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Notiziario Marketpress di
Martedì 07 Settembre 2010 |
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JUTTA HAUG: IL PARLAMENTO ANTICIPA I NEGOZIATI SUL BILANCIO UE POST 2014
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Bruxelles, 7 settembre 2010 - Quali sono le priorità di lungo termine dell´Ue, e come rifletterle nel bilancio comunitario? Come assicurare il giusto equilibrio fra solidarietà e competitività, e in quali settori l´intervento dell´Ue può fare la differenza? Queste le domande a cui dovranno rispondere i 50 membri della nuova commissione speciale sulle prospettive finanziarie. Abbiamo intervistato la presidente Jutta Haug, socialdemocratica tedesca, e veterana della commissione Bilancio del Parlamento. Onorevole Haug, la commissione speciale è stata creata a luglio, ma i negoziati sul quadro finanziario post 2014 inizieranno solamente l´anno prossimo. Quali sono i vostri obiettivi? La nostra missione è definire le priorità politiche del Parlamento, e quanti soldi ci vogliono per realizzarle. Dobbiamo ricordarci che il bilancio dell´Ue è relativamente modesto: per tutti i 27 Stati, non corrisponde nemmeno alla metà della spesa pubblica annuale della Germania. Per cui bisogna concentrarsi sugli investimenti dove l´intervento dell´Ue può avere un valore aggiunto. Abbiamo creato la commissione speciale perché bisogna lavorare in modo trasversale su tutte le questioni toccate dal budget: l´agricoltura, i fondi strutturali, la ricerca...Non possono essere trattate solo dalla commissione per i Bilanci. Anche in passato abbiamo istituito commissioni speciali per le prospettive finanziarie. Ma questa volta la differenza è che il Parlamento inizia a lavorare prima della proposta della Commissione. Abbiamo deciso di portarci avanti, e redigere una serie di linee guida prima che i negoziati veri e propri comincino l´anno prossimo. Il budget attuale riflette le priorità politiche dell´Ue, o sarà necessario riformarlo? Le riflette solo parzialmente. Se le istituzioni europee appoggeranno la strategia Eu2020 come visione per i prossimi 10 anni, dovremmo adattare il bilancio alle nuove priorità: la lotta ai cambiamenti climatici, la competitività...Per me la priorità è stimolare il mercato del lavoro creando nuovi e migliori impieghi, incoraggiando l´occupazione femminile, la formazione permanente e la mobilità. Per quanto riguarda l´agricoltura, mi sembra evidente che la spesa dev´essere riformata per incontrare il favore dei cittadini. L´idea che il sostegno dell´Ue è giusto. Abbiamo davvero bisogno del sostegno della popolazione, altrimenti, con il bilancio ridotto che abbiamo, non andiamo da nessuna parte. Per quanto riguarda il finanziamento del bilancio comunitario, il Parlamento da tempo chiede l´aumento delle risorse proprie. Che cosa significa, e cosa c´è che non va nel sistema attuale? Oggi gli Stati Ue contribuiscono al bilancio comunitario sulla base del loro reddito nazionale lordo, in una proporzione di circa l´1%, ma ogni volta hanno l´impressione di pagare troppo. Una tassa, o una parte di tassa, direttamente allocata all´Ue, probabilmente risolverebbe il problema. Al Parlamento se ne parla almeno da 10 anni: ora è venuto il momento di fare qualcosa! Aspettiamo il documento della Commissione di fine settembre (ndr: una revisione delle prospettive finanziarie 2007-2013) per vedere che intenzioni ha l´esecutivo. La commissione speciale per le prospettive finanziarie si riunirà a Strasburgo giovedì 9 settembre per definire l´agenda e il calendario. L´intenzione dei deputati è di approvare un rapporto finale entro la plenaria di giugno, prima della pubblicazione della proposta della Commissione, che è attesa per luglio 2011. Il bilancio dell´Ue: 141,5 miliardi di € per il 2010; 975,7 miliardi per il periodo 2007-2013; Corrisponde a poco più dell´1% del Pil europeo… o circa 235 € l´anno per cittadino; La fetta più grande va alle risorse naturali (inclusa l´agricoltura)= 42,5%; La politica regionale (inclusi i fondi strutturali) assorbe il 35,6%. |
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