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Notiziario Marketpress di
Giovedì 25 Marzo 2010 |
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LAVORO FVG: PIU´ LAVORATORI COINVOLTI DAGLI INCENTIVI
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Trieste, 25 marzo 2010 - Sarà varato definitivamente entro due mesi il nuovo regolamento sugli incentivi alle imprese del Friuli Venezia Giulia in favore dell´occupazione. Unificando la normativa vigente su crisi e difficoltà occupazionali, allargherà la base di intervento ai contratti a tempo determinato di almeno 24 mesi, rispondendo ad un´esigenza contingente "che - spiega l´assessore regionale al Lavoro, Alessia Rosolen - asseconda una delle priorità dettate dalla crisi ma non deve trasformarsi in assistenzialismo". 13,5 Mln Euro Per Il 2010 - Nel 2009, ha ricordato Rosolen, sono stati trasferiti alle Province 28,5 milioni di euro (inclusi interventi relativi alle annualità precedenti) più altri 4 milioni destinati a rafforzare con 31 operatori aggiuntivi i Centri per l´impiego. Nel 2010, ha precisato, ne sono previsti altri 13,5 sempre mirati a sostenere le tre modalità di incentivi alle aziende che assumono o stabilizzano lavoratori in condizione di svantaggio occupazionale, lavoratori coinvolti nelle crisi occupazionali e, infine, giovani laureati e diplomati chiamati ad operare nel settore della ricerca. Over 45 E Giovani Le Priorita´ - Cogliendo l´occasione per fare il punto sulle azioni di sistema a supporto dell´economia regionale "che deve ripartire con al centro il lavoratore", l´assessore ha evidenziato che over 45 e giovani sono i principali obiettivi delle iniziative assunte dalla Regione, citando ad esempio le assunzioni a tempo determinato per chi è vicino alla pensione e le stabilizzazioni degli apprendisti. Aumentano I Vantaggi Procapite - In generale, ha affermato, è previsto un aumento dei finanziamenti di circa 2mila euro per ogni assunzione non favorita da sgravi contributivi statali, mentre è parimenti stata aumenta la cifra che un´azienda deve restituire in caso di cessazione del contratto. Una Tantum Fino A 12Mila Euro - L´una tantum per l´assunzione di un tempo determinato, ha spiegato il direttore dell´Agenzia regionale del Lavoro, Domenico Tranquilli, può arrivare fino a 12mila euro, una chance in più per le aziende che nel 2009 hanno assunto il 20 per cento in meno rispetto all´anno precedente, causa il blocco del turn-over e la sospensione di 70mila lavoratori. 2.057 Domande Nel 2009 - Entrando nel dettaglio degli interventi effettuati l´anno scorso, emerge la netta prevalenza di domande (su un totale di 2.057, di cui 835 nel secondo semestre) rivolte agli incentivi per le assunzioni a tempo indeterminato e per le stabilizzazioni di lavoratori disoccupati o per il loro sviluppo autonomo di attività imprenditoriali (1.723, pari al 83,8 p.C.). A distanza, seguono le 259 domande (12,6 p.C.) per l´assunzione di lavoratori coinvolti nelle crisi occupazionali, per la loro frequenza a corsi di riqualificazione o per la creazione da parte loro di nuove imprese. Infine, solo 75 domande (3,6 p.C.) per l´assunzione di giovani ad elevata qualificazione da impiegare in attività di ricerca industriale. Piu´ Donne (65,6 P.c.) Che Uomini - In totale, si parla di 2.052 lavoratori coinvolti, dei quali 1.347 donne (65,6 p.C.) e 705 uomini (33,4 p.C.). Analizzando genere e classe di età, Rosolen ha evidenziato che tra le donne è superiore la componente compresa entro i 45 anni di età (68 p.C. Rispetto al 43 p.C. Degli uomini), mentre dopo questa soglia la situazione appare diametralmente opposta. 125 Nuove Attivita´ - Sempre nel 2009, sono stati 526 (224 a Udine, seguita da Pordenone con 158) i precari che hanno visto il proprio contratto a termine trasformato in un rapporto di lavoro a tempo indeterminato, 68 (44 a Pordenone, poi Gorizia con 14) sono quelli che hanno intrapreso un percorso di riqualificazione professionale e 125 (120 disoccupati e 5 fuoriusciti da crisi occupazionali) coloro i quali hanno costituito una propria attività imprenditoriale (68 a Udine, 31 a Pordenone, 13 a Trieste e Gorizia). Terziario Leader Su Industria - Dando un´occhiata ai settori economici, il terziario risulta prevalente rispetto a tutti gli altri con il 65,8 per cento delle domande di incentivi, seguito da industria (25,7 p.C.), edilizia (8,2 p.C.) ed agricoltura (0,4 p.C.). |
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