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Notiziario Marketpress di
Venerdì 25 Giugno 2010 |
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“VIAGGI D’AFFARI E TECNOLOGIA”: IL COMPORTAMENTO D’ACQUISTO NELLE PMI
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La società di consulenza e organizzazione specializzata nel settore dei viaggi aziendali, t&e consultancy, ha condotto una ricerca sul comportamento d’acquisto nelle Piccole e Medie Imprese in relazione ai viaggi d’affari. Le trasferte d’affari rappresentano per molte Aziende un’importante voce di costo, ma costituiscono soprattutto un imprescindibile strumento per sostenere e sviluppare il proprio business. Da qui l’esigenza di rendere il viaggio di lavoro e tutti i processi aziendali ad esso riconducibili il più possibile efficienti dal punto di vista delle risorse impiegate, siano esse economiche, di tempo e umane. La raccolta delle informazioni, avvenuta in massima parte con interviste telefoniche, si è svolta nel periodo tra novembre 2009 e gennaio 2010, su un panel di riferimento (oltre 1000 contatti) costituito da aziende distribuite su tutto il territorio nazionale, con una spesa viaggi indicativa non superiore ai 500.000 Euro annui. Per completare lo studio sono stati poi intervistati 120 professionisti tra Agenti di Viaggio specializzati in Business Travel e Travel Management Company per ascoltare il parere dei fornitori in merito alle tematiche dello studio. La ricerca ha confermato un’apertura alla tecnologia da parte delle Pmi, che reputano la gestione dei Viaggi d’Affari di rilevante importanza. Le aziende si definiscono pronte per un utilizzo di tecnologia, che ad oggi identificano con il solo utilizzo di Internet. L’utilizzo di Internet, infatti, sia come fonte d’informazione sia come strumento di prenotazione dei Viaggi d’Affari, è tendenzialmente alta, nelle Pmi, e si affianca al tradizionale modello di servizio legato all’Agenzia di Viaggio. A differenza di quanto accade nelle grandi aziende, è spesso il viaggiatore stesso delegato ad occuparsi dell’organizzazione delle proprie trasferte lavorative, sarebbe quindi importante, nella gestione della quotidianità lavorativa, avere a disposizione strumenti più funzionali e di più facile ed immediato utilizzo. La fotografia di questo specifico segmento di mercato che emerge dallo studio offre alcuni spunti di rilievo, che inducono a pensare che la promozione di strumenti specifici, di facile implementazione ed adozione, potrebbe portare innovazione ed efficienza sia dal punto di vista delle Pmi che delle Agenzie specializzate in Business Travel, chiamate a supportarle. Lo Studio ha rilevato che il 68% delle aziende intervistate si serve di un’agenzia di viaggi per l’acquisto dei servizi di viaggio, utilizzando nel contempo canali alternativi (internet o contatti diretti). Il 76% delle Pmi ha affermato di non avere implementato alcuna Travel Policy e nel 56% dei casi i viaggi sono prenotati dalla segreteria oppure dallo stesso dipendente-viaggiatore. Rispetto all’eventuale utilizzo di uno strumento automatizzato di prenotazione il 48% si è dichiarato interessato e ben il 60% ha affermato di sentirsi pronto. Per la maggioranza delle Agenzie e Travel Management Company intervistate il segmento Pmi rappresenta meno del 50% del proprio volume di Business Travel, e i servizi richiesti sono: voli (100%), hotel (36,1%), autonoleggi (63,9%), biglietti ferroviari (100%) o altro (25,0%). Quindi, diversamente dal percepito delle Pmi stesse, per le quali le spese per i viaggi d’affari corrispondono quasi esclusivamente alla biglietteria aerea, modalità di servizio e soluzioni tecnologiche che permettano di uniformare il processo d’acquisto di tutti i prodotti di business travel potrebbero ampiamente favorire l’ottimizzazione dei processi sia dal punto di vista delle Aziende sia da quello delle Agenzie di viaggi. Dario Bongiovanni, socio fondatore di t&e consultancy e autore dello studio commenta “Nel panorama dei Viaggi d’Affari, le Pmi da noi intervistate si sono rivelate tendenzialmente mature dal punto di vista dell’approccio ai Viaggi d’Affari e quindi pronte per un utilizzo di prodotti tecnologici, strumenti evoluti che sono attualmente di solo appannaggio di Aziende di grandi dimensioni”. “Quanto emerso è di estremo interesse per Amadeus”, afferma Fabio Lazzerini, amministratore delegato di Amadeus Italia, che ha commissionato la ricerca, “perché ha confermato che nell’ambito delle Pmi esistono delle caratteristiche e delle dinamiche peculiari, che sembrano, ad oggi, essere gestite con scarsa efficacia. Questo rappresenta per Amadeus una sfida e un’opportunità da cogliere in partnership, come di consueto, con i propri Clienti della Travel Industry, le Agenzie di Viaggi rivolte al segmento Corporate e le principali Travel Management Company, mettendo la propria esperienza nel turismo e le proprie competenze tecnologiche al servizio di questo importante segmento di mercato” |
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