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Notiziario Marketpress di Giovedì 04 Marzo 2010
 
   
  EUROPA IL PRESIDENTE DELLA SARDEGNA CAPPELLACCI A BRUXELLES: "LE COMUNITÀ LOCALI SONO UNA GRANDE RISORSA DEMOCRATICA PER L´UNIONE EUROPEA".

 
   
  Bruxelles, 4 Marzo 2010 - Dare voce alle comunità locali e forza a quelle istanze dei territori capaci di tradursi in azioni positive che dispieghino i loro effetti su tutti. E´ con questo spirito ("autenticamente Comunitario") e con questo impegno che il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, ieri ha presieduto la prima riunione della Commissione Ambiente, cambiamenti climatici e energia (Enve) del Comitato delle Regioni dell´ Unione Europea. In questo organismo è stato eletto componente dell´Ufficio di Presidenza, mentre nell´Enve ricopre la carica di Vicepresidente. Si tratta di riconoscimenti significativi, soprattutto in una fase in cui si sta avviando in Italia la riforma federalista, sia per ciò che attiene agli aspetti politici sia per quelli fiscali. Fare parte di organismi chiamati a incidere sempre di più nei passaggi chiave della legislazione comunitaria, apre alla Sardegna opportunità nuove per portare sui tavoli europei le principali tematiche dell´isola, rafforzando il principio di insularità non solo per ottenere iniziative che abbattano i gap naturali che pesano sul sistema economico sardo ma anche per sfruttare le potenzialità proprio nel campo dell´habitat naturale. Del Comitato delle Regioni fanno parte, oltre ai presidenti di regione anche sindaci di capitali europee e consiglieri comunali di piccoli paesi rurali. ´´Proprio questa varietà ed etereogeneità di rappresentanze - ha osservato Ugo Cappellacci - e´ un grande potenziale che non va disperso: sono quelle ´voci autentiche´ che arrivano dai territori, a cui le istituzioni comunitarie devono dare ascolto e risposte concrete´´. Il presidente ha anche rilanciato un progetto che era stato avviato alla fine del precedente mandato del Cdr: l´istituzione di un´Assemblea parlamentare euromediterranea regionale e locale (Arlem). ´´E´ arrivato il momento di dare seguito a un organismo che può diventare un tavolo permanente di confronto, su molti temi comuni come l´insularità, delle regioni e città delle diverse sponde del Mediterraneo´´. "L´europa, grande intuizione e sogno dei padri fondatori, è ancora percepita come un´istituzione molto lontana dai cittadini - ha sottolineato Ugo Cappellacci - e le voci dei territori arrivano ancora troppo flebili nelle stanze della Comunita´ Europea. Il Comitato delle Regioni e la Commissione Ambiente-cambiamenti climatici-energia possono e devono diventare un pungolo costante per tutti ad applicare quella sussidiarietà che e´ da sempre uno dei canoni portanti della politica comunitaria. Le decisioni devono cioe´ essere non solo rapide ed efficaci, ma devono essere prese al livello più vicino possibile ai cittadini. Far diventare le Comunità locali le vere protagoniste della politica Comunitaria e´ il modo migliore per raccogliere il testimoni di coloro che puntarano al termine della Seconda Guerra mondiale a costruire l´Unione Europea per farne una moderna Democrazia compiuta, vero baluardo contro ogni totalitarismo".  
   
 

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