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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 10 Marzo 2010 |
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ENERGIA: SICILIA, SICUREZZA E CONVENIENZA NEL NUOVO PIANO
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Palermo, 10 marzo 2010 - Il nuovo piano energetico della Regione siciliana saraŽ adottato come un regolamento di quello approvato nel marzo 2009. E saraŽ ispirato a due criteri-guida: sicurezza e convenienza. Le linee generali della politica energetica siciliana sono state tracciate dal presidente Raffaele Lombardo al convegno, che si eŽ aperto ieri a villa Malfitano a Palermo, sul tema: "Sicilia, verso una nuova politica energetica". La scelta di introdurre correttivi e innovazioni al piano esistente nella forma del regolamento deriva dalla necessitaŽ di evitare intoppi amministrativi che posso appesantire lŽattuazione delle nuove iniziative decise dal governo regionale. Poi cŽeŽ il problema della sicurezza. "CŽeŽ lŽimpegno - ha detto Lombardo - di assicurare elevati standard di sicurezza. Questo vale per lŽeolico, quando viene prodotto da megaimpianti, e vale per il nucleare. LŽidea del governo era quello di affidare le scelte a un referendum popolare. Ma siccome lŽAssemblea regionale si eŽ ritrovata allŽunanimitaŽ sulla posizione del no, ne abbiamo preso atto e questa eŽ diventata la linea della Sicilia". Poi cŽeŽ il tema della convenienza che Lombardo ha riportato non solo, ma in particolar modo, allŽenergia eolica. "I dati sono per ora controversi", ha osservato. "EŽ anche vero che i gestori pagano royalties ai Comuni oppure locazioni ai proprietari dei terreni. Ma noi vogliamo vedere chiaro anche sugli ŽextraŽ, sul rischio cioeŽ di illegalitaŽ, e sulla riduzione di valore dei beni immobili su cui dovrebbero essere sistemate le pale eoliche. Vanno quindi tenuti presenti tutti i dati sulla effettiva convenienza degli investimenti e sulle conseguenze anche ambientali". Con riferimento alle fonti energetiche tradizionali, Lombardo ha ricordato che negli anni Ž50-60 in Sicilia il ruolo dellŽindustria petrolchimica va riletto anche in chiave storico-politica per capire meglio quale influenza abbia avuto nella vita pubblica. Ma vanno valutati anche gli effetti prodotti dalle attivitaŽ fortemente inquinanti. "Si sono perdute - ha detto - vite umane, si sono sviluppate patologie collegate allŽinquinamento ambientale, il sistema sanitario ha dovuto sostenere un costo elevato". |
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