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Notiziario Marketpress di Lunedì 05 Luglio 2010
 
   
  SICILIA, FONDI COMUNITARI: LA POLEMICA NASCONDE IMBARAZZI POLITICI

 
   
  Catania, 5 luglio 2010 - "La polemica sollevata sui ritardi delle regioni meridionali sulla spesa dei fondi comunitari eŽ una tempesta in un bicchiere dŽacqua, che mira solo a nascondere imbarazzi politici assai piuŽ complessi". Raffaele Lombardo, presidente della Regione Siciliana, al termine di un vertice operativo con i dirigenti regionali responsabili della spesa comunitaria, iil 3 luglio replica al ministro Giulio Tremonti. "Ci sono, eŽ vero, dei ritardi nella spesa. Ma riguardano tutti gli Stati e tutte le regioni dŽEuropa. EŽ accaduto infatti che la Commissione europea abbia fatto slittare al 30 giugno 2009 i termini per la rendicontazione finale del Por 2000/2006. E tutte le amministrazioni, naturalmente, hanno concentrato i loro sforzi in direzione della complessa e laboriosa rendicontazione finale di un programma". "Per questo motivo, in tutta Europa, le attivitaŽ preliminari del programma 2007/2013 sono state messe in coda allŽimpegno straordinario per la chiusura di agenda 2000. Dappertutto la programmazione delle iniziative e la predisposizione dei bandi ha sforato i tempi previsti". "E i rappresentanti del governo italiano hanno partecipato sicuramente alla seduta dei Presidenti dei Consigli dei Ministri europei che il 16 giugno - appena quindici giorni fa - ha modificato il regolamento del Por, annullando il disimpegno automatico delle somme non impegnate nel 2009 e nel 2010, e ha deciso di distribuire sugli anni successivi lŽonere della spesa". "Il ministro Tremonti sa, tra lŽaltro, che i fondi comunitari gestiti direttamente dal governo - i pon, i cosiddetti piani operativi nazionali - sono in ritardo ancora piuŽ marcato rispetto ai piani regionali. Non eŽ un caso che dal montante complessivo della spesa comunitaria nazionale, che eŽ di 56 miliardi di euro, nelle sue dichiarazioni, Tremonti parli di ritardi su 44 miliardi: dei dodici in mano al governo si sa poco e niente". "E che dire di Anas e Rfi, due aziende di Stato, che sono allŽorigine dei ritardi piuŽ gravi ed evidenti: le infrastrutture della rete dei trasporti assorbiranno infatti una percentuale assai rilevante della spesa comunitaria, soprattutto al sud. Ma il ritardo delle due aziende, nella progettazione delle opere e nella realizzazione dei dossier, eŽ grande. E condiziona - in negativo - lŽattivitaŽ delle regioni, soprattutto al Sud". "In Sicilia Anas puoŽ contare su 2 miliardi di euro di risorse regionali Fas. Rfi, solo sul 2007/2013, ha a disposizione 400 milioni di euro di risorse. Eppure di lavori in corso se ne vedono pochi: la velocizzazione della tratta Palermo-agrigento, finanziata con 139.44 milioni di euro del Por 2000/2006 e 8 milioni dei fondi Fas regionali, avrebbe dovuto essere completata entro il dicembre 2008. Ad oggi la previsione eŽ slittata al 31 marzo 2013. Sulla direttrice Messina-palermo, il raddoppio Fiumetorto-castelbuono eŽ stato coperto finanziariamente dalla Regione fin dal 2001. La prima tratta, fino a CefaluŽ, eŽ stata aggiudicata nel 2006. LŽavvio dei lavori eŽ stato nel quarto trimestre 2008". "Dove possiamo fare da soli, facciamo sicuramente meglio - conclude Lombardo -. Non eŽ un caso se la percentuale di impegno delle somme, in agricoltura, abbia raggiunto la soglia del 45 per cento. Ad oggi sono stati emessi 24 bandi su 30. Molte misure sono giaŽ in graduatoria e oltre un miliardo di euro della dotazione complessiva eŽ stato impegnato".  
   
 

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