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Notiziario Marketpress di Mercoledì 10 Marzo 2010
 
   
  PIANO CASA IN SICILIA: IMPEGNO MANTENUTO

 
   
  Palermo, 10 marzo 2010 - "La legge sul piano casa - ha ieri dichiarato il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo - approvata dal nostro Parlamento, eŽ una riforma importantissima ed enormemente attesa, che serviraŽ alla Sicilia per rimettere in moto lŽedilizia, un settore importante che da lavoro a migliaia di persone nellŽisola. Siamo stati attenti a fare in modo che la ripresa produttiva delle imprese di costruzione, ferma da tempo, fosse ben regolamentata: la legge, infatti,contribuiraŽ a migliorare il nostro patrimonio edilizio. La norma, dunque, ottiene un doppio obiettivo: da un lato la riqualificazione degli immobili, anche per migliorarne la sicurezza da un punto di vista geologico; dallŽaltro permettere lŽattivazione di investimenti privati che contribuiranno a far ripartire la nostra economia". "Il polemico atteggiamento di vari settori dellŽaula sulla legge - ha proseguito il presidente - non ha trovato alla fine concreti riscontri e validi motivi, e la sua approvazione ne eŽ la prova.Il lungo dibattito ha contribuito a migliorare il testo con lŽapporto di tutti i deputati, soprattutto di quanti avevano un reale interesse alla sua approvazione. Abbiamo cercato di utilizzare questa occasione anche per colmare un vuoto che si era creato in Sicilia regione in cui ormai da troppi anni mancava una legge organica in materia. Dunque, complessivamente eŽ stato fatto un buon lavoro. A chi ha parlato di un nuovo "sacco" di Palermo mi basta dire che il "sacco" di Palermo sono stati fatti da altri in altri momenti e sono davanti ai nostri occhi. Noi facciamo azioni trasparenti da gente per bene"."Il voto di questa sera - ha concluso Lombardo - segna il conseguimento di un altro degli obiettivi prioritari che il mio governo si eŽ dato e che continueraŽ a perseguire con le altre leggi che sono pronte per la discussione in aula. Procederemo con lo stesso metodo, chiedendo il consenso per il reale interesse dei siciliani e non per schieramenti preconcetti”."Il Piano Casa - afferma lŽassessore regionale alle Infrastrutture e MobilitaŽ, Luigi Gentile, - risponde alle esigenze di semplificazione normativa, superando ogni ostacolo burocratico ed interpretativo. Si tratta di uno strumento volano per il rilancio delle politiche abitative ed edilizie in Sicilia. La legge recupera per intero lŽintesa siglata tra Stato, Regioni ed Autonomie locali con tutti i limiti, in particolare a favore delle aree a rischio idrogeologico, e le agevolazioni, senza alcuna deroga neŽ speculazione. La normativa produrraŽ benefici ed effetti positivi sul comparto dellŽedilizia nel rispetto degli strumenti urbanistici. Ed ancora, gli investimenti saranno incentivati dalla semplificazione burocratica e interpretativa delle disposizioni". "Tutto - conclude Gentile - a vantaggio della riqualificazione e dellŽammodernamento tecnico degli edifici esistenti, al sicuro da cementificazioni selvagge e nuove costruzioni, tra sistemi antisismici e per la bioedilizia, tutelando i centri storici e gli immobili di valore storico - culturale". Scheda Tecnica - La legge sul piano casa, approvata dallŽAssemblea regionale siciliana, disciplina gli ampliamenti degli edifici esistenti consentendo nuovi volumi. Sono ampliabili solo gli edifici ultimati entro il 31 dicembre 2009 e aventi una volumetria non superiore a 1000 metri cubi. Occorre che si tratti di edifici legittimamente costruiti, con esclusione, quindi, di immobili che hanno usufruito di condono edilizio, ed in regola con il titolo abitativo e con il pagamento delle tasse sugli immobili. Al fine di favorire il rinnovamento del patrimonio edilizio esistente eŽ possibile demolire e ricostruire edifici residenziali, ultimati entro il 31 dicembre 2009, anchŽessi in regola con il titolo abitativo e con il pagamento delle tasse sugli immobili. Gli interventi sono praticabili attraverso aumenti fino al 25 per cento del volume esistente, utilizzando tecniche costruttive di bioedilizia. Il limite eŽ incrementato del 10 per cento fino ad un ma ssimo del 35 per cento qualora siano adottate tecniche costruttive che utilizzano fonti di energie rinnovabili. EŽ inoltre possibile ricostruire il medesimo edificio su di unŽ area diversa, sempre allŽinterno della stessa area di proprietaŽ, purcheŽ la superficie originariamente occupata dal primo fabbricato demolito sia destinata a verde privato o a parcheggi a servizio dellŽimmobile. EŽ inoltre consentita la costruzione di uno o piuŽ piani interrati destinati a parcheggio, a condizione peroŽ della cessione gratuita al Comune di superfici destinate a verde pubblico anche attrezzato. Negli edifici diversi dallŽabitazione sono consentiti interventi di ampliamento entro il limite del 15 per cento della superficie coperta, comunque non superiore a 400 metri quadri.  
   
 

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