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Notiziario Marketpress di Martedì 20 Luglio 2010
 
   
  TOSCANA: UN PATTO TRA ISTITUZIONI, BANCHE DATI UNICHE E PREMI PER I COMUNI, NENCINI: «PREMERE SULL´ACCELERATORE CONTRO L´EVASIONE FISCALE» L´ASSESSORE SPIEGA GLI STRUMENTI DISPONIBILI E I POSSIBILI SVILUPPI

 
   
  Firenze, 20 luglio 2010 - Le tasse vanno pagate (tutte e tutti). Quasi una necessità in tempi di tagli. Sicuramente un´esigenza più forte alla vigilia del federalismo fiscale, oltre che una questione di equità. La Regione preme l´acceleratore, affina le strategie e si prepara a mettere in campo nuovi strumenti per lanciare una nuova sfida sul fronte della lotta all´evasione fiscale e contributiva, chiedendo la collaborazione di tutte le istituzioni. «In questi anni la Toscana non è stata ferma: molto è stato fatto – racconta l´on. Riccardo Nencini, assessore alle finanze e al bilancio della Regione Toscana -. L´obiettivo è mettere a punto ora un sistema più efficiente: fare squadra tutti assieme, perché un euro recuperato porterà vantaggi a tutti. E per questo serve un patto». Un patto territoriale anti evasio ne, un´intesa in cui coinvolgere un po´ tutte le istituzioni: dall´Anci Toscana, l´associazione dei Comuni, all´Upi Toscana, l´unione della Province, dalla direzione regionale dell´Agenzia delle Entrate ad Equitalia Cerit e Gerit, agenti delle riscossioni, dalla direzione regionale dell´Inps, l´ente di previdenza, al comando regionale della Guardia di Finanza alla direzione regionale dell´Aci. Un patto da testare su alcune aree pilota: a Firenze, Pisa e Livorno ad esempio oppure a Prato, che a detta della Guardia di Finanza e per la presenza anche di imprese cinesi è un´area dove alta è l´illegalità economica. «C´è una riforma costituzionale ancora inattuata che affida alla Regione un ruolo di coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario – sottolinea l´assessore Nencini -. Un vero federalismo fiscale, operativo, si costruisce dal basso, dai territori. E su questo campo vogliamo giocare la nostra partita». «Quanto alle tasse, che le paghino tutte è un dovere scritto nella Costituzione - aggiunge l´assessore - Se tutti lo facessero le aliquote potrebbero anche scendere o potrebbero crescere le risorse e i servizi per i cittadini, a cominciare da quelli che meno possono e sono più deboli». Un patto, un software e un premio sull´Iva - Il patto anti evasione sarà il primo pilastro di un sistema e di una strategia complessiva. Il secondo sarà una banca dati on line, gestita attraverso un sistema informativo avanzato – Elisa - che la Regione sta mettendo a punto assieme ad alcuni Comuni e che permetterà, una volta adottato da tutte le amministrazioni comunali, di gestire in maniera integrata i tributi locali (e in particolare la nuova imposta unica immobiliare) ma anche di partecipare in modo più facile e con migliori risultati all´attività di accertamento sui tributi statali e regionali e dunq ue alla lotta contro l´evasione e l´elusione fiscale. Il sistema integra infatti le banche dati comunali, regionali e statali consentendo così di effettuare gli incroci che sono indispensabili per scovare gli evasori. «Ma il patto anti evasione potrebbe spingersi anche oltre – prosegue Nencini – e all´attività di back office potrebbe affiancarsi la nascita di una vera task force in grado di intervenire con ispezioni sul posto laddove si rilevino situazioni anomale, nel rispetto delle competenze di ciascun ente ed istituzioni naturalmente. Dovrebbe essere un organismo alla “Eta-beta”: un corpo agile e snello in grado di intervenire con prontezza e celerità e una grande testa densa di intelligenza e funzioni». Il terzo possibile sviluppo potrebbe essere un contributo toscano ai decreti attuativi sul federalismo fiscale che dovranno essere scritti dal governo: prevedendo magari un premio per Regione e enti locali sull´Iva recuperata. L´intesa con i Comuni, con la Guardia di Finanza e con l´Inps - La Regione sta per siglare un protocollo d´intesa con la Guardia di Finanza. Con l´Agenzia delle Entrate un´intesa l´ha già firmata. Con l´Anci Toscana, l´associazione dei Comuni, è stato invece sottoscritto il 24 maggio un protocollo che regola l´attività di accertamenti dei tributi regionali: l´hanno già firmato una dozzina di Comuni – Arezzo, Buggiano, Capolona, Castelnuovo Val di Cecina, Dicomano, Incisa Val d´Arno, Larciano, Montale, Pistoia, Roccalbegna, Scandicci e Sesto Fiorentino - e per chi aiuterà a scoprire un evasore l´accordo prevede che metà delle tasse recuperate resti al Comune: in qualche caso addirittura il 60 per cento. Per i tributi nazionali la compartecipazione è solo il 33 per cento. «Un ulteriore passo – annuncia l´assessore Nencini – sarà estendere anche all´In ps il sistema di accordi già in vigore, per favorire la collaborazione con i Comuni per il contrasto all´evasione contributiva».  
   
 

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