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Notiziario Marketpress di Lunedì 14 Giugno 2010
 
   
  ROMA CAPITALE DELLE ENERGIE RINNOVABILI: ON LINE IL "MASTERPLAN" IN VERSIONE INTEGRALE

 
   
  Roma, 11 giugno 2010 – L´urbe, antico centro di un impero dalla cui capitale tutto partiva e verso cui tutto muoveva, getta le basi per divenire la capitale del decentramento energetico, grazie al quale i nuclei urbani potranno trasformarsi in organismi autosufficienti (ma pure in grado di scambiarsi, in virtù di reti intelligenti, l´energia rinnovabile prodotta localmente). Consegnato nelle mani del sindaco Alemanno dall´economista Jeremy Rifkin il "masterplan energetico-economico per la città di Roma". Rifkin, teorico della "terza rivoluzione industriale", ha ricevuto a dicembre scorso dal Sindaco l´incarico di elaborare con il suo gruppo il "masterplan". Ora il piano, che parte dall´idea di conciliare la questione energetica con l´economia (ovvero di concepire l´economia pensando all´ambiente), è sul tavolo e conferisce a Roma una "missione" estremamente ambiziosa: essere l´apripista di una nuova concezione globale del modo in cui l´uomo abita la terra e interagisce con essa, "facilitare la transizione dall´attuale geopolitica verso la politica della biosfera, contribuendo così "al risanamento del pianeta per le generazioni a venire". Le parole d´ordine del "masterplan": esaltare la relazione tra la città e il suo territorio agricolo (e non c´è in Europa un´altra città che ne possieda uno altrettanto vasto, prestandosi – da questo punto di vista – a sviluppare così ampiamente l´approccio "olistico" di Rifkin); "ripensare l´energia a Roma per zone concentriche e intercollegate" (centro, anello commerciale-industriale, Agro Romano); "apprendimento collaborativo e distribuito", ovvero sistemi d´insegnamento e formazione totalmente ripensati "rispetto al modello iper-competitivo attualmente vigente", all´insegna – invece – della condivisione, dello scambio dei saperi e di una crescente "empatia" (così come ormai determinato dalla grande "aula virtuale" di Internet). Tra le molte indicazioni contenute nel "masterplan": incremento dell´agricoltura sugli 80 mila ettari di aree verdi romane (oltre la metà dei 150 mila ettari del territorio comunale) per accorciare sempre più la filiera, valorizzare la produzione locale e ridurre così costi ed emissioni nocive dovute al trasporto delle derrate – ma anche per impiantare parchi eolici e solari e per produrre biomassa –; creazione di parchi tecnologici e della biosfera, in tutta la città ma soprattutto nelle zone agricole; sviluppo (in accordo con gli orientamenti già espressi dal Campidoglio su una Roma "low carbon") delle nuove imprese operanti nei settori della compatibilità ambientale.  
   
 

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