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Notiziario Marketpress di Martedì 08 Giugno 2010
 
   
  UNA GENUINA PIZZA ALLA BIODIVERSITA’ PROVE DI CUCINA PER LA COOPERATIVA MANDACARÙ SOTTO LA TENDA DI L’ALTRAECONOMIA

 
   
  Trento - Giunta alla conclusione la serie di incontri organizzati e curati da Mandacarù, la Cooperativa trentina che da anni si occupa di responsabilizzare il cittadino nei confronti del mercato equo e solidale. Oltre alla responsabilizzazione, obiettivo dell’Associazione è la collaborazione d’impresa nel campo del microcredito e della finanza, l’educazione, la comunicazione e l’informazione volta ai temi della solidarietà. La Cooperativa è presente attivamente anche in molti paesi del Terzo Mondo tramite le sue facoltà organizzative di cooperazione allo sviluppo con numerose realtà locali. Come ultima prova tra i fornelli, Mandacarù ha pensato di dar vita ad una nuova idea di pizza “alternativa”. Un esperimento che consiste nel sostituire i tradizionali condimenti della pizza napoletana, con farina di semi di Quinoa, sei uova, sale, acqua, farina di grano duro, noci moscate dello Sri Lanka grattugiate a mano, ricotta secca e parmigiano. Il tutto condito nelle battute finali da zucchine fritte e messo in forno a duecento gradi per la durata di venti minuti. Tutti gli alimenti, ovviamente, di origine controllata Bio. La farina di semi di Quinoa, protagonista principale a cui era dedicato l’incontro, è coltivata sulle alture delle Ande boliviane con metodi e controlli che rispettano i principi del mercato equo e solidale. Commercialmente identificata come un cereale, in realtà, specifica una volontaria, «è un seme che fa parte della famiglia dello spinacio». Il prodotto finale risulta rassomigliare non proprio ad una pizza, forse nemmeno ad una semplice focaccia, neppure ad una torta salata. Quel che è certo, è invece il gusto sostanzioso, buono al palato, e gradevolmente digeribile.  
   
 

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