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Notiziario Marketpress di Lunedì 14 Giugno 2010
 
   
  TEATRO CARCANO: LA STAGIONE 2010/2011 É DEDICATA A GIULIO BOSETTI

 
   
  Milano, 14 giugno 2010 - La stagione 2010-2011 del Carcano – nel progetto del suo nuovo direttore artistico Marina Bonfigli – prosegue nel solco tracciato da Giulio Bosetti: massima attenzione, quindi, al teatro di parola, ai grandi interpreti e ai classici, non trascurando qualche incursione nella drammaturgia contemporanea. Il nuovo cartellone prevede venti spettacoli: quindici titoli di prosa (di cui due di produzione e due in coproduzione), un balletto, due operette e due Iniziative Culturali (una di produzione). La prossima stagione il teatro accoglierà gli spettatori in un ambiente di gran lunga più confortevole: durante la chiusura estiva, infatti, verrà effettuata la sostituzione totale delle poltrone di platea e balconata. Gli spettacoli. Inaugurazione con Johan Padan a la descoverta de le Americhe, già ospitato nel 2005. Mario Pirovano ci trascina nelle gesta, intrise di ironia giullaresca, di un avventuriero del ‘500 che suo malgrado si trova dentro la scoperta delle Americhe. Testo e regia di Dario Fo. (Teatro Mancinelli Orvieto, 7-10 ottobre). Due volti noti anche al pubblico televisivo, Vanessa Gravina e Edoardo Siravo, sono gli interpreti de La Bisbetica Domata di William Shakespeare. La regia di Armando Pugliese indaga sull’evoluzione della psicologia femminile sottolineando i temi dell’ingiustizia verso le donne e dell’opportunismo sociale. (Indie Occidentali-teatro Stabile d’Abruzzo,13-24 ottobre). Le prima delle due produzioni della Compagnia del Teatro Carcano fondata da Giulio Bosetti è Serata D’onore. Antonio Salines, sotto la direzione di Giuseppe Emiliani e affiancato da Elio Aldrighetti, mette la sua arte d’attore al servizio di due giganti della letteratura russa, Gogol’ e Cechov, di cui interpreta rispettivamente un racconto, Memorie di un pazzo, e un atto unico, Il canto del cigno, disegnando due figure di uomini, un impiegato e un anziano divo del palcoscenico, tra follia e commozione, ironia e rimpianto (26-29 ottobre). Due uomini giocano a ingannarsi, a ferirsi nei loro più intimi sentimenti e, come spesso accade nella vita, la farsa che umilia le debolezze si tramuta in dramma: questo il tema de L’inganno, thriller psicologico dell’inglese Anthony Shaffer messo in scena da Glauco Mauri (anche regista) e Roberto Sturno (Compagnia Mauri Sturno, 20-21 novembre). Graditissimo il ritorno di Lella Costa che ripropone a grande richiesta due dei suoi spettacoli di maggior successo di cui è anche autrice con Massimo Cirri e Giorgio Gallione: Amleto (23-28 novembre), racconto, analisi e riflessione sul capolavoro shakespeariano; e Ragazze-nelle lande scoperchiate del fuori (30 novembre-5 dicembre), un viaggio appassionato e partecipe nell’animo femminile con il suo bagaglio di follia e disperazione, poesia e mistero. Gli spettacoli sono diretti da Giorgio Gallione (Irma Spettacoli). Lars von Trier, uno dei più grandi registi contemporanei, è autore de Il Grande Capo, una commedia degli equivoci, una satira divertente e amara sul mondo del lavoro, una storia emblematica di una società dove tutto si misura in base ai risultati ottenuti anche a sprezzo dei rapporti umani. Protagonista Gianfelice Imparato con la partecipazione di Erica Blanc; regia di Maurizio Panici (Argot Produzioni-ass. Cult. La Pirandelliana, 9-19 dicembre). Intermezzo leggero per le feste di fine anno con il Balletto di Mosca –La Classique che presenta La Bella Addormentata su musica di Ciaikovskij (31 dicembre-2 gennaio) e con la Compagnia Corrado Abbati, in cartellone con due titoli: La Vedova Allegra di Franz Lehár (5 e 6 gennaio) e la nuova produzione Hello, Dolly! di Herman e Stewart (7, 8 e 9 gennaio). Applauditissimi al Carcano nelle scorse stagioni con memorabili allestimenti pirandelliani (L’uomo, la bestia e la virtù e Pensaci, Giacomino!), Enzo Vetrano e Stefano Randisi sono interpreti e registi dell’ultimo testo incompiuto di Pirandello, I Giganti Della Montagna. Coproduzione Teatro de Gli Incamminati-teatro Stabile di Sardegna-teatro Carcano (12-23 gennaio).Torna al Carcano per l’ottava volta – ormai un piccolo cult – Il Piccolo Principe dal testo di Antoine de Saint-exupéry nell’adattamento e regia di Italo Dall’orto (Compagnia Mannini Dall’orto Teatro, 27-30 gennaio). Il Malato Immaginario è, fra le opere di Molière, quello che ai nostro occhi appare più