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Notiziario Marketpress di Lunedì 20 Settembre 2010
 
   
  UE, "NON ESISTE LIBERTÀ A METÀ": BUZEK DOMANDA IL RILASCIO DI TUTTI I PRIGIONIERI POLITICI CUBANI

 
   
  Bruxelles, 20 settembre 2010 - Quattro ex-detenuti politici cubani hanno incontrato la scorsa settimana il presidente del Parlamento e i deputati della commissione sui diritti umani. Hanno raccontato dei loro anni in carcere e hanno chiesto all´Ue di mantenere la sua posizione su Cuba, perché - secondo loro - non si vedono segni di cambiamento di rotta. E centinaia di prigionieri politici restano dietro le sbarre. "La libertà a metà non esiste" - ha dichiarato Jerzy Buzek a seguito dell´incontro di martedì 14 settembre con Antonio Díaz Sánchez, Ricardo González Alfonso, Normando Hernández e Alejandro Gonzáles Raga, i quattro ex-prigionieri cubani in vista al Parlamento. "La libertà non può essere razionata in piccole dosi. Il popolo cubano deve godere dei propri diritti fondamentali, della libertà e della solidarietà nel proprio paese, non in esilio". "Il rilascio dei quattro prigionieri è un passo positivo. Ma il Parlamento chiede di nuovo la liberazione immediata e senza condizioni di tutti i detenuti politici", ha aggiunto il presidente del Parlamento. L´ue deve mantenere la sua posizione - Durante l´incontro della sotto-commissione Diritti umani del 13 settembre il parlamentare spagnolo del Partito Popolare José Ignacio Salafranca ha chiesto ai quattro cubani se cambiare la posizione dell´Ue stabilita nel 1996, che rende ogni apertura di dialogo con Cuba condizionale ai progressi in campo di diritti umani e apertura politica, aiuterebbe a migliorare la situazione nel paese. Tutti e quattro hanno risposto di no, chiarendo che la posizione dell´Ue "non è contro il popolo cubano, ma contro il regime dei fratelli Castro". "Non ascoltate le parole del governo" - ha chiesto Normando Hernández. "Dobbiamo essere coerenti e difendere i diritti umani in tutti i paesi del mondo, indipendentemente dalle possibili simpatie", ha ammesso il laburista britannico Richard Howitt. Vita dura in prigione - I dissidenti hanno raccontato delle terribili condizioni di vita in prigione: topi, scarafaggi, un odore repellente, mancanza di acqua potabile, divieto di vedere le famiglie. "Il mio processo è durato mezza giornata e non c´era possibilità di ricorso", ha spiegato Ricardo González Alfonso. "Alcune persone sono morte per la mancanza di servizi medici", ha raccontato Hernandez. "Ammiriamo il vostro coraggio e la vostra perseveranza", ha commentato la presidente della sotto-commissione dei Diritti umani Heidi Hautala, dei Verdi. "Rilasciare dei prigionieri e mandarli direttamente in esilio è un passo solo parzialmente positivo. Altri 115 prigionieri politici sono ancora dietro le sbarre a Cuba". "A Cuba non c´è accesso a internet", ha denunciato Diaz. "O serve un´autorizzazione ufficiale. La rete non ha nessuna influenza, e il governo vuole tenerla lontana dalla gente". Le "Damas de Blanco", vincitrici del Premio Sakharov - I parlamentari hanno deciso di invitare le "Donne in bianco", un movimento di protesta civile di donne, vincitrici del premio Sakharov per i diritti umani nel 2005, alla cerimonia di premiazione di quest´anno, perché possano finalmente ritirare il loro premio. A questo fine il presidente Buzek ha scritto una lettera a Raul Castro. Il Parlamento è attento alle vicende politiche di Cuba, e a marzo di quest´anno aveva già votato una risoluzione che chiedeva il rilascio di tutti i prigionieri politici a seguito della morte in carcere di Orlando Zapata, un dissidente che denunciava gli abusi del governo. Cuba: Popolazione: 11,2 milioni; Capitale: Havana; Lingua: Spagnolo; Aspettativa di vita: 77 anni per gli uomini, 81 le donne; 1868: Indipendenza dalla Spagna; Dal 1959: Rivoluzione comunista e governo mono-partitico di Fidel Castro; 2008: A Fidel, malato, succede il fratello Raul; Dal 1961: embargo economico degli Usa; Nel 2008: è il secondo paese con più giornalisti imprigionati al mondo, secondo solo alla Cina (fonteCpj).  
   
 

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