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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 15 Settembre 2010 |
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NONA EDIZIONE DI “I MILLE OCCHI”, FESTIVAL DEL CINEMA E DELLE ARTI, IN PROGRAMMA A TRIESTE DAL 18 AL 25 SETTEMBRE
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Trieste, 15 settembre 2010 - La nona edizione del festival internazionale del cinema e delle arti "I mille occhi" è stata presentata il 13 settembre nell´Auditorium dell´ex Pescheria-salone degli Incanti. La manifestazione si terrà a Trieste dal 18 al 25 settembre presso la consueta sede del Teatro Miela e avrà come titolo “Maschere e pugnali. Una sinfonia in nero” . I mille occhi - festival è realizzato dall’Associazione Anno Uno con Cineteca del Friuli – Archivio cinema del Friuli Venezia Giulia, Fiaf, con il contributo di Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Provincia di Trieste, Comune di Trieste e Fondazione Crtrieste. Collaborano Cineteca Nazionale e Goethe- Institut Triest. Novità di quest´anno: gli incontri di approfondimento antimeridiani si terranno presso l´Auditorium dell´ex Pescheria-salone degli Incanti, in collaborazione con l´Assessorato alla Cultura del Comune di Trieste. Per il secondo anno consecutivo, inoltre, il festival avrà un´anteprima il 14 e il 15 settembre a Roma presso il Cinema Trevi della Cineteca Nazionale. Liliana Cavani sarà l’ospite d’onore nella serata di apertura mentre a Thomas Harlan, in chiusura, andrà il Premio Anno Uno. Il programma, che si sviluppa attorno a nuclei tematici di grande interesse e attualità, è stato illustrato dal direttore artistico del festival Sergio Grmek Germani, accanto all’assessore alla Cultura del Comune di Trieste Massimo Greco. Erano inoltre presenti la presidente della provincia Maria Teresa Bassa Poropat e la direttrice del Goethe Institut di Trieste Alexandra Hagemann e Mila Lazic dell’organizzazione del festival. “Questo festival punta come sempre alla qualità - ha detto il direttore Grmek Germani - ed è stato realizzato cogliendo l’opportunità della preziosa, attiva collaborazione con l’assessorato alla Cultura del Comune di Trieste che ringraziamo per l’ospitalità, Provincia, Regione e Goethe Institut. Il programma, che partirà ufficialmente il 18 settembre, farà riscoprire al pubblico autori cinematografici a volte ai margini, che possono essere vere rivelazioni, mescolando film noti a quelli meno conosciuti. E partirà con la regista Liliana Cavani e la sua ‘trilogia mitteleuropea’ cui seguiranno registi tedeschi del calibro di Thomas Harlan con il film “Wundkanal”, Claude Autant-lara con “Pelle di donna”, senza dimenticare l’ “Hommage a Eric Rohmer” di Jean-luc Godard. Non mancheranno gli autori italiani come De Sica, Pasolini, Rossellini e l’inedito Giorgio Bianchi. A dimostrazione che questo festival ama il cinema in tutta la sua ampiezza e spettacolarità”. L’assessore alla Cultura Massimo Greco ha parlato quindi dei motivi di attenzione e di interesse nei confronti del cinema per Trieste: “E’ una tradizione culturale vivace e importante per vari aspetti che riteniamo valga la pena di coltivare e incentivare. Una politica di promozione che vuole essere portata avanti grazie ad una costante e stretta collaborazione con altre realtà, come si è già verificato questa estate ad esempio con la Cappella Underground realizzando la rassegna cinema al Museo Revoltella e il Cinema di Periferia a Servola. Un livello di attenzione alto, nonostante non sia più la ‘stagione delle risorse’, per cui si deve badare maggiormente all’ “incontro progettuale”, pur concentrandosi sulla qualità delle iniziative ma con una riflessione concertata”. “La nostra prospettiva,– ha aggiunto Greco – è quella di intensificare l’interesse verso il cinema e a tal fine daremo vita a una mostra su Quarantotti Gambini, mentre ai primi di ottobre sarà allestita un’esposizione dedicata a Cavour, in occasione del centenario, con film e sceneggiati sul tema, al Castello di San Giusto. A dicembre, invece renderemo omaggio a Tullio Kezic, a Palazzo Gopcevich. E lavoreremo assieme a Cappella Underground e ad Alpe Adria”. La presidente Bassa Poropat ha quindi evidenziato “l’importanza di sostenere i festival in modo concreto. Un impegno ‘sinonimo culturale’ della nostra regione e peculiare di Trieste, che continuerà anche con la prossima costruzione della Casa della Musica. Il cinema, per la sua immediatezza è uno strumento di informazione fondamentale e il festival di quest’anno mette in rilievo temi di importante attualità e di alto profilo, grazie anche alle progettualità condivise”. “Non posso nascondere la piena soddisfazione per la partecipazione a questo festival – ha rilevato la direttrice Hagemann – che, mettendo insieme forze congiunte, potrà offrire al pubblico film di grande livello, anche per quanto riguarda molti film della cinematografia tedesca recuperati dai nostri archivi. E’ stata una sfida appassionante che ha visto anche il coinvolgimento di numerosi ragazzi della Scuola per Interpreti di Trieste e che non mancherà di suscitare grandi attrattive”. |
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