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Notiziario Marketpress di Mercoledì 17 Marzo 2010
 
   
  UN´EUROPA SENZA CONFINI ANCHE PER I CITTADINI EXTRA-EUROPEI

 
   
  Bruxelles, 17 marzo 2010 - Un regolamento approvato settimana scorsa dal Parlamento europeo permetterà a chi possiede un visto a lungo termine in uno dei paesi europei di spostarsi liberamente all´interno dell´Ue a partire dal prossimo 5 aprile. Questo regolamento pone fine a una situazione paradossale e "semplicemente inaccettabile", come ci spiega il relatore Carlos Coelho. "Parliamo di situazioni assurde, come studenti a cui è concesso un visto in Belgio ma che non possono andare in Olanda per ricercare materiale sulla propria tesi, o semplicemente trascorrere un weekend turistico a Barcellona" spiega Coelho, deputato portoghese del Ppe. "Solo l´anno scorso, oltre un milione di persone hanno subito gli effetti di queste restrizioni". Una circolazione non così libera - Oggi ai possessori di un visto a lungo termine - ad esempio studenti, ricercatori o accademici - non è permesso visitare altri Paesi membri per alcun motivo. Questa situazione, che è contraria al principio fondamentale della libera circolazione delle persone nell´Ue, rende l´Europa meno attraente per scienziati e studiosi. Ma le ragioni non sono solamente professionali, il divieto tocca le persone anche sul piano personale. Per esempio, anche per tornare a casa è obbligatorio prendere un volo diretto, non potendo attraversare i confini degli altri Paesi membri. La fine di un paradosso - L´eurodeputata francese, Nathalie Griesbeck, (Alde), è soddisfatta della nuova legislazione che "pone una nuova pietra nella costruzione dell´Europa, dentro uno spazio più libero e più sicuro". Il regolamento correggerà il paradosso di non poter attraversare i confini interni di un continente che non ne ha più. Un visto a lunga scadenza, di più di tre mesi, avrà quindi la stessa valenza di un certificato di residenza e permetterà di muoversi liberamente nel territorio dell´Unione. Questo visto rimarrà comunque provvisorio, durata massima di un anno, e al suo scadere dovrà essere sostituito con il permesso di residenza. Sicurezza - Vilija Blinkevičiūt, dei Socialisti e Democratici, sostiene che la situazione attuale è contraria alle "legittime aspettative dei cittadini extracomunitari che vengono a lavorare o a studiare nell´Ue", ma nel contempo chiede di tenere in debita considerazione il problema della sicurezza. Su questo punto Coelho non ha dubbi: "Non ci sarà nessun rischio extra" nell´area Schengen, perché gli allarmi e i controlli rimarranno in funzione, e la maggior parte degli Stati europei avrà accesso al Sistema Informativo Shenghen, che contiene le liste degli individui potenzialmente pericolosi.  
   
 

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