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Notiziario Marketpress di Lunedì 20 Settembre 2010
 
   
  LA UNITED EUROPE CHAMBER ORCHESTRA 10° STAGIONE SINFONICA 2010/2011

 
   
  Milano, 20 settembre 2010 - La 10° Stagione Sinfonica concerto per concerto… La United Europe Chamber Orchestra fu costituita dal direttore d’orchestra milanese Massimo Palumbo nel 2000, debuttò con la prima stagione stabile al Conservatorio G. Verdi di Milano nel 2001 e diventò Fondazione l’anno successivo. La prossima Stagione Sinfonica 2010/2011 segna i primi 10 anni di attività dell’Orchestra: tra gli appuntamenti e gli interpreti da non perdere segnaliamo la violinista Suela Mullaj, punta ti diamante dell’Orchestra Ueco, che si esibirà in una serie di concerti virtuosi di Bach, Bruch, Mozart e Cajkovskj; il Festival Bach con il gradito ritorno del chitarrista Emanuele Segre (20 gennaio); il concerto celebrativo dei 150 anni dell’Unità d’Italia (17 marzo). Una stagione ricca di appuntamenti per i 10 anni di passione, sentimento e cultura fino all’ultima nota con la Unite Europe Chamber Orchestra. 1° concerto: giovedì 21 ottobre 2010, Sala Verdi ore 21.00 Introduzione. Concerto di apertura della Stagione Sinfonica 2010/2011, anniversario dei primi 10 anni di attività dell’Orchestra Ueco. In apertura due ouverture beetoveniane Coriolano (1807) ed Egmont (1810) entrambe potenti ed espressive tali da trasfondere plasticamente i sentimenti che animano il protagonista al punto da renderli “fisici”. Magnifico concentrato di un’energia musicale dirompente che in pochi minuti di forma tripartita dà gioia agli amanti della musica pura ma sa offrire, a chi la cerchi, anche una mirabile narrazione per note. Subito protagonista, nella seconda parte, la violinista Suela Mullaj con il virtuosismo di Niccolò Paganini nel Concerto n. 1 dalla tecnica sbalorditiva, che vede il solista impegnato in difficili colpi d´arco fra passaggi di estrema varietà timbrica. 2° concerto: giovedì 4 novembre 2010, Sala Verdi ore 21.00 Introduzione. In ogni stagione la Ueco propone un Festival monografico dedicato ad un grande compositore ripercorrendone idealmente la vita e le opere. È ben noto che diciture come “concerti per pianoforte” riferito a Bach, rappresentano una forzatura poiché i primi fortepiani all´epoca erano strumenti rivoluzionari. Queste composizioni per “tastiera” di Bach richiederebbero rigorosamente il clavicembalo, tuttavia la tradizione pianistica ha sempre dimostrato il senso di universalità della scrittura bachiana. Bach fu il primo, nella storia della musica, ad assegnare alla tastiera un ruolo di solista rispetto all´orchestra, emancipandolo dalle funzioni di accompagnamento. Con il Brandeburghese n. 5 si assiste a una delle più amate pagine bachiane, brillanti per fantasia, virtuosismo e immediatezza d’invenzione. 3° concerto: giovedì 18 novembre 2010, Sala Verdi ore 21.00. Introduzione. Due stili romantici “contemporanei” a confronto: quello di Dvorák serenamente ancorato a una concezione dalla declinazione “nazionalista ceca” particolarissima espressione del Romanticismo rispetto allo strumentalismo viennese e tedesco. Il Quintetto op. 81, velato di sincera melanconia, è animato dalle ballate folkloristiche dai profumi di canzone popolare, lasciando parlare sentimenti e suggestioni, senza specchi, senza filtri, per poi abbandonarsi ad un brahmsiano turbinio virtuosistico nell’energica brusca coda di chiusura. Bruch, musicista del secondo romanticismo tedesco, fa parte della corrente tradizionalista e il suo Concerto n. 1 va posto nel solco della tradizione mendelssohniana depurato da un’emotività più spinta, tendente al passionale che non ad una serena analisi interiore. E’ un’opera garbata e quasi confidenziale, che ammorbidisce con disinvoltura intonazioni cantabili e spaziature acutamente drammatiche, dove l’acceso sentimentalismo emotivo prevale su ogni profonda ragione spirituale. 4° concerto: giovedì (16 oppure 23) dicembre 2010 5°concerto: giovedì 20 gennaio 2011, Sala Verdi ore 21.00 Introduzione. Emanuele Segre, virtuoso della chitarra, insieme agli Archi dell’Orchestra Ueco si propone nel secondo appuntamento del Festival Bach con un concerto tutto “a sei corde”: occasione unica per godere di un Bach per liuto (chitarra) raramente eseguito nell’ambito di una Stagione Sinfonica. Le Suite per liuto di Bach, architetture musicali solide e atemporali, che di barocco hanno solo l´aspetto puramente formale della successione di un preludio e di una serie danze veloci e lente. Se il posto che occupano nel catalogo bachiano è sicuramente marginale, non si può certo dire che si tratti di composizioni minori: ci troviamo infatti di fronte a pagine di stupefacente bellezza. 6° concerto: giovedì 3 febbraio 2011, Sala Verdi ore 21.00 Introduzione. Queste tre opere rappresentano in Bach il concerto strumentale tedesco di derivazione veneziana con una struttura a tre tempi, risultato del connubio tra il dualismo orchestra - strumento solo, il carattere di un tema con chiare origini "vivaldiane" e infine una tessitura polifonica caratterizzata da un gioco di rimandi e risposte. In ogni concerto, Suela Mullaj, è impegnata a tradurre con il violino pagine di grande lirismo, dalla drammaticità combattiva del primo concerto, alla malinconia “cosmica” del secondo, al più spirituale dei tre per il concerto in re minore, questo, per complessità e profondità delle tematiche, risulta essere la composizione più coinvolgente, in un crescendo di slanci melodici trascinati dai due violini protagonisti. 7° concerto: giovedì 17 febbraio 2011, Sala Verdi ore 21.00  
   
 

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