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Notiziario Marketpress di
Lunedì 27 Settembre 2010 |
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TRENTO: PRESENTATA LA MANOVRA DI BILANCIO ALLE CATEGORIE ECONOMICHE E SOCIALI NELLE PAROLE DEL PRESIDENTE DELLAI LA NECESSITÀ DI RIQUALIFICARE DELLA SPESA PER FAVORIRE LA CRESCITA
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Trento, 27 settembre 2010 - Riqualificare la spesa per favorire la crescita economica, ben al di sopra di quell´1,4% previsto per il 2011; ciò anche al fine di compensare l´atteso calo delle risorse pubbliche, stimato attorno all´1,3%, per effetto sia dell´Accordo di Milano con il Governo sia in generale degli effetti della crisi economica globale, che si ripercuotono sul prelievo tributario e fiscale. Questo in linee generali quanto esposto il 23 settembre dal presidente Lorenzo Dellai, accompagnato dagli assessori Alessandro Olivi e Mauro Gilmozzi e dal dirigente generale della Provincia Ivano Dalmonego, ai rappresentati delle categorie economiche e sociali, in merito alla manovra di Bilancio che si sta delineando. Una manovra che potrà contare su risorse per complessivi 4.600 milioni di euro. Illustrati ai rappresentanti delle categorie economiche e sociali i principali risultati della prima fase di lavoro realizzata dall´amministrazione provinciale per la redazione del Bilancio 2011 e della relativa legge Finanziaria. "In questa fase - ha detto il presidente della Provincia autonoma Lorenzo Dellai - siamo ancora alle indicazioni di tipo generale, sulla base delle quali si lavorerà nelle prossime settimane per dare forma alla manovra di Bilancio e per inserire al suo interno l’esperienza dei Tavoli di concertazione a suo tempo istituiti." Le risorse a disposizione ammontano a 4.600 milioni di euro per il 2011; si registra dunque un calo pari all´1,3 circa rispetto al Bilancio 2010, determinato da un lato dall´Accordo siglato a Milano lo scorso anno con il Governo in materia di federalismo fiscale e dall´altro - ma le due cose sono strettamente legate - dagli effetti della crisi economica globale. "L´accordo - ha ricordato Dellai - rappresenta l’architrave sul quale si reggerà il Bilancio della Provincia nei prossimi anni. In esso ci sono com´è noto voci positive e anche negative, in particolare per quanto riguarda la scomparsa di alcuni cespiti di entrata. Il punto fondamentale è che esso delinea un meccanismo di finanziamento della nostra Autonomia basato sui 9/10 del prelievo fiscale e tributario; nei primi 6 mesi di quest’anno abbiamo registrato però un calo del 2,9%; inferiore rispetto al livello nazionale ma comunque significativo. Il Bilancio poi si compone anche di altre voci, ma l’architrave è questo e di conseguenza le risorse a nostra disposizione risultano inferiori rispetto allo scorso anno. Diverso è il discorso della Finanziaria dello Stato, che contiene sia un vincolo di spesa, il Patto di stabilità, già contabilizzato nei 4.600 milioni a nostra disposizione - sappiamo cioè già che dovremo risparmiare 50 milioni nel 2011 e 100 milioni nel 2012 - sia vincoli di tipo normativo. Abbiamo deciso, anche questo è noto, di impugnare alcuni di essi, di fronte alla Corte costituzionale; non le norme che oggettivamente possono essere considerate di carattere generale ai fini del coordinamento della finanza pubblica ma le norme di dettaglio impropriamente qualificate come di carattere generale, che invece vengono a ledere la nostra Autonomia." Riguardo alla crisi, Dellai ha ribadito la convinzione che essa non sia "per nulla superata. Ci aspetta un periodo difficile, fatto di ombre e di luci. L´ultimo dato Istat attesta la disoccupazione in Trentino al 4,2%; inferiore di molto a quella nazionale, dell’8,5%, ma superiore al 2,9% dello scorso anno. Fra gli altri dati significativi, quello che registra un calo degli investimenti delle imprese. Dobbiamo imprimere dunque un’accelerazione ad alcune politiche e ad alcune scelte, perché dobbiamo cercare di colmare lo scarto esistente fra le potenzialità del Trentino e la sua crescita. Anche perché una qualità sociale e ambientale buona e una crescita economica moderata non sono cose facilmente compatibili. A renderle tali è stata fino ad oggi la finanza pubblica. Se essa è in calo, dobbiamo a maggior ragione spingere sul versante della crescita. Le previsioni danno un tasso di crescita dell´1,4 del Pil: noi pensiamo che le nostre potenzialità ci consentirebbero una crescita significativamente più elevata." Quali dunque le indicazioni che la Provincia sottopone all´esame delle categorie economico-socali? In sintesi, esse sono le seguenti: - assorbire il calo delle risorse attraverso una riduzione della spesa corrente del Bilancio, per non incidere su quella cifra, pari a 1,8 miliardi, destinata all’investimento pubblico. Ciò significa lavorare sull’efficienza del settore pubblico nel suo complesso."Il Tavolo sulla spesa corrente - ha detto Dellai - ha di fronte a sé un lavoro molto importante"; - riorientare le spese per investimento su scelte che siano di più forte impatto sulla crescita.Priorità devono essere date a formazione, ricerca, università, innovazione. "Anche la delega sull’Università - ha ricordato il presidente della Provincia - ha questo significato: far sì che gli investimenti realizzati si traducano in produzione di valore"; - modernizzare le infrastrutture del Trentino. Forti investimenti vanno previsti in particolare sulle reti telematiche così come sulle ferrovie; - sostenere e rafforzare le imprese, puntando sull´innovazione, sui processi di creazione o consolidamento di filiere, su una maggiore selettività degli incentivi; - rafforzare la domanda di servizi o di investimenti innovativi. "Tutto ciò - ha concluso Dellai - senza rinunciare alla coesione sociale, uno dei capisaldi del sistema-Trentino, e insistendo invece sulla strada dell´adozione di modelli di welfare innovativi.. Queste nostre parole contengono dunque un invito e al tempo stesso un appello per la chiamata a raccolta di tutte le energie - e sono molte - presenti nella nostra comunità." |
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