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Notiziario Marketpress di
Martedì 08 Giugno 2010 |
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PESCA, LA REGIONE VENETO IN CAMPO: FINANZIERÀ SPERIMENTAZIONE FATTA CON OPERATORI SETTORE
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La Regione del Veneto resta a fianco dei pescatori per dare loro una prospettiva di futuro, mettendo sul piatto una partita finanziaria per realizzare con gli stessi operatori una sperimentazione finalizzata a trovare le migliori soluzioni tecniche per una pesca diversa nella fascia costiera, sostenendone così il reddito. La “filiera” politica costituita da Comuni, Province, Regioni e Governo dovrà contestualmente operare subito per avere da Bruxelles il tempo occorrente a realizzare la sperimentazione stessa e per mettere appunto da parte delle marinerie un adeguato Piano di gestione. E’ questa la linea di condotta definita l’1 giugno nell’incontro tra i rappresentanti delle organizzazioni e cooperative del settore peschereccio veneto e l’assessore regionale Franco Manzato, presenti tra gli altri i consiglieri regionali Cristiano Corazzari, Carlo Alberto Tesserin e Lucio Tiozzo, i sindaci di Chioggia Romano Tiozzo e di Caorle Marco Sarto, l’assessore del Comune di Porto Tolle Raffaele Crepaldi. I partecipanti all’incontro in Regione si sono successivamente recati in Prefettura. “Su questo tema che si rifà ad un regolamento comunitario del 2006 – ha ricordato Manzato – mi sono attivato alla prima richiesta dei nostri pescatori, attivando all’inizio di maggio una sorta di unità di crisi per fronteggiare la situazione e attivare un coordinamento che permetta di arrivare ad un Piano di Gestione. Da oggi il problema – ha ribadito l’assessore – non è che non troveremo le seppioline al ristorante, ma la crisi di un settore, con un blocco dell’attività per centinaia di operatori, con effetti sulle loro famiglie, per i quali dobbiamo intervenire per sostenere occupazione, reddito”. Rispetto ai contenuti del documento comunitario, i pescatori ribadiscono che la situazione dell’Alto Adriatico, dove la profondità massima non arriva a 30 metri, è del tutto diverso dal resto del Mediterraneo, sia per le specie presenti sia per le caratteristiche delle stesse, con esemplari adulti che hanno dimensioni naturalmente inferiori a quelle degli stessi pesci che però vivono in mari fondi. Di qui la richiesta di un intervento immediato da parte del Governo per avere più tempo per una eventuale conversione e per una revisione delle norme alla luce della situazione locale. Sulla questione lo stesso Manzato incontrerà la prossima settimana il ministro delle politiche agricole Giancarlo Galan. |
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