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Notiziario Marketpress di Giovedì 23 Settembre 2010
 
   
  MANOVRA. LINEA UNANIME REGIONE-PROVINCE-COMUNI LOMBARDI-1 SI´ ALLA FINANZIARIA, MA SENZA PENALIZZARE CHI E´ VIRTUOSO PATTO DI CONSULTAZIONE PERMANENTE. FORMIGONI:URGE FEDERALISMO

 
   
   Milano, 23 settembre 2010 - Sulla manovra finanziaria del Governo e le sue ricadute, come pure sull´attuazione del federalismo fiscale, Regione Lombardia, Province e Comuni lombardi hanno una valutazione e una strategia unanimi. Basate su tre punti fondamentali, che il presidente della Regione Roberto Formigoni ha riassunto come segue. 1) La manovra 2010, e anche la sua entità, è necessaria, ma occorre una ridistribuzione più equa di tagli e sacrifici, distinguendo tra enti virtuosi ed enti non virtuosi; 2) Con la manovra 2011 le risorse disponibili dovranno andare alle Regioni virtuose e non a pioggia anche a chi ha dimostrato di non saper gestire i bilanci; 3) I tagli della manovra non devono incidere sull´attuazione del federalismo fiscale. In altri termini, l´attuazione della legge 42/2009 deve svolgersi facendo riferimento ai fabbisogni e ai trasferimenti prima dei tagli. Tutto questo è stato messo nero su bianco in un documento approvato oggi, al Palazzo della Regione, dai vertici della Regione stessa, delle Province e dei Comuni della Lombardia, in un incontro che ha anche dato vita a un "patto permanente" di consultazione e di azione proprio sui temi della manovra e del federalismo. La riunione è stata convocata dal presidente Roberto Formigoni e ha visto la partecipazione anche del vicepresidente Andrea Gibelli, dell´assessore al Bilancio Romano Colozzi e di altri esponenti della Giunta lombarda. Attilio Fontana ha messo la sua firma in calce al documento come presidente dell´Anci Lombardia, mentre Vittorio Poma l´ha apposta come vicepresidente dell´Upl. "Il criterio della virtuosità - ha sottolineato Formigoni - affermato nel testo della finanziaria, deve essere effettivamente riconosciuto. I tagli cioè devono avere una incidenza differenziata, distinguendo tra Regione e Regione, Provincia e Provincia, ecc. Il tempo delle vacche grasse è finito per tutti, su questo non v´è dubbio. Ma deve essere applicato un criterio di premialità e di non ulteriore penalizzazione per chi un cammino virtuoso ha già imboccato e percorso". I soggetti sottoscrittori, pur condividendo la necessità e l´entità complessiva della manovra: - concordano sull´indispensabilità di una più equa distribuzione dei tagli con una distinzione fra gli enti virtuosi e non; sottolineano l´insostenibilità per il sistema degli Enti locali dell´effetto dovuto da una parte agli obiettivi imposti dal Patto di Stabilità e dall´altro dai tagli ai trasferimenti; esprimono particolare preoccupazione per le difficoltà che si avranno nella gestione dei servizi sociali alla persona e alla famiglia e del Trasporto Pubblico Locale; In particolare ritengono che il criterio proporzionale di riparto dei tagli, così come previsto dal comma 2, art. 14, legge 122/2010, non sia adeguato e che si debba perseguire la strada prevista al medesimo articolo richiamato, seguendo anche i seguenti principi: A) il principio di premialità, in virtù del quale i tagli siano ridotti per Regione Lombardia e per gli Enti locali del territorio lombardo che: - abbiano rispettato il patto di stabilità; abbiano garantito l´erogazione dei livelli essenziali di prestazioni in condizione di equilibrio economico nel settore sanitario - per le Regioni; registrino una minore incidenza percentuale della spesa per il personale rispetto alla spesa corrente complessiva, tenendo conto delle eventuali esternalizzazioni dei servizi, nonché del numero e della qualità dei servizi erogati, ovviamente al netto dei disavanzi (nel