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Notiziario Marketpress di Martedì 20 Luglio 2010
 
   
  PSICOLOGIA CLINICA, DEFINITI I LIVELLI ESSENZIALI DI ASSISTENZA L´ASSESSORE ROSSI: "L´OBIETTIVO È QUELLO DI GARANTIRE EQUITÀ ED OMOGENEITÀ DI RISPOSTA SUL TERRITORIO"

 
   
  Trento, 20 luglio 2010 - La Giunta provinciale ha approvato il 16 luglio, su proposta dell´assessore alla salute e politiche sociali Ugo Rossi, una delibera con la quale vengono definiti i Livelli Essenziali di Assistenza (Lea) della Psicologia clinica per funzione attribuita e tipologia di prestazione erogata. Il provvedimento rappresenta un altro passo in avanti della sanità trentina sulla strada del miglioramento continuo dei servizi e della qualità dell’assistenza psicologica resa ai cittadini. "L’obiettivo prioritario del provvedimento, unico nel suo genere sul territorio nazionale - spiega l´assessore Rossi - è quello di sostenere la capacità delle Unità Operative di Psicologia nel garantire equità e omogeneità di risposta, a livello territoriale ed ospedaliero, e di verificarne gli esiti". Il Servizio sanitario nazionale si impegna ad assicurare a tutta la popolazione i livelli essenziali di assistenza sanitaria, che rappresentano lo strumento atto a garantire omogeneità di diritti alla salute per tutti i cittadini italiani a prescindere dal tipo di organizzazione sanitaria regionale. La Giunta provinciale ha determinato i livelli essenziali di assistenza sanitaria assicurati dal Servizio sanitario provinciale e assicurato altresì consistenti livelli di assistenza “ulteriori” erogati quali "prestazioni aggiuntive" a favore degli iscritti al Servizio sanitario provinciale e residenti in provincia di Trento. Poiché i livelli essenziali di assistenza sono definiti come “macro-aree di offerta sanitaria”, la determinazione puntuale della tipologia e della quantità di attività/prestazione da assicurare all’utente come garanzia di presa in carico appropriata richiede di identificare la gamma delle attività che devono essere organizzate per rispondere alle richieste attribuite (funzioni, percorsi assistenziali, processi di lavoro) e di individuare, nell’ambito di ogni funzione o processo, la singola tipologia di prestazione e il relativo standard di quantità/intensità (di cura). In questa direzione, la Giunta provinciale ha richiesto all’Azienda provinciale per i servizi sanitari di analizzare l’area della psicologia clinica e di definire puntualmente le prestazioni da assicurare alla popolazione a garanzia della presa in carico appropriata degli utenti dei servizi di Psicologia clinica nell’ambito del Servizio sanitario provinciale. Privilegiando l’esigenza di “costruire e monitorare percorsi di risposta complessiva ai bisogni psicologici della persona”, si è giunti a fissare - in maniera omogenea sul territorio ed uniforme sul piano organizzativo e professionale - i livelli delle prestazioni psicologiche che devono essere garantite a tutti i cittadini trentini. "Provvedimenti innovativi come questo - afferma l´assessore Rossi - sostengono l’auspicio che il concetto di trattamento equo non consista solo nel dare a tutti quel che è disponibile in relazione alle risorse ma anche, e soprattutto, nell’assicurare per tutti ciò che è differentemente e specificamente necessario".  
   
 

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