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Notiziario Marketpress di
Lunedì 06 Settembre 2010 |
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TRENTO: TORRE VANGA, RESTERÀ APERTA FINO AL 10 OTTOBRE INAUGURATA LA MOSTRA FOTOGRAFICA SULL´AUTONOMIA
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Trento, 6 settembre 2010 - Inaugurata il 5 luglio negli spazi espositivi di Torre Vanga la mostra fotografica Autonomamente, che è parte delle iniziative messe a punto quest´anno per la seconda edizione della Giornata dell´Autonomia. Presenti alla cerimonia il vicepresidente della Provincia autonoma di Trento Alberto Pacher, il funzionario della Soprintendenza per i beni storico-artistici Guido Gerosa, che ha portato i saluti della Soprintendente Laura Dal Prà, e il fotografo Piero Cavagna, coordinatore dell´iniziativa. In mostra gli scatti di sei fotografi trentini, che si sono cimentati con altrettanti temi legati all´Autonomia: Gianni Zotta con i suoi Ponti, Matteo Rensi che si è misurato con il tema delle Comunità, Anna da Sacco che ha scelto di fotografare con una piccola comunità, solitamente "invisibile" agli occhi dell´opinione pubblica, quella di chi vive negli spazi dell´ex-Italcementi, Stefano Rubini con il tema del Confine/frontiera, che richiama i lavori degli antropologi Wolf e Cole nell´alta valle di Non, Giulio Malfer con il tema della Geografia, Piero Cavagna con quello fortemente simbolico dei Muri. In una sezione della mostra sono esposte anche fotografie storiche, appartenenti all´archivio della Soprintendenza, quelle di Giovanni Unterveger, di Giuseppe Garbari e dei fratelli Pedrotti. "Questa giornata è stata pensata non soltanto per celebrare la nostra Autonomia speciale - ha ricordato il vicepresidente Pacher - ma per accelerare il passaggio, fortemente auspicato, da provincia autonoma a comunità autonoma, una comunità consapevole dei valori racchiusi nel suo passato e delle potenzialità del suo presente, una comunità coesa, unita, attenta anche alle contraddizioni presenti al suo interno." La mostra di Torre Vanga resterà aperta fino al 10 ottobre, e sarà visitabile tutti i giorni tranne il lunedì. Un blog intitolato anch´esso "Autonomamente" raccoglierà nei prossimi giorni suggerimenti e impressioni dei visitatori. Il progetto però non si ferma qui: nei prossimi tre anni saranno ospitati altri scatti di altri fotografi trentini, che torneranno a documentare "la realtà attuale dell´Autonomia, in tutti i suoi aspetti", come sottolineato da Cavagna, al fine di creare un possibile ponte che consenta la trasmissione di valori e di riferimenti culturali, soprattutto alle nuove generazioni. Le foto confluiranno poi nell´archivio fotografico della Soprintendenza per i beni storico-artistici. Scheda: Sette fotografi si confrontano con il tema dell´Autonomia nella mostra fotografica Autonomamente Sette declinazioni dell´Autonomia. Sette declinazioni improprie, dato che si parla di Autonomia per metafora. Sette variazioni fotografiche sui temi di Comunità e Confini che di ogni Autonomia sono linfa vitale. I primi sette lavori di questo progetto, che si pone l´obiettivo di dare corpo ed immagini ad un’idea di Autonomia e che è coordinato da Piero Cavagna, non vogliono però essere solo una riflessione fotografica ma provare anche a diventare stimolo di un dibattito, muovere idee, aiutare a capire. Toccano infatti temi ed argomenti che le celebrazioni ufficiali normalmente non affrontano o lo fanno solo di striscio. Ci sono i Ponti di Gianni Zotta, simboli delle infinite possibilità di superamento dei confini e di comunicazione tra Comunità. Luoghi sospesi, metafora d’aria che chiedono solo la fatica di essere voluti, costruiti ed attraversati. Ci sono le Comunità nella Comunità di Matteo Rensi, quelle tenute insieme da un’identica passione, dalla fede, dalla speranza, dalla solidarietà, dall’impegno che sono tanti piccoli valori che definiscono il valore aggiunto di ogni collettività C’è la Comunità dell’Italcementi fotografata da Anna da Sacco, singolo paradosso di non-Comunità solitaria che abita un non-luogo, vicino e lontano, visibile ed invisibile. C’è il Confine/frontiera tra i paesi di Tret e St.felix nell’alta valle di Non, le orme degli antropologi americani Wolf e Cole su cui Stefano Rubini si incammina per ridefinire il senso di due popolazioni C’è la Geografia di Giulio Malfer, quella che ha per coordinate gli alpinisti trentini, una comunità che ha saputo ridefinire il senso della parola confini. I sono i Muri di Piero Cavagna, antichi dei conventi dei frati francescani e cappuccini di Trento, alti e resistenti a cinta di una comunità completamente autonoma. Sassi e malta ben visibili che non impedivano e non impediscono contatti e comunicazione. Diversi dai muri che oggi costruiamo ogni giorno intorno ad ognuno di noi, invisibili e senza alcuna porta. Ci sono poi le Montagne di Unterveger, di Giuseppe Garbari e dei Fratelli Pedrotti, il limite fisico di un Trentino che, per loro, non è mai diventato confine culturale ed umano. Alla base di tutto il progetto un’idea di Autonomia oggi più che mai Frontiera. Nel senso anglosassone del termine: non limite entro cui rinchiudersi ma punto di partenza per riscoprire possibilità e potenzialità, luogo da cui far ripartire speranze e futuro. Autonomamente: Mostra fotografica di Piero Cavagna, Anna Da Sacco, Giuseppe Garbari, Giulio Malfer , F .Lli Pedrotti, Matteo Rensi, Stefano Rubini, Giovanni Battista Unterveger , Gianni Zott. Torre Vanga, Piazza della Portela, 1 6 settembre-10 ottobre 2010 Orario di apertura: 10.00-13.00 / 14.00-18.00, lunedì chiuso |
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