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Notiziario Marketpress di
Lunedì 17 Maggio 2010 |
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APPROVATO IL PIANO DI GESTIONE DELLA RETE DI RISERVE DEL MONTE BALDO
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Trento, 17 maggio 2010 - Licenziata il 13 maggio in Giunta la delibera riguardante il piano di gestione della rete di riserve del Monte Baldo, presentata dal vicepresidente e assessore all´ambiente, lavori pubblici e trasporti. Si tratta di una definitiva approvazione che permetterà di dare concreta attuazione alla rete di riserve di Brentonico nell´area del Baldo, delegando al Comune la responsabilità di gestione delle aree protette. Brentonico e Trento sono i primi due comuni ai quali la Provincia, attraverso speciali accordi di programma, ha delegato la gestione di una rete di aree protette, secondo le disposizioni della nuova legge provinciale n. 11/2007. Sebbene la legge prevedesse, in prima battuta, la possibilità che più comuni si unissero tra loro per creare una rete di zone protette, Trento e Brentonico avevano già, sul proprio territorio, una quantità sufficiente di aree protette per creare una rete articolata; mentre il capoluogo è in fase di attuazione dell´accordo, Brentonico ha già formalizzato il Piano, che prevede tre tipologie di aree protette: le riserve locali, quelle naturali provinciali e i Sic, siti di interesse comunitario. Si va, quindi, dai piccoli biotopi locali, quali il laghetto della Polsa e l´area umida in località Pasna, alla riserva naturale provinciale di Corna Piana, tutelata anche come Sic assieme ad altre tre zone: il monte Baldo di Brentonico, località Talpina e Bocca d´Ardole – Corno della Paura. Corposo il documento tecnico elaborato dal Comune di Brentonico, con l´ausilio del Servizio provinciale conservazione della natura e valorizzazione ambientale, che si compone di una relazione di oltre trecento pagine, strutturata in sette capitoli tematici e una raccolta di una sessantina di cartografie tematiche. Altrettanto diversificate le attività che dovrà gestire il Comune sostituendosi alla Provincia: dal ripristino della biodiversità dell´ambiente montano attraverso il mantenimento di prati e pascoli, agli interventi per favorire l´habitat di alcune specie dal fragile equilibrio come il gallo cedrone, dalla qualificazione del bosco fra cui i numerosi faggeti, all´attività di monitoraggio sulle specie animali e vegetali che popolano le aree protette. Al Comune anche una speciale responsabilità, quella di promuovere il prezioso sistema di aree protette, attraverso azioni tese a valorizzarle sotto il profilo didattico, culturale, ambientale, storico. |
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