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Notiziario Marketpress di
Giovedì 04 Marzo 2010 |
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UE: COME RISPONDERE RAPIDAMENTE ALLE SEGNALAZIONI DA PARTE DI CITTADINI E IMPRESE
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Bruxelles, 4 marzo 2010 - La Commissione europea ha presentato il 3 febbraio la prima relazione di valutazione sul funzionamento di “Eu Pilot”, un sistema per migliorare l’assistenza ai cittadini e alle imprese in materia di applicazione del diritto dell’Ue. La relazione illustra come la Commissione e quindici Stati membri stiano rafforzando la loro cooperazione con l’obiettivo di ottenere più rapidamente risultati per i cittadini e le imprese e limitare il numero di procedimenti formali di infrazione. Il presidente della Commissione europea José Manuel Barroso ha dichiarato: “Per garantire il buon funzionamento dell’Unione europea è indispensabile assicurarsi che gli Stati membri applichino correttamente il diritto dell’Ue. Eu Pilot è stato creato per far sì che i problemi dei cittadini e delle imprese vengano risolti nel modo più rapido, più semplice e più efficace possibile. Il sistema ha già dimostrato la propria validità con chiari risultati positivi, e propongo che venga esteso a tutti gli Stati membri”. Il progetto Eu Pilot - Ogni anno la Commissione europea esamina un numero elevato di casi relativi a possibili violazioni del diritto dell’Ue. Nel 2008, per esempio, la Commissione ha trattato 1627 casi di questo tipo, per lo più in seguito a denunce da parte di cittadini o imprese. L’idea del progetto Eu Pilot risale alla comunicazione della Commissione del 2007 intitolata “Un’europa dei risultati”, nella quale si dichiara che il meccanismo nasce per trattare le richieste di informazioni e le denunce di cittadini e imprese relative alla corretta applicazione del diritto dell’Ue. Si ricorre a Eu Pilot quando la situazione di fatto o di diritto richiede chiarimenti da parte degli Stati membri. Questi ultimi devono fornire in tempi brevi spiegazioni o proporre soluzioni, ivi comprese misure correttive per porre rimedio a eventuali violazioni del diritto dell’Ue. I servizi della Commissione esaminano le risposte fornite dagli Stati membri e, all’occorrenza, compiono ulteriori passi per ottenerel’applicazione del diritto dell’Ue. Eu Pilot è operativo dall’aprile 2008 e vi partecipano quindici Stati membri, su base volontaria: Austria, Danimarca, Finlandia, Germania, Irlanda, Italia, Lituania, Paesi Bassi, Portogallo, Slovenia, Svezia, Spagna, Regno Unito, Repubblica ceca e Ungheria. Nel febbraio 2010, a 22 mesi dal varo del progetto, i casi trattati nell’ambito del meccanismo Eu Pilot erano 723. La relazione di valutazione pubblicata oggi - La Commissione ha tratto una serie di conclusioni dai primi 22 mesi di funzionamento di Eu Pilot. Ecco le conclusioni principali: È prassi consolidata della Commissione contattare le autorità degli Stati membri per chiedere informazioni o cercare soluzioni a problemi e porre rimedio a possibili infrazioni. Questo metodo può accelerare il conseguimento di risultati evitando il ricorso a una formale procedura di infrazione o ricorrendovi solo in un secondo tempo. Eu Pilot contribuisce positivamente alla cooperazione tra la Commissione e gli Stati membri partecipanti: questi ultimi hanno fornito la maggior parte delle risposte entro dieci settimane; l’85% delle risposte fornite è stato accettato dalla Commissione. La Commissione esamina l’esito di ciascun fascicolo e avvia una formale procedura d’infrazione solo quando ciò risulti inevitabile. Un importante risultato raggiunto da Eu Pilot è la creazione di una rete attiva di contatti, che rafforza la supervisione della gestione delle richieste e delle denunce e migliora il coordinamento e la cooperazione fra la Commissione e gli Stati membri. La Commissione accoglie con favore i contributi costruttivi e positivi degli Stati membri che partecipano al progetto. Dalla valutazione emerge anche la possibilità di perfezionare il sistema per accelerare e migliorare i risultati. La Commissione e gli Stati membri partecipanti sono impegnati a ottimizzare i metodi di lavoro per il trattamento dei casi. La Commissione intende invitare gli Stati membri che attualmente non vi partecipano ad aderire al progetto, in modo da ampliarne l’applicazione, estenderne l’impatto e rafforzarne l’ulteriore sviluppo. La relazione è corredata da un documento di lavoro dei servizi della Commissione contenente informazioni fattuali relative al funzionamento del sistema fino al febbraio 2010.Una nuova valutazione del sistema è prevista nel 2011. |
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