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Notiziario Marketpress di
Lunedì 20 Settembre 2010 |
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OSPIZIO MARINO: GIUNTA REGIONALE FVG NON HA RESPONSABILITÀ
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Trieste, 20 settembre 2010 - La Giunta regionale guidata dal presidente Renzo Tondo fin dal suo insediamento ha preso in mano la complessa vicenda dell´Ospizio Marino di Grado, ne ha evidenziato l´esposizione finanziaria, ha rilevato che alcuni contributi regionali sono stati utilizzati in maniera difforme da quanto previsto e quindi ha adottato tutti i provvedimenti necessari, dallo scioglimento del Consiglio direttivo con contestuale nomina di un Commissario straordinario fino all´estinzione della Fondazione. Facendo il possibile, nel contempo, per garantire la continuazione dell´attività, nell´interesse dei pazienti e del personale. Parallelamente ha garantito ai dipendenti, d´intesa con le parti sociali, la concessione degli ammortizzatori sociali quando è apparso chiaro che la riapertura, successiva al sequestro di luglio, sarebbe slittata di mesi. La precisazione è dell´assessore regionale alla Salute, Integrazione sociosanitaria e Politiche sociali, Vladimir Kosic, che nega responsabilità della Giunta regionale in carica e si sente protagonista della vicenda Ospizio, assieme alla direzione regionale, per averne correttamente fatto emergere le criticità, aver compreso l´ammontare del debito e aver messo in atto tutte le iniziative possibili per dare alla struttura una prospettiva ed evitarne il crac. L´assessore spiega come fin dal 2008 la direzione regionale, attraverso l´allora vicedirettore centrale Francesco Cobello, ha esaminato approfonditamente tutta la documentazione in possesso, per arrivare (decreto del 27 ottobre 2009) allo scioglimento del presidente e del Consiglio direttivo e alla nomina di un Commissario straordinario, in quanto era apparso chiaro che quella gestione della Fondazione non era più in grado di garantire il buon andamento dell´attività e che non era stata data alcuna risposta a specifiche e argomentate richieste di chiarimenti. E´ stato poi il Commissario straordinario Gabriele Zilli a precisare, una volta esaminati situazione patrimoniale, bilanci e flussi di cassa, che la Fondazione non sarebbe stata in grado di provvedere al pagamento dei debiti scaduti o proporre, in alternativa, un piano di rientro degli stessi con le entrate derivate dalla gestione corrente. Poiché nessun soggetto ha manifestato disponibilità a ricapitalizzare la Fondazione, l´Amministrazione regionale non ha potuto far altro che disporne l´estinzione (28 giugno 2010), subordinandone l´efficacia all´adozione, da parte del Tribunale di Gorizia, del provvedimento di liquidazione e nomina dei commissari liquidatori (16 luglio 2010). Per salvaguardare l´attività dell´Ospizio è stata parallelamente individuata, dal Commissario straordinario, la soluzione dell´affitto, il cui contratto non è stato sottoscritto il giorno del sequestro: risale infatti al 22 aprile la stipula di un contratto preliminare con la Casa di cura Città di Udine, al 19 giugno la sigla dell´accordo sindacale indispensabile per procedere all´affitto e al 24 giugno la stipula dell´atto definitivo, prevedendone l´entrata in vigore al momento dell´emanazione del provvedimento di liquidazione, intervenuto il 16 luglio (un giorno prima dell´ordinanza di sgombero della struttura da parte della Procura della Repubblica di Gorizia, di fatto formalizzata solo il successivo 21 luglio). Kosic precisa inoltre di aver informalmente illustrato al presidente del Tribunale di Gorizia, già ad aprile e quindi prima del preliminare, l´ipotesi dell´affitto, unica soluzione idonea alla garanzia della continuità del servizio assistenziale. Proprio a seguito di questo incontro si è deciso di prorogare l´incarico commissariale. La congruità del canone di affitto è stata determinata con stima giurata. Anche se non ufficialmente, la Regione ha cercato di stimolare la presentazione di altre offerte e lo stesso ha fatto il Commissario straordinario. Ma quella della Casa di cura Città di Udine è stata l´unica messa nero su bianco. Per quanto riguarda le prospettive future, l´assessore assicura che continua l´impegno della Regione, pronta a sostenere le soluzioni più idonee. È in quest´ottica l´incontro già programmato per domani a Gorizia cui prenderanno parte rappresentanti del Comune di Grado, della Provincia isontina, dell´Azienda sanitaria n. 2, della Consulta dei disabili, delle organizzazioni sindacali, nonché Consiglieri regionali. |
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