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Notiziario Marketpress di Giovedì 04 Marzo 2010
 
   
  VENERDÌ 5 MARZO A FIRENZE LA PROIEZIONE DEL FILM DI ELISABETTA SGARBI "DESERTO ROSA/LUIGI GHIRRI" E L´INAUGURAZIONE DELLA MOSTRA DELLE FOTO DI GHIRRI SCELTE PER LA REALIZZAZIONE DEL FILM, PRESSO LA GALLERIA DELL´ARCHITETTURA ITALIANA.

 
   
   Bologna, 4 marzo 2010 – Firenze rende omaggio a Luigi Ghirri con la proiezione del film di Elisabetta Sgarbi dedicato all’opera del fotografo reggiano e l’inaugurazione della mostra delle foto di Ghirri selezionate per realizzare il film. Un doppio appuntamento con l’arte, dal titolo “Deserto rosa/Luigi Ghirri di Elisabetta Sgarbi. Il film e le fotografie”. La mostra delle immagini a cui si è ispirata la regista Elisabetta Sgarbi sarà inaugurata venerdì 5 marzo alle 18.30 (introduce il fotografo Giovanni Chiaramonte) presso la Galleria dell´architettura italiana nell´Altana della “Casa della finestra” (Piazza Tasso) e preceduta alle ore 16 dalla proiezione del film “Deserto rosa/Luigi Ghirri” al Cinema Odeon (Piazza Strozzi 2, Firenze), con ingresso gratuito. L’evento è organizzato dalla Regione Emilia Romagna (Agenzia Informazione e Ufficio Stampa della Giunta), dalla Facoltà di Architettura dell’Università degli studi di Firenze, insieme alla Fondazione Elisabetta Sgarbi e alla Casa di Produzione betty wrong, in collaborazione con la Fondazione Sistema Toscana-mediateca Regionale e con il patrocinio della Provincia e del Comune di Firenze. Il film “Deserto rosa/Luigi Ghirri” Il film, presentato lo scorso 9 settembre alla 66° Mostra Internazionale d’Arte cinematografica di Venezia e riproposto in questi giorni dal direttore Marco Mueller, al Festival del Cinema italiano a Mosca, nasce dall’intenzione della regista Elisabetta Sgrabi di “misurarsi con l’opera di Luigi Ghirri, uno dei più grandi fotografi del nostro tempo”. Il film trae lo spunto iniziale da quello che fu l’estremo progetto del fotografo, purtroppo non realizzato, una “casa delle stagioni”: acquistare un casolare, lo stesso che compare nelle ultime opere di Ghirri, nei pressi della sua casa di Roncocesi, e allestirvi mostre legate, ciascuna, alla stagione corrente, in modo da creare un legame strettissimo tra tempo naturale e tempo dell’arte. Nel fim la macchina da presa fissa una serie di paesaggi fotografati da Ghirri, appunto secondo l’alternarsi delle stagioni, che nel film sono cinque: Primavera, Estate, Autunno, Inverno e Primavera notturna. I testi per il film sono stati scritti dal regista russo Aleksandr Sokurov (che ha prodotto un vero e proprio racconto di commento, luogo per luogo, paesaggio per paesaggio), Diego Marani, Pètros Màrkaris, Antonio Scurati e Vittorio Sgarbi e raccontano l’impatto metafisico suscitato dalla visione dei paesaggi. La colonna sonora del film è di Franco Battiato. La mostra “Deserto rosa/Luigi Ghirri di Elisabetta Sgarbi.il film e le fotografie” La mostra, ospitata negli spazi della Galleria dell’architettura italiana fino al 26 marzo e curata da Fabio Capanni e Paolo Zermani, documenta, in parallelo, il lavoro di Ghirri e quello di costruzione del film esponendo, per la prima volta, le venti stampe originali in grande dimensione, scelte da Elisabetta Sgarbi e Paola Ghirri, tra i paesaggi fotografati dall’artista reggiano nei diversi periodi dell’anno e in diversi momenti della propria ricerca interiore. L’allestimento - a cura di Fabio Capanni, Luca Volpatti, Paolo Zermani - prevede anche la proiezione continua di scene del film. Il catalogo della mostra edito da Diabasis, comprende scritti di Paolo Zermani, Elisabetta Sgarbi, Paola Borgonzoni Ghirri, Alena Shumakova e Vittorio Sgarbi. L’esposizione è allestita presso la Galleria dell´architettura italiana, ideata dalla Sezione “I luoghi dell´architettura” del Dipartimento di Progettazione architettonica della Facoltà di architettura di Firenze, con la collaborazione e il patrocinio del Comune di Firenze: un avamposto culturale dell´architettura contemporanea nel cuore della Firenze antica e popolare, collocato nella “Casa della finestra”, realizzata dall´architetto Paolo Zermani nei primi anni del nuovo secolo sul sedime del bastione di Cosimo, presso le mura della città. L´attività della Galleria costituisce il supporto ai convegni sulla “Identità dell´architettura italiana”, che dai primi anni del Duemila l´Università di Firenze organizza nella città toscana.  
   
 

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