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Notiziario Marketpress di Lunedì 08 Marzo 2010
 
   
  CONGEDI PARENTALI, UNA GUIDA PER I "NUOVI" PAPÀ

 
   
  Trento, 8 marzo 2010 - Dalla conciliazione - termine che evoca l´esistenza di un contrasto o conflitto - alla condivisione dei ruoli: è questo l´orizzonte che indica oggi, dentro i rapporti di coppia e famigliari, le relazioni tra uomo e donna. Un orizzonte ancora poco visibile, certo, ma già raggiunto da molte giovani coppie e che può diventare una condizione reale e allargata per le famiglie se a scoprire la condivisione (e le gioie dell´essere genitori) sono i papà. Uomini sensibili all´idea che la cura ed educazione dei figli è e può essere "anche" un ambito maschile, ma anche uomini informati dei propri diritti in materia di congedi, riposi e permessi. E´ a loro, in particolare ai papà lavoratori del settore privato, che si rivolge la Guida realizzata dall´Agenzia del Lavoro di Trento in collaborazione con l´Inps, i sindacati Cgil, Cisl e Uil del Trentino, la Consigliera di parità, la Commissione provinciale per le pari opportunità ed il Centro studi interdisciplinare di genere dell´Università di Trento. Il 3 marzo al Teatro San Marco la presentazione - con l´assessore alla solidarietà internazionale e convivenza Lia Giovanazzi Beltrami, la dirigente generale dell´Agenzia del Lavoro Antonella Chiusole e la Consigliera di parità Eleonora Stenico - seguita dallo spettacolo "Avete mai provato ad essere una donna?", brioso affresco sull´universo femminile visto dalla parte maschile. Dopo aver ricordato la presentazione, alcuni giorni fa, del Vademecum anti stalking" (una guida agli strumenti di tutela contro gli atti persecutori contro le donne ed ai soggetti e servizi a cui rivolgersi per ottenere aiuto), già esaurito ma in ristampa, l´assessore Lia Beltrami Giovanazzi riaffermato la forte volontà politica di proseguire lungo "un cammino che stiamo facendo per cambiare le cose". "La Guida per i papà lavoratori del settore privato - ha affermato l´assessore, ringraziando in modo particolare Agenzia del Lavoro e Consigliera di parità per la sinergia messa in campo anche in questa occasione - è un piccolo grande strumento di conoscenza e crescita per superare la persistenza di ruoli di genere tradizionali, ma sottolinea anche l´importanza del coinvolgimento diretto degli uomini, perchè è solo facendo partecipare anche gli uomini che le politiche per le pari opportunità possono portare a risultati concreti ed a reali cambiamenti". A conferma della necessità di stimolare il coinvolgimento dell´altra metà del cielo, ovvero i maschi, la scarsa presenza di uomini in sala, a dimostrazione che di strada in materia di conciliazione e condivisione ce n´è ancora molta da fare. Soprattutto nel settore privato, dove più difficile è chiedere alla nascita di un figlio, al proprio datore di lavoro, un congedo di paternità di tre mesi. "Ma ogni rivoluzione - ha spiegato Antonella Chiusole - richiede un po´ di battaglia". Una battaglia per altro già vinta nelle aziende i cui titolari hanno capito ciò che da tempo è un dato acquisito nei Paesi del Nord Europa, a partire dalla Francia (che destina il 7 % del Pil alle politiche di conciliazione, in Italia è il 0,7 %), dove prendersi cura dei figli non è necessariamente un limite alla produttività, anzi, e dove la forte presenza di servizi pubblici a sostegno delle donne che lavorano hanno contribuito alla crescita della natalità. I congedi parentali, questo il messaggio, fanno bene alla famiglia e alla società ma anche all´economia, alla produttività delle imprese, allo sviluppo. Da tempo le "agenzie" che si occupano di conciliazione, ad iniziare dalla Consigliera di parità e dalla Commissione provinciale per le pari opportunità, colgono l´occasione dell´8 marzo, festa della donna, per parlare agli uomini, mariti, compagni, padri. "Perchè la conciliazione - afferma l´avvocato Eleonora Stenico - non riguarda solo le donne, ma un reciproco nuovo patto di genere tra uomo e donna, un primo passo per altri interventi che riguardano gli aspetti delle relazioni famigliari, il lavoro e i servizi sul territorio". E dunque una Guida per i papà lavoratori, che informi in modo semplice e chiaro i principali contenuti della normativa nazionale (in vigore da dieci anni, a partire dalla legge 53/2000) relativa a congedi, riposi e permessi che un padre può chiedere (anche nel settore privato) dopo la nascita di un bimbo o di una bimba, è forse il modo migliore per celebrarla. Perchè avere un quadro preciso delle opportunità "per lui" è il primo passo che una coppia può fare per elaborare un nuovo modello di condivisione della vita familiare e lavorativa. Una guida importante - spiega Michele Colasanto, presidente di Agenzia del Lavoro - perchè ci dice qualcosa che già c´è e sul quale siamo in verità in ritardo, giacchè è la stessa crisi economica in atto, che colpisce più gli uomini che le donne, a svelare una nuova situazione per la quale oggi è il padre in cassa integrazione che sta in casa, e la madre che lavora a salvare il bilancio famigliare". Le resistenze non mancano "ma le nuove generazioni sono diverse, condividono di più". La Guida, insomma, non è solo un piccolo manuale per grandi papà, ma uno strumento per far crescere la famiglia e la comunità in cui essa vive. Di più - come ha affermato, presentando lo spettacolo teatrale "Avete mai provato ad essere una donna?" scritto da Gabriele Biancardi, l´assessore Lia Giovanazzi Beltrami - "uno specchio per vedere nell´altro ciò che possiamo essere noi stessi". La Guida per i papà lavoratori del settore privato è reperibile presso l´Ufficio Pari opportunità, in via Jacopo Aconcio 5 a Trento, oltre che online sui siti www.Agenzialavoro.tn.it  e www.Pariopportunita.provincia.tn.it    
   
 

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