaciuta. Tanto più è piaciuta l’idea del film a Villa Carmine. Hanno fatto tutto i ragazzi. Sono 18, età tra i 14 e i 16 anni, con qualche ripetente, alcuni portatori di handicap e qualche cinese. Una classe per certi aspetti difficile, che questo progetto ha rimotivato clamorosamente, contagiandoci di energia e voglia di fare. I ragazzi hanno perfino scritto la sceneggiatura e coinvolto per la realizzazione dei costumi anche i compagni della sede distaccata di Montemurlo. Una gioia e una vera soddisfazione vederli lavorare così in armonia”. Tutti felici anche per la collaborazione offerta dal Comune, dalla locale Casa del Popolo per i pasti messi a disposizione a prezzi modici durante le riprese, e dalla Fondazione dell’Accademia di Belle Arti che ha ereditato Villa Carmine. . |
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