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Notiziario Marketpress di
Giovedė 09 Settembre 2010 |
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A ROMA RIUNIONE DELLA SEDE STABILE DI CONCERTAZIONE, GIANNINI: "REGIONI PROTAGONISTE DELLO SVILUPPO ECONOMICO"
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Roma, 9 settembre 2010 - ´Le Regioni intendono svolgere un ruolo da protagonista per favorire lo sviluppo economico. Al Governo chiedono un confronto serrato e costruttivo sulle politiche industriali e sulle risorse disponibili, che puo` essere favorito anche dalla nomina del nuovo ministro´. E` quanto hanno ribadito ieri le Regioni al sottosegretario Stefano Saglia, nel corso della riunione ´ al Ministero dello sviluppo economico ´ della Sede stabile di concertazione, organismo previsto dalla legge finanziaria 2007, non piu` convocato dal mese di dicembre 2008. Le Regioni erano guidate dall´assessore Sara Giannini, in quanto le Marche coordinano la Commissione attivita` produttive della Conferenza delle Regioni e Province autonome. Le Regioni avevano chiesto un incontro al Ministero per approfondire le questioni relative ai distretti produttivi, alle politiche industriali innovative, alle modalita` di accesso al credito di garanzia, e sulle crisi industriali nazionali. ´Su questi temi ´ ha sottolineato la Giannini ´ abbiamo deciso di costituire gruppi di lavoro congiunti tra Regioni e Ministero per favorire un confronto proficuo e costruttivo. Riteniamo questo primo appuntamento un passo avanti, verso la definizione di un calendario bimestrale di incontri, affinche` le Regioni possano svolgere un ruolo strategico e importante a sostegno dell´innovazione, della ricerca e della competitivita` del sistema produttivo nazionale´. Con l´incontro odierno, continua l´assessore, ´le Regioni riprendono in mano le linee strategiche della nuova politica industriale (Industria 2015), ribadendo la loro essenziale centralita` per favorire lo sviluppo e la competitivita` del sistema produttivo italiano. Le Regioni restano comunque preoccupate e insoddisfatte degli esiti della manovra finanziaria nazionale che sottrae risorse importanti soprattutto sul versante degli investimenti del comparto produttivo, addossando i maggiori sacrifici proprio agli enti che debbono interpretare le esigenze del territorio´. |
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