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Notiziario Marketpress di
Venerdì 07 Maggio 2010 |
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PALERMO: BINOMIO CULTURA - TURISMO PER RILANCIARE IL TERMITANO
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Lo scorso 30 aprile è stata inaugurata a Palermo, nei locali del convento della Magione (Via Teatro Garibaldi, 27), la mostra "LŽultima città. Rituali e spazi funerari nella Sicilia nord-occidentale di età arcaica e classica". LŽesposizione resterà aperta fino al 20 giugno. Ad organizzare lŽesposizione, ideata e coordinata dal Servizio per i Beni Archeologici della Soprintendenza ai Beni culturali ed ambientali, è stata la stessa Soprintendenza di Palermo. La mostra raccoglie le testimonianze più significative emerse attraverso recenti ricerche condotte in alcune necropoli del comprensorio nord-occidentale dellŽisola, con particolare riferimento a contesti greci e fenicio-punici di età arcaica e classica (Vii-v sec.A.c.). In particolare, sono esposti i piuŽ antichi corredi funerari, circa 250 reperti, rinvenuti nelle necropoli degli insediamenti fenici di Palermo e Solunto, noncheŽ alcuni tra i reperti piuŽ significativi rinvenuti nel corso delle ricerche, ancora in atto, condotte nelle necropoli della greca Himera dove, tra lŽaltro, sono state riportate alla luce le fosse comuni destinate ai caduti delle grandi battaglie del 480 a.C. E del 409 a.C. Aprono lŽesposizione alcuni materiali provenienti da contesti indigeni - in particolare dalle necropoli di Manico di Quarara (Montelepre- Carini) e di Monte Castellazzo di Poggioreale - che attestano le intense relazioni di questi centri dellŽentroterra con le colonie greche della costa. Secondo lŽassessore Gaetano Armao, "La mostra ospita rilevanti reperti archeologici provenienti dagli scavi maggiormente prolifici della provincia di Palermo e, in particolare, quelli rinvenuti durante lŽimportante campagna di ricerca archeologica di Himera che ha riportato alla luce una necropoli fra le piuŽ interessanti del Mediterraneo. Abbiamo inteso rispondere, a nome di tutti i siciliani, al disimpegno della Fiat proprio nellŽarea di Termini Imerese, con lŽistituzione del parco archeologico di Himera. I reperti archeologici recuperati dovranno essere esposti, in via definitiva, nei caseggiati inseriti nel parco e per questo ho richiesto proprio alla Fiat di mantenere gli impegni e fare, come preannunciato, la propria parte per il rilancio del territorio termitano anche finanziando il restauro di questi caseggiati". "La mira complessiva - ha aggiunto Armao - eŽ quella di valorizzare il bacino fra Termini Imerese e Campofelice promuovendolo e rilanciandolo proprio attraverso il binomio inscindibile cultura - turismo. "LŽesposizione - spiega Francesca Spatafora, direttore del Servizio archeologico dellŽassessorato ai Beni culturali e allŽIdentitaŽ siciliana - si propone come momento significativo di conoscenza e di approfondimento delle societaŽ antiche attraverso unŽampia selezione di materiali inediti e mai esposti in precedenza, accompagnati da un accurato apparato didattico-illustrativo che tende a sottolineare il rapporto significativo, ma non speculare, tra le cittaŽ dei morti e le cittaŽ dei vivi" |
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