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Notiziario Marketpress di
Martedì 21 Settembre 2010 |
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SOAVE ED ETNA: I VINI DEI VULCANI SI INCONTRANO IN SICILIA
TAPPA DI VULCANIA IN SICILIA: VINI DIVERSI PER AREA GEOGRAFICA, ACCOMUNATI DA PROFUMI RAFFINATI, ELEGANZA, LONGEVITÀ E MARCATA MINERALITÀ
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Prossimo appuntamento per il forum internazione dei vini bianchi da suolo vulcanico previsto per il 2 ottobre. Nuovo appuntamento per Vulcania, il forum internazionale dei vini bianchi da suolo vulcanico, - voluto dal Consorzio del Soave in collaborazione con Veneto Agricoltura - quello che si è tenuto il 31 agosto a Milo, ai piedi dell’Etna, in collaborazione con l’Associazione Nazionale Città del Vino, rappresentata per l’occasione da Giovanni Verzini, coordinatore per il Veneto dell’associazione. Prosegue infatti con successo il format lanciato due anni fa dal Consorzio di tutela del Soave, forte delle esperienze maturate con Tutti i colori del Bianco, la manifestazione itinerante che dal Soave si è spostata in tutta Italia, e durante la quale, per anni, si è evidenziata la longevità che i vini bianchi possono vantare oggi. Vulcania è un forum unico nel suo genere dove si affrontano tematiche scientifiche, didattiche e anche filosofiche, attorno ai vini “di fuoco”. L’idea di base è quella di mettere a confronto vini provenienti da zone diverse ma accomunati dall’origine vulcanica dei suoli dove insistono le vigne, delineando i profili non solo delle diverse esperienze produttive ma anche delle singole unità amministrative. A Milo si sono affiancate in una brillante degustazione eccellenze enologiche provenienti dai comuni di Roncà, Montecchia di Crosara, Monteforte d’Alpone, Colognola ai Colli e Soave, a diretto confronto con vini da vitigno autoctono dei comuni di Zafferana Etnea, Sant’alfio, Linguaglossa, Milo. Soave ed Etna sono oggi infatti due tra le denominazioni italiane di origine vulcanica a cui aderiscono numerose municipalità, fortemente legate alla produzione e valorizzazione vitivinicola. Un confronto a tutto campo, dove suolo, vitigno e tecnica, hanno di fatto consentito ai due sistemi produttivi di cogliere le effettive opportunità derivanti dal vulcano. Si è trattato di un vero e proprio parallelismo tra vulcani spenti e attivi, tra paleosuoli e substrati pedologici più giovani, i cui vini risultano però accomunati da profumi raffinati, eleganza, longevità e marcata mineralità. <<Un confronto tra due sistemi produttivi molto diversi – ha evidenziato Alfio Cosentino, vice sindaco di Milo e coordinatore della 19esima edizione di Vini Milo – ma che diventa stimolo per i produttori siciliani per puntare con più convinzione sulla propria identità e creare sinergia all’interno dello stesso comprensorio>>. Sulla stessa lunghezza d’onda Giovanni Verzini, che ha evidenziato come <<nell’ambito del sistema legislativo del vino, legato a molte denominazioni, sia oggi importante supportare i consumatore con informazioni chiare, legate all’origine e all’identità>>. Grazie a quest’ultima tappa di Vulcania si sono poste le basi per un nuovo ulteriore appuntamento, finalizzato questa volta alla vendemmia notturna. E’ previsto infatti per il 2 ottobre una sorta di gemellaggio mediatico via Internet tra Colognola ai Colli e Piedemonte Etneo, dedicato alla raccolta notturna delle uve alla base dell’Etna. L’obbiettivo di questo incontro – originale per il tema ma anche per il sistema di collegamento scelto – è quello di catturare col rito della raccolta dell’uva l’attenzione dei consumatori attenti i quali, oltre a degustare desiderano conoscere l’origine del vino che scelgono, la qualità delle uve impiegate ed il metodo di raccolta e produzione. |
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