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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 10 Marzo 2010 |
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VILLA MANIN IL CENTRO DELLA CULTURA DEL FRIULI VENEZIA GIULIA
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Udine, 10 marzo 2010 - La sfida che la Regione aveva lanciato per fare di Villa Manin il centro della cultura del Friuli Venezia Giulia è stata vinta. Ora bisogna continuare sulla strada intrapresa e puntare al definitivo rilancio della Villa Dogale e alla fidelizzazione del pubblico verso le iniziative che a Passariano vengono ospitate. "Ciò nella consapevolezza che la cultura è un elemento centrale della politica della Regione: perché è un valore in sé, perché è un importante momento di crescita economica, perché è uno dei volani cui ci si affida per lo sviluppo del turismo regionale". Questo il pensiero del presidente della Regione, Renzo Tondo, intervenuto ieri, assieme all´assessore alla Cultura, Roberto Molinaro, alla conferenza stampa (tenuta nella sede della Regione a Udine) di consuntivo della mostra "Da Courbet a Monet" chiusa domenica sera a Villa Manin con notevole successo di pubblico, come confermato dai dati comunicati dal commissario straordinario dell´Azienda Villa Manin, Enzo Cainero, e dal curatore della mostra stessa, Marco Goldin. Per Molinaro la scommessa riguarda il rilancio di Villa Manin come sede di grandi eventi, rilancio che dovrebbe far da traino ad altre iniziative culturali in regione. "Per fare ciò abbiamo scelto la strada della collaborazione con Linea d´Ombra di Marco Goldin e quella di lavorare con il sostegno di partner privati: in questo percorso importanti sono state le Fondazioni bancarie del Friuli Venezia Giulia. Con le mostre del 2009 abbiamo dimostrato che la scommessa era ed è vincente: ora dobbiamo porre tutto l´impegno - anche dotando la villa di ulteriori servizi logistici - per il programma 2010". Un programma che si aprirà il 26 marzo con la grande mostra dedicata ai tre fratelli Balsadella (Afro, Mirko e Dino) e dalla fine settembre con quella su Edvard Munch e gli artisti scandinavi. Accanto a questi due eventi, una serie nutrita di altre mostre e di altri eventi negli altri spazi della residenza dogale (durante i Basaldella ci sarà la mostra di Trento Longaretti; con Munch quella di Alessandro Papetti). Tutte mostre e iniziative che secondo il presidente Tondo "dimostrano l´attenzione per gli artisti della nostra regione, anche se di fama ben più vasta, come i Balsaldella, e per la grande arte internazionale come Munch". Tanti sono stati - dallo scorso settembre a domenica 7 marzo - i visitatori della mostra "Da Courbet a Monet" ospitata a Villa Manin; 160 sono state le giornate espositive. Per tre giornate sono stati superati i 3 mila visitatori ("il che ha comportato - hanno affermato Enzo Cainero e Marco Goldin alla conferenza stampa di presentazione del bilancio della mostra - lunghe code e qualche problema logistico e di servizio: problemi che cercheremo di risolvere"); per 4 giorni si sono superate le 2.500 presenze; per 34 giorni si sono superate le mille. La media complessiva è stata di 750 presenze al giorno; nell´ultima settimana le presenze sono state 14.788 (2.100 al giorno). Ben 33 mila sono state totalizzate negli ultimi 21 giorni. Nelle ultime tre settimane quella di Villa Manin è stata tra le 5 mostre più visitate in Italia. Molto importanti i numeri dei visitatori provenienti dall´estero: Slovenia, Croazia, Austria e Germania. "È di queste ore la richiesta proveniente da Fiume per l´istituzione di una linea di pullman tra la città croata e Villa Manin in occasione delle mostre" ha annunciato Cainero. "Quella del pubblico straniero - ha aggiunto Goldin - è stata una bella sorpresa: la prima provincia di provenienza dei visitatori è stata quella di Udine, seguita da Pordenone; ma al terzo posto troviamo gli stranieri". A prenotarsi è stato "solo" il 30 per cento dei visitatori. Il totale delle presenze è stato costituto per il 75 per cento di singoli e per il 25 per cento di gruppi e scolaresche. Tra le province italiane (67 in tutto) le più presenti sono state quelle di Milano e Bologna. In mostra sono stati venduti 13.100 fra cataloghi e guide brevi; noleggiate 15.405 audioguide, 998 delle quali per bambini. Fin qui i numeri: ora l´attesa è per la mostra sui Basaldella, che avviene 23 anni dopo quella svoltasi alla Galleria d´Arte Moderna di Udine (unica istituzione che non ha ritenuto di prestare opere dei tre artisti). Saranno esposte 170 opere - alcune inedite - di cui 70 pitture di Afro e un centinaio di sculture di Dino e Mirko. Anche l´allestimento suggerirà i motivi di comune ispirazione fra i tre fratelli, tutti vissuti fra il 1909 e gli anni Settanta del Novecento. La mostra sarà accompagnata da un catalogo di 300 pagine, curato da Giuseppe Appella (gli anni 30 e 40), Federico D´amico (gli anni 40-50) e Marco Goldin (gli anni 50-70). Ulteriori approfondimenti riguarderanno gli studi bio-bibliografici dei tre artisti. Sia per la mostra dei Balsaldella che per quella di Munch sono già partire le prenotazioni, con un andamento che fa ben sperare per il bilancio finale dei due eventi. |
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