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Notiziario Marketpress di
Giovedì 04 Marzo 2010 |
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EUROPA CAPPELLACCI A BRUXELLES, TAVOLA ROTONDA SU POLITICA AMBIENTALE UE
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Cagliari, 4 Marzo 2010 - Con una tavola rotonda sulle "Prossime tappe della politica ambientale Europea", si è conclusa la riunione della Commissione Ambiente, Cambiamento Climatico ed Energia del Comitato delle Regioni (Enve) del Comitato delle Regioni, la cui prima riunione è stata presieduta da Ugo Cappellacci, che ha aperto la seduta con un saluto al Commissario, Janez Potocnik. Il Governatore della Sardegna ha ricordato che proprio Potocnik, nella recente audizione al Parlamento Europeo, ha posto l´accento sull´esigenza di integrazione e coerenza della vasta normativa europea in tema di ambiente, puntando a rafforzare le forme di partnership con le regioni. "Per raggiungere l’obiettivo di rendere l´Europa leader mondiale dell’economia sostenibile, ha giustamente spiegato - ha detto Cappellacci - che le politiche ambientali si devono fondare sull’informazione, l´analisi, la conoscenza e la verifica sperimentale perche’, e cito le sue parole, una "visione senza azione è un sogno ad occhi aperti, ma un’azione senza visione è un incubo". Sono perfettamente d’accordo e credo che una delle sfide che oggi dobbiamo assolutamente vincere è quella di dimostrare che la vera tutela del nostro habitat non può prescindere da una sua valorizzazione. E oggi valorizzare l’ambiente significa renderlo fruibile dall’uomo. Fruire di questo bene inestimabile non significa né consumarlo, né devastarlo, ma puntare su progetti che coniugano disponibilita’ con sostenibilità". In questo contesto si inserisce - ha proseguito - la discussione sul ruolo e le azioni che le Regioni devono avere in tale ambito e di come le specificità regionali e le insularità presenti nel nostro Continente possano contribuire a diversificare le azioni e a verificare e sperimentare in scale significative l’applicabilità di modelli e strategie ambientali. "Ritengo, infatti, che la ricchezza culturale dell’Europa - ha concluso il presidente della Regione - consenta non di esportare modelli ma di creare modelli adattabili ai diversi contesti culturali agevolando l’implementazione e il rapido sviluppo di politiche ambientali ed energetiche sostenibili soprattutto verso quei paesi che si affacciano sull´area del mediterraneo". |
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