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Notiziario Marketpress di
Lunedì 20 Settembre 2010 |
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LAMBRO: 54 MILIONI PER 11 INTERVENTI DATI RASSICURANTI SU SITUAZIONE FIUME A 7 MESI DA SVERSAMENTO ROMANO LA RUSSA: PROTEZIONE CIVILE, COME SEMPRE, ALL´ALTEZZA
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Milano, 20 settembre 2010 - Prosegue senza soluzione di continuità l´impegno di Regione Lombardia nel monitoraggio del Lambro a seguito dello sversamento di diverse tonnellate di idrocarburi avvenuto lo scorso febbraio. La fase di emergenza è rientrata, l´acqua destinata al consumo umano non presenta criticità e lo stato di salute della fauna ittica e selvatica è nella norma. Questo grazie anche al nuovo stanziamento da 54 milioni di euro recentemente investiti per 11 interventi nel Lambro settentrionale. Sono i numeri e i dati riferiti dall´assessore regionale all´Ambiente, Energia e Reti, Marcello Raimondi, nel corso del suo intervento dinanzi alla Vi Commissione consiliare; presente anche l´assessore alla Protezione civile, Polizia locale e Sicurezza Romano La Russa. Raimondi ha ripercorso i fatti spiegando che "la quantità di materiale sversato è stata calcolata in circa 2.600 tonnellate (approssimativamente costituita da 1600 tonnellate di gasolio e 800 di olio combustibile)". Del totale si stima che siano state recuperate: 1.060 tonnellate di prodotti idrocarburici ed emulsioni, 570 di acque contaminate, 1.770 di terreno, provenienti dalle operazioni di messa in sicurezza del sito di Lombarda Petroli; 1.100 di idrocarburi presso l´impianto di depurazione di Monza; 80 di idrocarburi provenienti dalle barriere realizzate sul Lambro; 750 di emulsioni oleose e 500 di idrocarburi e morchie (depositi gommosi del petrolio) lungo gli sbarramenti sul fiume Po (sbarramento principale: Isola Serafini) e altro materiale è stato assorbito dai sistemi preposti predisposti sul Lambro e sul Po. Il restante materiale si è in parte disperso nell´acqua fino al mare e in parte si è depositato nei sedimenti del Lambro e del Po. "Lo stato delle acque - ha chiosato Raimondi - è quindi rientrato nell´ordinario già poche settimane dopo lo sversamento. Proseguono comunque attività di verifica e di monitoraggio da parte dell´Arpa. Per il completo ritorno alla normalità molto significativo è stato l´apporto della Protezione Civile regionale, per il quale l´assessore La Russa ha espresso "grande soddisfazione" ricordando "l´impegno che questi uomini hanno messo in campo già pochi minuti dopo l´allarme, dimostrando, come sempre, non solo grande professionalità nelle azioni intraprese, ma anche grande sensibilità e tempismo nell´intervenire". Quasi 400 Milioni Gia´stanziati - Raimondi ha ricordato che "in attesa della sottoscrizione del Contratto di Fiume, prevista per i primi mesi del prossimo anno, per l´intero bacino Lambro-seveso-olona, le risorse economiche ad oggi già disponibili ammontano a 185 milioni di euro. In aggiunta sono già programmati ed in corso di realizzazione interventi nel settore delle infrastrutture, afferenti al collettamento e depurazione, pari ad altri 130 milioni. Per quanto riguarda poi il sottobacino Lambro settentrionale sono già stati programmati, e per la maggior parte finanziati con circa 50 milioni, 11 interventi. Tra questi quelli più significativi, finanziati ed in corso di attuazione, sono quelli di completamento/potenziamento delle infrastrutture di collettamento e depurazione (San Giuliano Milanese, S.rocco di Monza, Nibionno, Pieve Fissiraga, Peschiera Borromeo, Borghetto Lodigiano, Sant´angelo Lodigiano, Pioltello, Monza, Merone, Sesto San Giovanni). Altri 23 milioni di euro sono stati messi a disposizione per la difesa del suolo e la riqualificazione fluviale. In particolare serviranno per le opere di regolazione, le difese spondali, la manutenzione idraulica e la rinaturazione delle sponde fluviali. Dei 23 milioni, 5 sono destinati alla realizzazione della vasca di laminazione all´altezza di Veduggio, Inverigo e Nibbiono. Settecentomila euro andranno invece alle opere di manutenzione straordinaria degli argini del Lambro e dei suoi affluenti. "Regione Lombardia - ha concluso Raimondi - ha già messo sul piatto quasi 400 milioni. Ciò dimostra l´attenzione che abbiamo sempre riservato ai nostri corsi d´acqua e la serietà con la quale abbiamo affrontato l´emergenza Lambro. Fra l´altro, a seguito dello spiacevolissimo episodio, abbiamo avviato un confronto con l´Autorità di bacino del Fiume Po per la scelta di monitoraggio ambientale". |
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