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Notiziario Marketpress di
Martedì 01 Giugno 2010 |
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VENETO: LA PESCA ENTRO LE TRE MIGLIA
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Venezia - “Rispetto alla scadenza comunitaria riguardante la pesca entro le tre miglia, che mette certamente in difficoltà le nostre aziende pescherecce, il comune obiettivo prioritario per tutti deve riguardare l’occupazione degli interessati e il reddito delle imprese”. Lo ha ribadito ieri l’assessore alla pesca del Veneto Franco Manzato, alla vigilia della preannunciata manifestazione dei pescatori e dell’incontro con il ministro delle politiche agricole Giancarlo Galan. “E’ questo che domani chiederemo al ministro – ha detto l’assessore – con il quale affronteremo queste tematiche anche il prossimo 8 giugno”. “In questo momento cruciale sono poco importanti le accuse e le responsabilità circa il come siamo arrivati alla situazione odierna – ha aggiunto Manzato – rispetto ad una questione che avrebbe richiesto un intervento governativo nazionale addirittura prima dell’emanazione del regolamento comunitario del 2006 sullo sfruttamento sostenibile delle risorse di pesca nel Mediterraneo, che da domani vieta entro le tre miglia dalla costa l’uso di attrezzi trainati e di reti con maglie inferiori ai 12 o 40 mm, a seconda del tipo di pescato. Che ci sia qualcosa che non va tra gli obiettivi del regolamento e le modalità per raggiungerli lo dimostra la dizione aggiuntiva del divieto, che vale anche “all’interno dell’isobata di 50 metri”, una evenienza che sulle coste italiane dell’Alto Adriatico esiste, forse, solo in alcune zone del Golfo di Trieste. Ma il problema immediato oggi è creare una prospettiva reddituale per i nostri operatori, per i quali la pesca di talune specie entro le tre miglia è un fatto normale e di tradizione, al punto che i mezzi da pesca non sono neppure attrezzati per l’alto mare”. |
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