sacro e misterioso: fu infatti recitandolo che il grande commediografo si spense, sulle tavole del palcoscenico. Il nuovo allestimento diretto da Marco Bernardi, con Paolo Bonacelli, Patrizia Milani e Carlo Simoni protagonisti, inizia in un colore comico, per evolvere nel tragico e di qui nello stravagante, nell’allucinazione, nel delirio. (Teatro Stabile di Bolzano, 2-20 febbraio). Volpone è un capolavoro del teatro elisabettiano. La sua vicenda -una satira gelida e graffiante - descrive un mondo di profittatori, di furfanti “rispettabili” in cui il protagonista si compiace a ingannare tutti, in un gioco sempre più aspro e crudele. Alla fine, la sequela di raggiri rivela l’imbroglio e uno stesso destino colpirà ingannatori e ingannati. Nel ruolo del titolo Mariano Rigillo con Anna Teresa Rossini. Regia di Roberto Guicciardini (Doppiaeffe, 23 febbraio-6 marzo). Se No I Xe Mati, No Li Volemo, capolavoro dialettale di Gino Rocca, è una commedia amara, un impietoso ritratto del mondo di provincia che liquida il mito della provincia bonaria e ne svela, senza pietà, la faccia torbida e violenta. Una provincia di falliti non ancora rassegnati, di uomini vendicativi, di anime invelenite e fragili. Ad impersonare i tre vecchi protagonisti, Virginio Gazzolo, Giancarlo Previati, Lino Spadaro. La regia è di Giuseppe Emiliani. Coproduzione Teatro Stabile del Veneto “C. Goldoni”-teatro Carcano -Teatri S.p.a. (8-13 marzo). Tato Russo è, oltre che protagonista e regista, autore di un interessante adattamento del celeberrimo romanzo di Piradello Il Fu Mattia Pascal, che trasferice il racconto -un viaggio nell’abisso della contraddizione tra essere e apparire - in una dimensione teatrale e lo riscrive nello stesso linguaggio drammaturgico che l’autore avrebbe potuto utilizzare. (T.t.r. Il Teatro di Tato Russo, 16-27 marzo). La seconda produzione della Compagnia del Teatro Carcano è La Bottega Del Caffe’, capolavoro di Goldoni caratterizzato dall’estrema concretezza in cui si fondono gli elementi dell’ambientazione, l’intreccio imperniato su pettegolezzi, manie, stravaganze, imbrogli e finzioni, e il disegno geniale del carattere di Don Marzio che, con il suo occhialetto – vero protagonista della commedia – spia indiscretamente tutto e tutti. Interpreti principali Marina Bonfigli, Antonio Salines, Virgilio Zernitz e Massimo Loreto; regia di Giuseppe Emiliani. (30 marzo-17 aprile). Con Medea Euripide pone all’interno della tragedia un elemento di assoluta modernità: è infatti la prima donna a mettere in discussione i rapporti tra uomo e donna, evidenziando una situazione di forza, contestando l’esistente, lasciando intravedere nuove possibilità. A vestire i panni di questa eroina, tra le più estreme ed affascinanti della tragedia classica e moderna, è Pamela Villoresi affiancata da David Sebasti. La regia è di Maurizio Panici (Argot Produzioni-associazione Teatrale Pistoiese, 4-15 maggio) Le iniziative culturali Concluso il ciclo su mito e tragedia greca, sviluppato per ben otto anni, prende l’avvio il Progetto Letteratura Italiana. Sarà ancora l’attore e studioso Massimo Loreto a guidare il pubblico nella scoperta della profondità e modernità del pensiero di tre dei nostri massimi autori: Francesco Petrarca, Giacomo Leopardi, Ugo Foscolo. Il primo blocco di tre incontri (25 ottobre, 8 e 22 novembre) ha per titolo Il racconto dell’anima: Petrarca e Leopardi e verterà sul tema amoroso (analisi del Canzoniere e di testi di Leopardi) e sul tema politico (le Canzoni all’Italia); il secondo blocco di due incontri (4 e 11 aprile) è intitolato Ugo Foscolo: una visione rasserenante della morte e verterà sul Carme Dei Sepolcri. Tutti gli incontri si svolgono di lunedì alle ore 15,30 e alle ore 20,30(Compagnia del Teatro Carcano). Dopo il successo delle ultime due stagioni, viene riproposto Teatroinmatematica, a cura di Maria Eugenia D’aquino, una originale iniziativa drammaturgica nata per diffondere la cultura scientifica con gli strumenti della cultura umanistica e l’uso del linguaggio teatrale. Quattro i titoli in cartellone: Parallelismi: geometrie euclidee e non (15 novembre), Il caso, probabilmente: la partita a dadi (29 novembre); I numeri primi e la crittografia (13 dicembre); L’irrazionale leggerezza dei numeri (17 gennaio). Tutti gli incontri si svolgono di lunedì alle ore 11, alle ore 15 e alle ore 20,30. (Pacta. Dei Teatri – Scienzainscena). Www.teatrocarcano.com/  - info@teatrocarcano.Com    
   
 

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