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Notiziario Marketpress di
Giovedì 24 Giugno 2010 |
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CAMPO IPPICO MILITARE "GENERALE ROSSI": LA REGIONE SARDEGNA CHIEDE DI AVERNE LA DISPONIBILITÀ
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Cagliari, 24 Giugno 2010 - Con una lettera inviata dal presidente Cappellacci al Ministro Tremonti, al direttore dell´Agenzia delle Entrate e a quello dell´Agenzia del Demanio, la Regione chiede di aver la disponibilità del Campo Rossi di Cagliari. Il complesso, che non rientra nell´elenco di beni che lo Stato intenderebbe dismettere, potrebbe ora essere al centro di uno scambio di immobili e entrare nella disponibilità della Regione: infatti, l´Agenzia delle Entrate e l´Agenzia del Demanio hanno richiesto all´Amministrazione regionale la rinuncia al trasferimento al proprio patrimonio di un immobile incluso nell’elenco del 2008, i "Magazzini Aeronautica Militare" ubicati in via Simeto a Cagliari, per collocarvi la sede degli Uffici Provinciali di Cagliari, attualmente situati in un immobile di proprietà privata, per la cui locazione l´Agenzia spende circa 3 milioni di euro l´anno. La Regione, condividendo l´obiettivo del risparmio pubblico, ha dichiarato la propria disponibilità a rinunciare all´immobile, ma, ai fini di equità negoziale, per portare a compimento il percorso, Cappellacci ha chiesto il trasferimento alla Regione Sardegna del Campo Ippico "Generale Rossi". "La Giunta regionale - ha sottolineato il presidente - intende restituire ai cittadini spazi che per troppo tempo sono rimasti preclusi o, per così dire, “a fruibilità limitata". E´ un discorso che vale per la città di Cagliari e per tutta la Sardegna. Per ragioni storiche, purtroppo, alcuni degli angoli più suggestivi della nostra isola sono stati interdetti ad un utilizzo "diffuso". Ora quelle motivazioni sono venute meno e abbiamo il dovere di restituire a ciascuna comunità locale il suo territorio. Siamo convinti che quando il cittadino e la comunità si riappropriano dei propri spazi sia un grande momento di democrazia. Ciò vale sia per i beni di interesse ambientale e paesaggistico, sia per quelli che possono avere una destinazione sociale, culturale, sportiva e ricreativa. La Regione chiede la disponibilità di questi beni per decidere insieme ai rappresentanti degli enti locali una destinazione e un utilizzo adeguati alle esigenze del territorio e della comunità”. |
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