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Notiziario Marketpress di
Lunedì 19 Luglio 2010 |
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PRONTO IN SOLI 8 MESI INCENERITORE PER RIFIUTI OSPEDALIERI CON PIU´ UTILIZZO TECNOLOGIE INFORMATICHE
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Cernusco sul Naviglio/mi, 19 luglio 2010 - A soli 8 mesi di distanza dall´accordo di cooperazione firmato dall´assessore regionale alla Sanità, Luciano Bresciani, è operativo l´inceneritore per rifiuti ospedalieri a Tanguieta, nel Benin (Africa). E´ diventato quindi realtà il progetto di gemellaggio del personale sanitario dell´Azienda Ospedaliera di Melegnano con gli ospedali di Tanguieta per la formazione e il perfezionamento del personale medico, infermieristico e tecnico sanitario locale. Finora sono stati spesi 80.000 dei 120.000 euro assegnati da Regione Lombardia a questo progetto. I positivi risultati ottenuti dalla collaborazione tra l´A.o. Di Melegnano con l´Ordine Ospedaliero S. Giovanni di Dio-fatebenfratelli, sono stati illustrati il 16 luglio , presso il presidio ospedaliero Uboldo di Cernusco sul Naviglio, dall´assessore Bresciani. Presenti anche Claudio Garbelli, Direttore Generale dell´Azienda Ospedaliera di Melegnano, Giambattista Priuli, conosciuto come Frà Fiorenzo, Direttore Sanitario dell´ospedale di Tanguieta in Benin (Ordine ospedaliero S.giovanni di Dio-fatebenfratelli), Elvio Basile, responsabile ufficio missioni del´ordine ospedaliero S. Giovanni di Dio). L´assessore Bresciani, ricorrendo ad una metafora, ha sottolineato che la "filosofia" di Regione Lombardia nel sostenere la cooperazione internazionale in campo sanitario è quella di realizzare interventi che non hanno la pretesa di "insegnare a pescare, ma di aiutare il personale locale a farlo, evitando di portare il pesce già pescato". In altre parole, l´obiettivo è formare personale locale in grado di essere autosufficiente. Un traguardo raggiunto - come hanno testimoniato i medici specialisti che si sono recati in Benin - e perfezionabile con un massiccio ricorso alle tecnologie informatiche. "Noi vogliamo imparare da voi l´umiltà - ha detto l´assessore regionale alla Sanità - e anche in un contesto in cui le risorse sono tagliate, manteniamo il nostro impegno nel sostenere iniziative come questa". Strategico, secondo l´assessore regionale, il contributo che possono offrire le tecnologie informatiche in Paesi, come il Benin, in cui i collegamenti stradali sono molto precari. "L´esperienza che da tempo stiamo seguendo in Nicaragua - ha detto Bresciani - potrebbe essere implementata anche in Africa: all´ospedale Mascotte di Managua, infatti, con l´utilizzo della telemedicina, un solo specialista è in grado di esaminare immagini e dati provenienti da diverse aree, anche lontane dalla sede ospedaliera, e nei casi più critici ha l´opportunità di effettuare un consulto con altri colleghi operativi in Lombardia. Anche in Centro America, prima si è svolta un´intensa attività di formazione, ed ora il personale medico è in grado di procedere in piena autonomia". La situazione a Tanguieta è ancora molto delicata, nonostante l´ospedale sia una realtà diventata punto di riferimento per l´Africa sub sahariana. In questi anni sono stati realizzati 24 presidi, sorti a raggiera nelle aree limitrofe, che garantiscono cure ad una popolazione falcidiata dalla malaria e presta assistenza ai bambini che, sempre più numerosi, presentano patologie causate dalla malnutrizione. L´ospedale dispone di 240 letti e cura circa 400 malati al giorno, gestendo anche le oltre 600 persone che accompagnano i pazienti con spazi di accoglienza per gli adulti e offrendo la possibilità di frequentare una scuola ai bambini in attesa delle dimissioni dei genitori. Nel 2009 sono stati registrati 6.000 ricoveri in pediatria, con 600 bambini persi nelle prime 48 ore per casi di anemia non corretta all´arrivo in ospedale. Gli adulti ricoverati lo scorso anno sono stati 15.000, con 3.800 operazioni effettuate con successo. Frà Fiorenzo ha voluto rivolgere un particolare ringraziamento, per il grande aiuto offerto all´ospedale di Tanguieta, l´assessore Bresciani e il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, che, anni fa ha visitato la struttura rimanendo commosso nel vedere come vengono amorevolmente curati i pazienti nella struttura. |
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