settore sanitario e nel settore dei Trasporto pubblico locale per le Regioni) e al netto dei surplus di spesa rispetto agli obiettivi programmati dal Patto di stabilità o una spesa di personale procapite inferiore alla media nazionale; registrino un livello di indebitamento al di sotto della media nazionale, ovvero che abbiano già avviato un´efficace azione di rientro; annualmente trasferiscono fondi propri allo Stato e segnatamente le Province di Mi, Bs, Bg, Va, Mb e Co. B) il principio di differenziazione degli obiettivi del patto di stabilità, migliorativo per gli enti virtuosi, anche in ragione delle diverse capacità di riscossione delle tariffe e delle imposte dei medesimi. Anche per quanto riguarda l´adozione di misure per il contrasto ai falsi invalidi si chiede che le misure siano concentrate in quelle realtà in cui sia più alta la spesa per disabili in rapporto alla popolazione. Sottolineano inoltre che: - siano sbloccati i residui passivi presenti negli Enti Locali in modo da poter sostenere concretamente la possibile ripresa economica; - il patto di stabilità possa essere declinato a livello regionale anche destinando agli Enti locali l´eventuale surplus di risparmio dovuto al rispetto degli obiettivi. I soggetti sottoscrittori auspicano che in occasione della definizione della legge finanziaria 2011 si aprano ulteriori spazi finanziari a favore delle Regioni e degli Enti locali, da ripartirsi in base al criterio della virtuosità, tenendo conto di una distribuzione più equa per livelli istituzionali. I soggetti sottoscrittori: - rinnovano l´esigenza di attuare la delega del federalismo fiscale (legge 42/2009) attraverso l´emanazione dei decreti legislativi attuativi in maniera da premiare la responsabilità nella gestione delle risorse e nell´erogazione di servizi e sanzionare le inefficienze attraverso una riduzione delle risorse, affinché si superi la spesa storica a favore di quella standard; - manifestano la necessità che sia altresì attuata la norma prevista nel Dl 78/2010 (convertito nella legge 122/2010) sulla non applicazione dei tagli in sede di attuazione della legge 42/2009 e di definizione del monte trasferimenti da fiscalizzare; - nella definizione dei fabbisogni standard siano introdotti criteri relativi alla qualità dei servizi erogati; - concordano sulla necessità di proseguire la collaborazione istituzionale, facendo della Lombardia un esempio della realizzazione di un federalismo basato sulla pari dignità istituzionale dei livelli di governo. "Da oggi si affronterà una nuova fase di confronto con il governo, mettendo finalmente alle spalle le polemiche estive". Ad affermarlo è il vice presidente di Regione Lombardia, Andrea Gibelli, a margine dell´incontro tra Regione, Comuni e Province lombarde, che si è tenuto ieri a Palazzo Pirelli, per fare il punto sulla manovra economica. "L´incontro di quest´oggi - prosegue Gibelli - è particolarmente importante, perché è avvenuto all´insegna del pragmatismo e della responsabilità, testimoniando il valore e la necessità di un confronto aperto e costante fra Regione Lombardia, Province e Comuni lombardi. Tutti gli enti hanno auspicato che il percorso del federalismo, che non ha evidentemente trovato alcuna battuta d´arresto, prosegua rapido e spedito. Da ora si affronterà con il governo il confronto sulla finanziaria, che ha ottenuto questa mattina il sì da parte di tutti gli enti coinvolti, pur tuttavia con una serie di distinguo. In questo senso, diventa quindi imperante sia per Regione Lombardia che per gli enti locali che i criteri di virtuosità, che le amministrazioni pubbliche della nostra regione hanno già saputo raggiungere, diventino termine di paragone per le altre Regioni nel dibattito dei prossimi mesi".  
   
 

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