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Notiziario Marketpress di
Giovedì 18 Febbraio 2010 |
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TREMILA DOMANDE PER IL PIANO CASA, ADESSO SERVONO PIU´ INCENTIVI ANCIVENETO PRESENTA I PRIMI DATI DELL´INDAGINE SUI PRIMI MESI DI APPLICAZIONE DEL PIANO CASA, SU UN CAMPIONE DI OLTRE DUECENTO COMUNI.
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Rubano, (Pd), 18 febbraio 2010 - Almeno tremila domande presentate dai cittadini, con una diversa applicazione nei singoli casi. Il quadro è emerso dall´indagine svolta tra il 2009 e il 2010 da Anciveneto, attraverso la propria Consulta Ambiente e Territorio da poco insediata. Obiettivo dell´associazione dei Comuni Veneti sarà adesso di incoraggiare le municipalità a fornire maggiori incentivi. Sono stati presi in esame 211 Comuni, il 36% sull´insieme delle municipalità venete, da tutte e sette le province, per un totale corrispondente a 1 milione e 463mila abitanti. Di questi soltanto due Comuni non hanno adottato il Piano Casa regionale (uno perché commissariato), da approvare entro il 31 ottobre scorso, per un totale di circa 3mila domande presentate dai cittadini, in media 67 ogni 100mila abitanti. <L´adesione è stata pressoché totale, a fronte di un numero di domande appena soddisfacente, trattandosi dei primi mesi di vigenza in un arco di due anni e di una congiuntura economica sfavorevole che non incoraggia certamente ad investire> commenta Andrea Pellizzari, presidente della Consulta ed amministratore comunale ad Arzignano. <Più che altro si notano differenze sostanziali nell´ambito di recepimento ed applicazione da parte dei Comuni intervistati>. Ci sono infatti tre tipologie: -chi ha recepito il Piano così com´era; -chi ha interpretato attivamente i punti più oscuri della normativa, cercando di integrarli con gli strumenti urbanistici del proprio Comune; -chi ha aggiunto incentivi al Piano Casa: si tratta di sgravi concessi per un maggiore efficientamento energetico, per la bonifica ambientale o ili riordino e recupero urbanistico; questo fenomeno si è verificato soprattutto nel Rodigino, forse perché in tale area c´erano delle potenzialità di investimento residue maggiori che nel resto del territorio regionale. Continua Pellizzari: <Noi di Anciveneto insisteremo su quest´ultima direzione. Consigliando cioè ai nostri associati di percorrere la strada degli “incentivi comunali supplementari”, soprattutto sul risparmio energetico. E sostenendo l´abbattimento totale degli oneri di ampliamento degli immobili, a determinate condizioni di base: che i cittadini richiedenti puntino a una maggiore efficienza energetica o, per esempio, alla bonifica completa di eventuali rivestimenti in amianto>. A questo proposito, verrà messa a disposizione dei Comuni interessati una banca dati con tutte le singole delibere comunali di adozione del Piano Casa, e, soprattutto, con gli accorgimenti di “incentivazione supplementare” dei vari Comuni, in uno spirito di condivisione di esperienze e assistenza reciproca. Ulteriori dati, analizzati in questo momento dagli uffici dell´Anci regionale, verranno discussi con il Presidente Giorgio Dal Negro e il Direttivo di Anciveneto alla prossima riunione del 22 febbraio. . |
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