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Notiziario Marketpress di Mercoledì 05 Maggio 2010
 
   
  NUOVA TECNOLOGIA PER ANNULLARE I CONFINI DELLO SPAZIO

 
   
  Bruxelles, 5 maggo 2010 - Astronomi europei hanno individuato del monossido di carbornio nell´atmosfera di Tritone, la più grande luna di Nettuno. La loro scoperta è dovuta alle nuove tecnologie, tra cui la prima analisi a raggi infrarossi dell´atmosfera di Tritone. I ricercatori hanno anche fatto la prima rilevazione a terra della presenza di metano nell´atmosfera di Tritone. I risultati dello studio, pubblicato sulla rivista Astronomy & Astrophysics, permetteranno agli astronomi di avviare nei prossimi decenni un monitoraggio approfondito di Tritone. Tritone ha affascinato gli astronomi sin dalla sua scoperta nel 1846. È la più grande delle 13 lune di Nettuno e la settima luna più grande del nostro sistema solare (essendo grande quasi tre quarti quanto la nostra Luna). Gli astronomi sono particolarmente intrigati dai diversi tipi di ghiaccio trovati sulla superficie di Tritone, che comprendono l´azoto ghiacciato, l´acqua e il ghiaccio secco (biossido di carbonio congelato), così come dall´attività geologica e dalla sua rotazione inversa (gira nella direzione opposta a quella del suo pianeta, è l´unica luna del nostro Sistema solare a farlo). Nettuno impiega circa 165 anni terrestri per compiere l´orbita intorno al Sole, il che significa che ogni stagione su Tritone dura circa 40 anni. Le analisi a raggi infrarossi compiute dai ricercatori hanno rivelato che attualmente è estate nell´emisfero meridionale di Tritone. Con il riscaldarsi dell´emisfero sud, uno strato di azoto ghiacciato, metano e monossido di carbonio si trasforma in gas, andando ad addensare l´atmosfera della luna che altrimenti è rarefatta. Il team è riuscito a compiere queste scoperte utilizzando lo spettografo Crires (Cryogenic High-resolution Infrared Echelle Spectrograph) dell´Osservatorio europeo meridionale(Eso) presso il telescopio Vlt (Very Large Telescope), il più grande telescopio ottico del mondo. L´analisi a raggi infrarossi ha dimostrato che gli effetti del Sole si fanno ancora sentire su Tritone, anche se la temperatura media della superficie si attesta ad un freddo di -235 °C. L´autore principale dello studio Emmanuel Lellouch del Lesia (Laboratoire d´études spatiales et d´instrumentation en astrophysique) presso l´Observatoire de Paris, in Francia, ha detto: "Abbiamo ora le prove che su Tritone si sente la presenza del sole, nonostante l´enorme distanza. Questa luna ghiacciata ha effettivamente delle stagioni come la Terra, che cambiano però molto più lentamente". Gli astronomi già sapevano che su Tritone era presente il monossido di carbonio, ma il team ha scoperto che la superficie superiore di Tritone è ricca di ghiaccio di monossido di carbonio che alimenta l´atmosfera. L´atmosfera di Tritone è composta prevalentemente da azoto, con un importante presenza di metano (che è stato percepito per la prima volta dalla sonda Voyager 2 e confermato da questo studio). "Ora che abbiamo trovato il monossido di carbonio e rimisurato il metano, vanno rivisitati il clima e i modelli atmosferici di Tritone", ha commentato il co-autore dello studio Catherine de Bergh del Lesia. Non è facile per gli astronomi misurare l´atmosfera di Tritone, in quanto è circa 30 volte più lontano dal Sole della Terra. Negli anni ´80 la teoria astronomica dichiarava che l´atmosfera di Tritone poteva essere spessa come quella di Marte (7 millibar). Ma quando nel 1989 Voyager 2 vi passò accanto, registrò un´atmosfera di azoto e metano ad una pressione di 14 microbar (70.000 volte meno densa dell´atmosfera della Terra). Da allora, sono state fatte poche altre osservazioni terrestri, finché lo sviluppo del Crires ha offerto la possibilità di compiere uno studio più dettagliato. "Abbiamo bisogno della sensibilità e capacità del Crires per ottenere spettri molto dettagliati per osservare l´atmosfera molto rarefatta", ha detto il co-autore dello studio Ulli Käufl dell´Eso. Lo sviluppo del Crires è il primo passo degli astronomi verso la misurazione dei corpi distanti del sistema solare. "Ora possiamo iniziare il monitoraggio dell´atmosfera e scoprire molte cose circa l´evoluzione stagionale di Tritone", ha concluso Emmanuel Lellouch. Per maggiori informazioni, visitare: Osservatorio europeo meridionale (Eso): http://www.Eso.org/public/  Astronomy & Astrophysics: http://www.Aanda.org/    
   
 

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