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Notiziario Marketpress di Martedì 29 Giugno 2010
 
   
  PESCA: FEDERCOOPESCA, RACCOGLIE INVITO DI GALAN PER RIDISEGNARE MISURE SETTORE

 
   
   “Ora che il decreto sul fermo è stato firmato, possiamo metterci a lavoro per ridisegnare le misure per la pesca, raccogliendo l’invito del ministro Galan”. Così Massimo Coccia commenta il via libera del ministro al provvedimento sul fermo pesca 2010, adottato il 21 giugno scorso dall’Unità di crisi . Una misura, quella del fermo, che- secondo l´associazione - nelle prossime stagioni dovrebbe essere più flessibile, in linea con le caratteristiche delle diverse zone di pesca. La proposta della Federazione della Confcooperative prevede: introduzione di un sistema di gestione della pesca che faccia perno su un numero massimo di giornate di pesca nell’arco dell’anno, con ristoro economico per operatori e imprese. “Crediamo- prosegue Coccia-, come sottolineato dal ministro, che il fermo sia sola una delle misure da mettere in campo per affrontare le difficoltà del settore”. La Federcoopesca indica le priorità dell’agenda di lavoro dell’Unità di crisi: verifica dell’impatto dell’entrata in vigore del Regolamento comunitario 1967/2006; attuazione del sistema di fermo flessibile basato sul plafond di giornate di pesca; conferma della cassa integrazione; estensione alla pesca del regime speciale Iva agricolo;concessioni di deroghe per la pesca a strascico tra 0,7 e 1,5 miglia dalla costa per tutte quelle aree attualmente non comprese fra quelle in deroga; avvio di un piano di gestione per i rastrelli da natante; avvio del “Fondo per l’imprenditoria giovanile” nella pesca; costituzione di un gruppo di lavoro sulla legge delega, per identificare gli strumenti di regolazione utili per affrontare le nuove condizioni in cui il sistema pesca deve operare; costituzione di un gruppo di lavoro sulla Finanziaria 2011;dichiarazione dello stato di crisi per un utilizzo più agevole degli ammortizzatori sociali;iniziative utili a combattere il fenomeno del caro gasolio (accordo con Assopetroli per sconto sui prodotti petroliferi).“Tutto ciò - conclude Coccia- con la consapevolezza che lo stato di crisi della pesca potrebbe peggiorare quando in autunno saremo chiamati a fronteggiare le ulteriori conseguenze dei limiti posti dalle normative internazionali (pesca del latterino, sciabiche e reti a circuizione senza chiusura, divieto di pesca del pesce spada, per citare alcuni degli argomenti sul tavolo). Federcoopesca c´è e ci sarà e, come ha sempre fatto, darà il proprio sostegno e il proprio contributo di idee e di proposte”.  
   
 

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