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Notiziario Marketpress di
Venerdì 25 Giugno 2010 |
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DOLOMITI PATRIMONIO DELL´UMANITA´: UN ANNO DAL RICONOSCIMENTO
SI CELEBRA IL 26 GIUGNO, IL PRIMO ANNIVERSARIO DELL´ISCRIZIONE NELLA LISTA DELL´UNESCO
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Era il 26 giugno del 2009 quando, a Siviglia, il Comitato del Patrimonio Mondiale iscriveva le Dolomiti nella lista dei siti Unesco. A ricevere il riconoscimento, le cinque Province attraversate da questo arcipelago fossile: Belluno, Bolzano, Pordenone, Trento e Udine. “I nove sistemi montuosi che compongono le Dolomiti Patrimonio dell’Umanità comprendono una serie di paesaggi montani unici al mondo e di eccezionale bellezza naturale, le loro cime, spettacolarmente verticali e pallide, presentano una varietà di forme scultoree straordinaria a livello mondiale. Queste montagne possiedono inoltre un complesso di valori di importanza internazionale per le Scienze della Terra. La quantità e la concentrazione di formazioni carbonatiche estremamente varie è straordinaria nel mondo, e contemporaneamente la geologia, esposta in modo superbo, fornisce uno spaccato della vita marina nel periodo Triassico, all’indomani della più grande estinzione mai ricordata nella storia della vita sulla Terra. I paesaggi sublimi, monumentali e carichi di colorazioni delle Dolomiti hanno da sempre attirato una moltitudine di viaggiatori e sono stati fonte di innumerevoli interpretazioni scientifiche ed artistiche dei loro valori». Questa la dichiarazione di eccezionale valore universale delle Dolomiti, con la quale le montagne entravano a far parte dei siti naturali (uniche in Italia, accanto alle Isole Eolie) tutelati dall’Unesco in virtù di due criteri (Vii° e Viii°) di eccezionalità: il primo per la bellezza naturale e l’importanza estetica, il secondo in quanto esempio che rappresenta le più importanti fasi della storia della Terra, grazie alle significative conformazioni geomorfiche e fisiografiche. Per l’intero territorio, questo riconoscimento ha avuto un valore importantissimo, confermato dal fatto che, alle cinque Province coinvolte, si sono poi aggiunte le Regioni del Veneto e del Friuli Venezia Giulia, che hanno voluto dare il loro appoggio per lavorare alla tutela di queste bellezze naturali. L’altra data fondamentale è la nascita della Fondazione Dolomiti - Dolomiten - Dolomites - Dolomitis Unesco: lo scorso 13 maggio le cinque Province e le due Regioni hanno siglato, presso la sede della Provincia di Belluno, la nascita dell’ente che si occuperà di gestire il “tesoro” Dolomiti, la cui sede legale resterà - in via permanente - presso Palazzo Piloni, mentre la presidenza sarà a rotazione fra le cinque sedi operative (una per Provincia) della Fondazione stessa. "Dopo solo un anno dalla proclamazione delle Dolomiti a Patrimonio dell´Umanità - ha detto l´assessore Mauro Gilmozzi - dal 13 maggio scorso la Fondazione è stata costituita e le prime riunioni per entrare più nel dettaglio operativo si sono già svolte. Questo è particolarmente importante perchè, in attesa che l´Unesco nei prossimi mesi possa confermare la Fondazione come soggetto unico al quale far riferimento, molti sono le reti funzionali da attivare. Dall´ultima riunione del Consiglio d´amministrazione il rappresentante di ciascun territorio dolomitico è uscito con l´impegno preciso di avviare una o più reti funzionali. Al Trentino - ha continuato l´assessore Gilmozzi - , e ne sono particolarmente orgoglioso, spetta la rete della formazione e ricerca e quella del patrimonio geologico. Questo ci permetterà di attivare una serie di azioni e di progetti fondamentali per lo sviluppo della cultura del paesaggio, della sua tutela e sviluppo e delle politiche per la montagna. Il paesaggio dolomitico e la consapevolezza che questo bene è il patrimonio del territorio e delle genti che lo vivono e la relazione fra territorio e sviluppo è di fondamentale importanza. Il paesaggio e i luoghi di montagna sono risorse irrinunciabili per le genti che vivono nelle regioni alpine e vanno viste in una dimensione dinamica, non statica. Il paesaggio è uno spazio e un luogo di vita e di cultura, non è una cartolina che accompagna l’attività umana. Senza questa dimensione, senza la consapevolezza di un paesaggio che interagisca con l’uomo e con lo sviluppo del territorio, non può esserci identità. Tanto più in un territorio interessato da un riconoscimento che lo eleva a patrimonio dell’umanità. Nell´attribuire al Trentino l´ambito geologico si è tenuto conto della forte organizzazione interna della Provincia autonoma e della realtà trentina caratterizzata da ricerche scientifiche attivate da diverse Facoltà di molte Università italiane e straniere in collaborazione con i presidi locali. Lo schema organizzativo delle reti funzionali - ha concluso Mauro Gilmozzi - è basato su strutture già esistenti nelle cinque Province e, ogni territorio, si occupa del coordinamento con le altre reti." «Quella del riconoscimento Unesco è una partita fondamentale per il nostro territorio - ha commentato l’assessore al Turismo della Provincia di Belluno, che è anche il primo presidente della Fondazione - . Quanto ottenuto ci riempie di orgoglio, ma ci impegna anche a mantenere ancor più alta l’attenzione verso il nostro ambiente, che abbiamo l’obbligo di tutelare e valorizzare. Il primo appuntamento che ci attende e a cui dobbiamo farci trovare preparati, è la verifica del Comitato del Patrimonio Mondiale, in programma per il 2011, per vedere riconfermate le Dolomiti nella lista dei patrimoni mondiali dell’umanità». |
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