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Notiziario Marketpress di Giovedì 10 Giugno 2010
 
   
  ARRIVA IL CALDO, IL VADEMECUM DELLA COMMISSIONE POLITICHE SANITARIE

 
   
  Roma, 10 giugno 2010 – E´ in arrivo la prima vera ondata di caldo dell´estate 2010: da giovedì Roma dovrà vedersela con temperature intorno ai 36-38 gradi e un alto tasso di umidità dovuto ai venti di scirocco. Caldo forte, dunque, e afoso. La Commissione Politiche Sanitarie del Campidoglio, coordinata dal professor Fernando Aiuti, specifica i comportamenti in grado di prevenire gli effetti del solleone. Intanto le categorie più a rischio: anziani, neonati, persone non autosufficienti, adulti con disturbi mentali, pazienti che assumono farmaci in grado di modificare la regolazione della temperatura corporea. E anche chi fa esercizio fisico intenso o svolge lavori manuali sotto il sole. Cosa può succedere: si perdono liquidi e si va così incontro ai rischi della disidratazione e delle sue conseguenze (colpi di sole e di calore). Sintomo premonitore, tipico ad esempio degli anziani: la riduzione delle attività quotidiane come spostarsi in casa, vestirsi, lavarsi, mangiare. Cosa fare: bere acqua fresca, spesso e in grande quantità (per un anziano, almeno due litri e mezzo al giorno salvo diversa indicazione del medico); mangiare leggero, con pochi grassi, poco e spesso (3-4 piccoli pasti e non un´unica "abbuffata"); non esagerare con i gelati (ricchi di calorie) e con gli integratori (da assumere solo con l´ok del medico). Evitare qualsiasi alcolico, le bevande gassate e zuccherate, quelle contenenti caffeina o teina (che danno sollievo momentaneo ma poi aumentano la sete). Moderazione e cautela d´obbligo con i cibi grassi (formaggi, insaccati, carni grasse) e con gli ipercalorici (anche se appetibili) dolci. E ancora: vestire abiti leggeri e fatti con fibre naturali come cotone e lino, non aderenti, preferendo i colori chiari, usare creme solari protettive (di fattore massimo) sulle parti scoperte del corpo, restare il più possibile scoperti in casa. Evitare, per contro, gli abiti scuri, aderenti, in fibra sintetica. Non lasciare il capo scoperto sotto il sole. E, peraltro, non scoprirsi troppo quando si esce: la pelle si surriscalda e l´equivalenza "andare in giro svestiti = minor sensazione di caldo" è completamente sbagliata. Ma per saperne di più c´è il  il vademecum della Commissione Politiche Sanitarie: scende nel dettaglio e consente a chi lo legge di opporre al caldo una barriera a tutta prova.  
   
 

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