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Notiziario Marketpress di
Lunedì 20 Settembre 2010 |
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NUOVI PEDAGGI SOLO PER GARANTIRE LA SICUREZZA SULLE STRADE DELLA TOSCANA
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Firenze, 20 settembre 2010 - «Valutare le necessità infrastrutturali delle strade toscane e lavorare per risolverle. Sono queste sono le priorità della Regione Toscana e non forme diverse di pedaggio che confermano l´ingiustizia e l´inutilità dei balzelli e non risolvono i problemi di mobilità per i cittadini». E’ quanto afferma l´assessore regionale ai trasporti e infrastrutture, Luca Ceccobao, dopo che Anas ha pubblicato, sulla Gazzetta Ufficiale del 13 settembre, un bando di gara per realizzare pedaggiamenti telematici sui raccordi autostradali, secondo quanto stabilito dalla manovra economica del Governo. Il bando, da 150 milioni di euro, prevede che il soggetto vincitore, nei 24 mesi successivi alla gara, provvederà ad installare gli strumenti per per la fornitura di un sistema di pedaggiamento telematico sulle strade. «A giugno – c ontinua Ceccobao – ho scritto al Ministro Matteoli evidenziando la disponibilità a partecipare, insieme ai presidenti delle Province di Firenze e Siena, ai tavoli che intenderà attivare per la verifica congiunta dello stato dei raccordi autostradali. Ènecessario trovare soluzioni per aggredire le criticità che interessano i raccordi autostradali toscani, Siena–firenze e Bettolle-perugia. Siamo pronti ad esaminare ipotesi di intervento che garantiscano livelli di sicurezza adeguati, correttamente inseriti nel paesaggio e nell´ambiente, e quindi forme di pedaggio in grado di differenziare le tariffe per gli spostamenti locali dei residenti, ma soltanto se verranno fatte grandi opere di miglioramento sulle strade che oggi hanno banchine non adeguate, fondo stradale pessimo e in molti punti pericoloso. Anche nell´intesa Governo-regione Toscana siglata nel gennaio scorso, del resto, proprio per il raccordo autostradale Firenze-siena erano sta ti confermati gli interventi per l´adeguamento dell´infrastruttura e la riorganizzazione degli svincoli per garantire la sicurezza» Sulla stessa linea anche il presidente della Provincia di Firenze, Andrea Barducci. «E’ opportuno – afferma - ribaltare i termini di una discussione che il Governo finora ha incentrato soltanto sulla individuazione di modalità o tecniche di pedaggiamento più o meno legittime. Invece crediamo che si debbano valutare in via preliminare gli interventi che necessitano per l’adeguamento dei raccordi autostradali che, come la Firenze-siena, versano in pessime condizioni. E poi, soltanto dopo, iniziare una discussione sulle modalità di finanziamento e sulla possibilità di introdurre forme di pedaggio espressamente finalizzate a coprire, in tutto o in parte, gli interventi infrastrutturali necessari per la messa in sicurezza di queste grandi arterie». Concorda Marco Macchietti, asse ssore alle infrastrutture della Provincia di Siena, che aggiunge: «A fronte della riproposizione di balzelli sui raccordi autostradali, non possiamo che ribadire la nostra contrarietà. Resta dunque fermo il nostro no ad ogni forma di pedaggio, peraltro su strutture stradali quanto mai inadeguate ad una loro percorribilità sicura e funzionale. Si intraprendano, pertanto, tutte quelle azioni e interventi strutturali indispensabili a migliorare la viabilità, come nel caso della Siena-firenze per la quale è necessario definire un progetto complessivo di ammodernamento, tale da garantire scorrevolezza del traffico e sicurezza. Un progetto su cui, a seguito del protocollo di intesa stipulato con Anas, la Provincia ha impegnato anche risorse proprie. Non di meno è urgente intervenire sulla Bettolle Perugia. Crediamo, pertanto, che prima ancora di guardare a nuove e faraoniche opere si debba adeguare e completare l’esistente: si ricorda a ques to proposito il completamento della 2 Mari ad oggi fermo nonostante gli impegni assunti dal ministro Matteoli». Entro settembre, intanto, è prevista l´udienza di discussione presso il Tar del Lazio del ricorso presentato dalla Regione Toscana, insieme alle Province di Firenze e Siena, in risposta al decreto governativo del 25 giugno 2010, che stabiliva l’aumento del pedaggio autostradale. Il bando Anas in sintesi - Il nuovo bando, pubblicato da Anas nei giorni scorsi, di fatto esegue quanto stabilito dall’articolo 15 della manovra economica del Governo, ovvero che, entro 45 giorni dall’entrata in vigore del decreto che contiene la manovra, dovevano essere dettagliati i criteri e le modalità“per l’applicazione del pedaggio sulle autostrade e sui raccordi autostradali in gestione diretta di Anas Spa, in relazione ai costi di investimento e di manutenzione straordinaria oltre che quelli re lativi alla gestione, nonché l’elenco delle tratte da sottoporre a pedaggio”. Nella fase transitoria lo stesso articolo 15 aveva autorizzato Anas ad applicare una “maggiorazione tariffaria forfettaria” nelle stazioni di esazione delle autostrade a pedaggio, che si interconnettono con le autostrade e i raccordi autostradali in gestione diretta Anas, per ridurre i contributi annui dovuti dallo Stato. Mentre le disposizioni per la fase transitoria sono già state bocciate dal Consiglio di Stato, a seguito delle proteste degli amministratori, l´Anas procede nell´applicazione del testo di legge, ma gli atti che fino a oggi ha formalizzato sembrano avere solo la finalità della riscossione del pedaggio e non la realizzazione degli investimenti per l´adeguamento e la messa in sicurezza della rete interessata. Ha indetto una gara da 150 milioni di euro per la fornitura di un sistema di pedaggiamento telematico sulle strade. Il soggetto vincit ore, nei 24 mesi successivi alla gara, provvederà ad installare gli strumenti per il pagamento on-line dei pedaggi. |
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