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Notiziario Marketpress di Mercoledì 10 Marzo 2010
 
   
  UMBERTO SABA, QUANDO LA POESIA CELEBRA LA «CALDA VITA» IL TEATRO SOCIALE DI BUSTO ARSIZIO, OSPITA UNA CONFERENZA-SPETTACOLO SUL POETA TRIESTINO DAL TITOLO “…TRIESTE HA UNA SCONTROSA/ GRAZIA. SE PIACE/ È COME UN RAGAZZACCIO ASPRO E VORACE…”.

 
   
  Busto Arsizio (Varese), 10 marzo 2010 – E’ dedicato alla figura di Umberto Saba il nuovo appuntamento di “Perché tu mi dici: poeta?”, rassegna promossa dall´associazione culturale “Educarte”, con il patrocinio e con il contributo economico della Fondazione comunitaria del Varesotto, allo scopo di avvicinare il pubblico, soprattutto quello più giovane, alle principali avventure in versi di Ottocento e Novecento. L’incontro, dal titolo «…Trieste ha una scontrosa/ grazia. Se piace/ è come un ragazzaccio aspro e vorace… », è programmato per la serata di giovedì 11 marzo (ore 21.00), presso il ridotto “Luigi Pirandello”, sala dedicata al «teatro di parola e di ricerca» del Sociale di Busto Arsizio. Sul palco saliranno gli attori Gerry Franceschini, Mario Piciollo e Anita Romano, sotto la regia e con la guida storica di Delia Cajelli. L’appuntamento si configura come un viaggio ideale, una vera e propria visita guidata tra la ragnatela di viuzze, piazze, canali, palazzi e contrade del capoluogo friulano, città «bella tra i monti rocciosi e il mare luminoso» che è stata scenario e, nel caso della raccolta “Trieste e una donna” (1910-‘12), anche «personaggio protagonista» del “Canzoniere”, opera in versi, pubblicata in versione definitiva nel 1961, grazie alla quale è possibile ripercorrere tutto l’itinerario poetico e umano dello scrittore. In queste pagine, di forte tensione diaristica, il centro giuliano viene ritratto quale spazio della memoria individuale e collettiva, specchio di un mondo di sentimenti e di affetti, ma anche come osservatorio privilegiato di quella che lo stesso poeta chiama la «calda vita». Trieste è anche vista come porto sicuro di un’esistenza sconvolta dalla tempesta della storia (lo scrittore era di origini ebree e nel 1938, quando vennero promulgate le leggi razziali, fu costretto all’esilio). Il mare, le cose semplici e concrete, gli uomini e le donne per le strade e nelle piazze della città vecchia, ma anche nei brulicanti vicoli e nei fumosi caffè del porto sono il teatro di una poesia introspettiva, che canta il senso della vita e delle passioni umane, ma anche i temi della privazione e della sofferenza interiore. La «triestinità» del “Canzoniere” sabiano, emblema di quella «poesia onesta» capace di cogliere la verità che «giace al fondo» dell’animo umano, della quale lo scrittore parlò nel testo “Quello che resta da fare ai poeti” (1911), si respira anche nella lingua, che mescola forme letterarie rare a espressioni quotidiane e battute popolari. Tra le poesie estrapolate da questa avvincente «biografia letteraria», dominata dal colore azzurro del mare e del cielo friulano, gli attori del teatro Sociale proporranno, tra l’altro, la lettura drammatizzata di “Trieste” (lirica dalla quale prende il titolo l’appuntamento), “Città vecchia”, “Tre vie”, “Caffè Tergeste”, “Il molo”, “La casa della mia nutrice”, “Da un colle” e “Una strana bottega d’antiquario”. Verranno, inoltre, presentati i versi dedicati alla consorte Lina e alla figlia Linuccia, pietre angolari di poesie quali “A mia moglie”, “L’ultima tenerezza”, “Ed amai nuovamente” e “Ritratto della mia bambina”. L’incontro permetterà di confrontarsi, poi, con poesie conosciute come “Goal”, “La capra”, “La gatta” ed “Ulisse”. Non mancherà, infine, un raffronto con altri due importanti scrittori la cui vita fu legata a Trieste: Italo Svevo e James Joyce. Il botteghino del teatro Sociale, ubicato in piazza Plebiscito 8, presso gli uffici del primo piano, è aperto nelle giornate mercoledì e venerdì, dalle 16.00 alle 18.00, e sabato, dalle 10.00 alle 12.00. E´ possibile prenotare telefonicamente tutti i giorni feriali, secondo il seguente orario: dal lunedì al venerdì, dalle 16.00 alle 18.00; il sabato, dalle 10.00 alle 12.00. Consultare il sito internet www.Teatrosociale.it/    
   
 

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