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Notiziario Marketpress di
Giovedì 23 Settembre 2010 |
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IL PARLAMENTO EUROPEO APPROVA LA NUOVA ARCHITETTURA FINANZIARIA, DAL 2011 NUOVI CONTROLLI SU BANCHE, ASSICURAZIONI E MERCATI AZIONARI CON TRE AUTORITÀ DI VIGILANZA (AVE)
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Strasburgo, 23 settembre 2010 - Dopo aver lottato per più di un anno in favore di una riforma radicale della supervisione finanziaria europea, il Parlamento europeo ha approvato mercoledì un pacchetto legislativo che modifica sostanzialmente, dal 2011, il modo in cui banche, assicurazioni e mercati azionari sono controllati. Tre autorità di vigilanza europee (Ave) saranno create per sostituire gli attuali comitati con poteri consultivi, e maggiori responsabilità potranno essere acquisite in futuro grazie alle forti clausole di revisione previste dal pacchetto approvato. Un comitato europeo per il rischio sistemico (Cers) si occuperà invece di sorvegliare i mercati al fine di allertare in caso di rischio per l´economia europea. Il nuovo sistema dovrebbe garantire una protezione più efficace e evitare il ripetersi di un altro weekend d´incertezze come quello vissuto dalla banca Fortis, le decisioni unilaterali come quella presa dal governo tedesco sul divieto delle ´naked short sales´ e le forti perdite sostenute da chi possedeva un assicurazione sulla vita in Gran Bretagna, Irlanda e Germania dopo il collasso di Equitable Life. Allo stesso tempo, le nuove regole dovrebbero rafforzare il mercato interno per i servizi finanziari e garantire miglior protezione per gli investitori. Una riforma di superficie o profonda? Un certo numero di Stati membri, in particolare quelli con grandi centri finanziari, aveva sostenuto una riforma limitata che aveva portato a una sostanziale riduzione della portata iniziale della proposta della Commissione, a sua volta giudicata come non sufficiente dal Pe. I relatori del Parlamento, sin dall´inizio, si sono invece espressi in favore di un cambiamento radicale del sistema, in primo luogo attraverso una migliore comunicazione fra le autorità di controllo nazionali. L´accordo finale sul nuovo Sistema europeo di vigilanza finanziaria (Esfs) vede pertanto la trasformazione dei comitati consultivi in veri organismi di controllo con poteri effettivi. Le autorità di vigilanza avranno nuovi poteri per dirimere gli eventuali conflitti fra i supervisori finanziari nazionali e per adottare un divieto temporaneo su specifici prodotti finanziari. Se l´autorità nazionale non agisce, quelle europee hanno di conseguenza il potere di imporre direttamente le loro decisioni sulle istituzioni finanziarie, come le banche, per rimediare a violazioni del diritto comunitario. Il lavoro quotidiano delle Ave sarà invece di garantire il coordinamento del sistema, già esistente, dei collegi delle autorità di vigilanza nazionali, creato per supervisionare le istituzioni finanziarie transnazionali. Autorità europee con poteri di mediazione - Nel caso di disaccordo tra autorità di vigilanza nazionali, le Ave avranno la possibilità di imporre una mediazione e, nel caso questa non porti a un accordo all´interno del collegio delle autorità di vigilanza nazionali, potranno applicare decisioni vincolanti direttamente all´istituto finanziario in questione. Le autorità europee inoltre potranno intervenire per mediare le dispute su propria iniziativa, senza dover essere invocate da quelle nazionali. Le Ave saranno in grado di monitorare l´implementazione da parte delle autorità nazionali delle regole comunitarie e, nel caso ciò non avvenga correttamente, possono anche trasmettere all’autorità competente interessata una raccomandazione in cui si illustra l’azione necessaria per conformarsi al diritto dell´Unione. Se l´autorità nazionale continua a non rispettare le norme europee, le Ave possono adottare una decisione nei confronti di un singolo istituto finanziario, imponendogli le misure da prendere per rispettare gli obblighi. L´obiettivo è la protezione dei consumatori - Per fronteggiare un mondo finanziario sempre più complesso, i deputati hanno chiesto con successo che la protezione dei consumatori sia al centro del lavoro delle nuove autorità europee. Pertanto, le Ave avranno il potere di investigare tipologie diverse di istituzioni finanziarie, prodotti finanziari - inclusi quelli "tossici" - o attività finanziarie come le “naked short sales”, per valutare il livello di rischio e se necessario emettere segnalazioni al riguardo. Nei casi in cui la legislazione finanziaria lo prevedeva, le autorità europee possono anche proibire temporaneamente o ridurre le attività finanziarie o i prodotti che pongono un rischio, e chiedere alla Commissione di proporre una legislazione per rendere permanente tale divieto. Cers: segnalare i rischi in modo rapido e efficace - I deputati hanno inserito norme per permettere al Comitato europeo per il rischio sistemico di comunicare rapidamente e in modo chiaro. Il Cers avrà anche il compito di sviluppare un insieme comune di indicatori quantitativi e qualitativi ("quadro operativo dei rischi") al fine di individuare e misurare un rischio sistemico. L´ente dovrà anche predisporre un sistema basato su un codice cromatico corrispondente a situazioni con diversi livelli di rischio, da utilizzare quando emette le segnalazioni di rischio. Per migliorare la capacità del Cers di prevedere e valutare la formazione di un rischio per i mercati, l´organismo sarà assistito da un comitato scientifico consultivo composto di esperti che rappresentano un ampio ventaglio di competenze e di esperienze. Infine, per assicurare visibilità e credibilità al Cers, è stato deciso che, per i primi 5 anni di attività, sarà presieduto dal Presidente della Bce. I poteri delle autorità potrebbero aumentare in futuro - Sia le Ave sia il Cers potrebbero in futuro vedere i proprio poteri aumentati. Infatti, i deputati hanno ottenuto che la Commissione presenti una valutazione delle nuove regole ogni 3 anni e si esprima sulla possibilità di integrare le autorità di supervisione, ora separate per banche, assicurazioni e mercati finanziari, sul vantaggio di aver le sedi delle 3 autorità in una unica città e sulla possibilità che le Ave abbiano maggiori poteri di supervisione. Il ruolo del Parlamento europeo - I deputati sono anche riusciti a migliorare il controllo democratico del sistema di supervisione finanziaria. Il Pe avrà potere di veto sulle candidature a Presidente delle autorità europee e potrà dire la sua sullo sviluppo degli standard tecnici e sulle misure di applicazione delle nuove norme. Inoltre, il Presidente del Cers aggiornerà periodicamente il presidente e i vicepresidenti della commissione per gli affari economici e finanziari del Pe sulle attività del Cers in incontri confidenziali. Le nuove regole permettono infine alla Commissione, alle Ave e al Cers di chiedere al Consiglio di dichiarare un´emergenza. Tuttavia, il Parlamento avrà anche il diritto di chiedere al Consiglio di dichiarare un´emergenza, attraverso risoluzioni e interrogazioni, cosi come ha il potere di formulare richieste al Consiglio e alla Commissione su qualsiasi altro argomento. |
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